Mi chiamo Giulia, ma il mondo mi conosce come Rory.
Questo soprannome mi accompagna dal 2oo7 e credo che lo manterrò ancora per un po'.
Non sono mai stata brava con le descrizioni, per questo non le faccio mai.
Ho 15 anni, vivo a Catania e ho tanta tanta voglia di vivere.
Vivere la vita attimo per attimo.
Sognando, divertendomi, rischiandomi, senza pensare alle conseguenze e credendo nei miei sogni.
credici, vai trà e non ci pensare .
Sono una collezionista di frasi. Frasi di film. Frasi di libri. Frasi di vita.
Ho la poesia nel sangue. Trovo l'ispirazione nei momenti più improbabili ed ho il bisogno di mettere subito le mie ideenero su bianco perchè altrimenti le dimenticherei.
Ho tanti sogni dentro che un giorno scapperanno per realizzarsi.
Non li racconto spesso e quindi non aspettatevi che lo farò con voi.
Per me l'amicizia è vita. Per me la musica è vita. Per me la poesia è vita.
Non sogno il principe azzurro nè una vita da favola.
Il mio primo obiettivo è la libertà .
Sono folle.
Sono folle ma anche geniale.
Impressionante quanto spesso questi due tratti coincidano.
Amo leggere, amo i libri ed il loro profumo.
Amo vedere film, adoro gli attori di un tempo e anche qualcuno di adesso.
Odio gli attori con un bel faccino scelti appunto per questo.
Non voglio essere come le altre persone della mia età .
Non ho etichette. Vale a dire Punk, Dark, Truzza, Fighettina etc.
Io sono semplicemente me.
Perchè cercare di essere straordinari quando si può essere semplicemente se stessi?
Passo e chiudo.
R. =*
Jane correva sotto la pioggia scrosciante, cercando un luogo dove ripararsi.
Non era lontana dal suo college ma vedeva in lontananza una folla all'ingresso: le matricole, ovviamente fornite di ombrello.
Entrò e, facendosi spazio con gomitate varie, arrivò ai dormitori.
La gigantesca "Y" della Yale University luccicava sotto l'acqua.
Quando Jane entrò nel suo appartamento, si accorse che la pioggia si era fermata, lasciando he il sole tornasse a splendere.
Mise in testa il berretto blu di Yale ed uscì fuori ad osservare il cielo, ove era nato l'arcobaleno.
-Hey Jane! - La salutò Mark, un ragazzo del suo corso di letteratura che le piaceva da matti.
-HEY! Viste le matricole? Che bei tempi... - disse lei cercando di essere raggiante, ma non ci riusciva.
I capelli bagnati le gocciolavano sulla felpa che invece era rimasta quasi del tutto asciutta.
- Già ... - sospirò lui.
- Senti, ti va di andare al Giapponese oggi? Ci sono anche Ned e Ellie. - Esclamò lui.
- Bè... okay - rispose sorridente lei.
E preseguì ad osservare il cielo, felice.