Andrea Galiè nasce a roma, il 15/05/1975.
da subito il suo contatto con la musica, tramite il vicino di casa, un musicista di liscio.
Nel corso degli anni verrà inevitabilmente influenzato musicalmente dai cantautori italiani, quali Baglioni, Venditti, De Andrè ,Vasco, Battiato, ed in particolar modo Ivan Graziani e dai gruppi che hanno fatto la storia del rock, come i Deep Purple, Led Zeppelin, Black Sabbath, AC DC; nell'89 perde letteralmente la testa per il disco "Appetite for destruction" dei Guns n' Roses.
A 17 anni la sua prima chitarra (regalo dei compagni di classe); nascono i primi accordi, i primi arpeggi e da subito l' attitudine nel suonare senza servirsi del plettro.
Contemporaneamente a quella dello strumento, viene portata avanti anche la passione per il canto.
Negli anni a seguire Andrea si avvicinerà anche allo studio della batteria, suonando per qualche tempo musica "metal".
Il bisogno di approfondire lo studio della musica comincia a farsi sentire e l' incontro con il chitarrista acustico romano Massimo Alviti segnerà un vero e proprio cambiamento nel modo di suonare, ma soprattutto nel modo di porsi di Andrea nei confronti della musica.
Le lezioni di tecnica e teoria musicale si svolgono nelle aule dell'Accademia Musicale "D. SCARLATTI" , tramite la quale si prospetta la possibilità di un' audizione per il "PREMIO MIA MARTINI".
L'esito dell'audizione sarà positivo, come lo sarà anche quello della prima selezione del concorso svoltasi a Bagnara Calabra (RC).
Andrea non supererà però la fase successiva.
"AVVENTURA STATICA la dedico al mio carissimo amico Ennio, al suo indissolubile legame con il mare e tutto ciò che ne fà parte, la sabbia, il vento, una vela e il gabbiano che quel giorno ti parlò, alla nostra amicizia e alla cosa più bella che mai ti sarebbe potuta capitare... tua figlia.
Tutto questo perchè lei... lei ti guarirà ."
Questa canzone è nata così per caso come le altre del resto, tutto inizia con la mia chitarra, un arpeggio mi fà rivivere una situazione, immaginarmela di sana pianta o in seguito al racconto di un amico, mi fà descrivere uno stato d'animo oppure raccontare (in maniera emblematica) ciò di cui solitamente non parlo.
Spesso le prime frasi non fanno parte di un tema ben preciso, l'importante è il suono delle parole, continuando in questo modo nascono altre frasi, ed ecco il senso , quello giusto, il tema che mi permetterà di andare avanti con le parole e la musica fino alla conclusione di un nuovo brano.
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