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Nati ufficialmente nel lontano 1985 da una compagnia di allegri festaioli in una spiaggia della periferia di Trieste, col solo scopo di scandalizzare ed allontanare le persone sgradite, ma il gusto di sostituire i testi di canzoni famose con altri a contenuto osceno e/o umoristico esisteva già da qualche anno e coinvolgeva anche persone che non essendo musicisti non hanno mai fatto ufficialmente parte del gruppo. Tali canzonaccie venivano spesso cantate alle feste, nelle osterie (soprattutto nella gloriosa osteria de Libero) e in tutte le occasioni possibili. Il numerosissimo gruppo di giovani che gravitava intorno a quelli che poi sarebbero divenuti i Laidos, apprezzava molto questo genere di divertimento e questo motivava i vari “autori†a scrivere numerose canzoni, alcune delle quali cantate ancora oggi. A queste, si aggiungevano le tradizionali goliardiche, alle quali spesso venivano aggiunte strofe supplementari, come ad esempio le famosissime “El Torero Manolito†o “Creoloâ€.Nel Settembre dell’ 1985, quelli che erano ormai divenuti gli abituali esecutori e compositori di tali versi, si autobattezzarono “Los Laidos†(riferendosi ai “Los Lobos†gruppo di moda nello stesso periodo e preso di mira in alcune canzoni) e si esibirono, quasi per gioco, per la prima volta in pubblico. Un incredibile "passaparola" fece si che a quell’ evento ci fosse una massiccia partecipazione di pubblico, ed è proprio grazie al successo di quella prima serata che nacquero ufficialmente i Laidos.Nei mesi successivi, il gruppo conobbe un’ insperato successo e divenne un fenomeno di costume nella cittadina giuliana. Le esibizioni dal vivo erano sempre più frequenti spingendosi anche oltre la provincia, con affluenze di pubblico sempre maggiori. In breve tempo era comune tra i giovani conoscere a memoria i testi di tutto il repertorio dei Laidos, al punto che al giorno d’oggi, molti dei loro brani, vengono considerati "classici" della canzone triestina. Naturalmente come in ogni gruppo numeroso (i Laidos sono riusciti a portare in scena fino a quasi 20 elementi), e trattandosi di persone piuttosto indisciplinate, anche fra loro non sono mancati gli attriti interni e le conseguenti defezioni di vari componenti. I frequenti cambiamenti nell’organico e le personalità particolari hanno fatto in modo che ben poco o quasi nulla si sia costruito ai fini di portare il gruppo nel professionismo. Le poche registrazioni di qualità non eccelsa, la scarsa volontà nell’ impegnarsi a realizzare un prodotto musicalmente rifinito e le immancabili bevute hanno di fatto reso i Laidos un fenomeno locale, cosa che in fondo rientrava nelle intenzioni originarie di molti dei loro membri, ma nonostante ciò non sono mancate le trasferte fuori regione, sempre riscuotendo ottimi consensi e le poche registrazioni esistenti si sono diffuse grazie a internet, in tutta la penisola.I Laidos, verso la metà degli anni ’90, con un nuovo e potente organico e con nuovi brani stile reggae – ska, conoscono un’ altro periodo importante della loro storia, con numerose serate, e con l’immancabile consenso del pubblico. Segue poi un lungo periodo di ritiro dalle scene e un nuovo rimpasto che esordirà nel 2002 con un’altra serie di concerti e di grande attività . Attualmente il gruppo è in fase di preparazione per una nuova serie di spettacoli ed è comunque attivo nella provincia di Trieste con frequenti uscite a carattere non ufficiale.I MINCHIOS
Nel 1997, alcuni fuoriusciti dal gruppo (Ugo, Auro e raramente anche Dario), si riunirono assieme ad altri musicisti non ex Laidos, per delle sporadiche apparizioni in pubblico sotto l’improprio nome de "i Veci Laidos" (i Vecchi Laidos), in quanto proponevano le cover del primo periodo, mentre i Laidos si erano evoluti componendo musica propria.Data la confusione che questo poteva recare tra il pubblico, visto che i Laidos erano (e sono tuttora) operativi, e che altri elementi del nucleo originario vi facevano parte, si decise di dare a questo gruppo fantasma (si sono esibiti 5 o 6 volte negli ultimi 15 anni e sempre con un organico diverso) i nomi di “Fratelli della Costa†in un primo momento, e “Minchios†in seguito. Non si possono considerare i Minchios un vero e proprio gruppo, in quanto si riuniscono una tantum in occasioni particolari, e non esiste nessuna attività continuativa.La formazione originaria dei LAIDOS nel 1° Concerto del 1985 fatto presso la Casa dello Studente di Piazzale Giarizzole, era formata da:
-Ugo: Cantante solista&Chitarra solista;
-Giuli-ano: Corista;
-Uto: Basso elettrico;
-Caio: Saxofono;
-Papo: Percussioni;
-Dario: Batteria;
-Francesco: Chitarra accompagnamento.ELEMENTI STORICI (RAPPRESENTATIVI)
Quì faccio una valutazione personale degli elementi più rappresentativi esistiti o che esistono ancora nei LAIDOS
GIULI-ANO: L’unico componente rimasto della formazione originaria del gruppo. A lui vanno i meriti di essere riuscito(con l’aiuto di molti) a far si che il gruppo esista ancora in questo 23° anno entrante di attività .
ALANAPE: Una delle colonne portanti di questo gruppo, per la sua dimostrata instancabilità nel lavoro in sala prove, alle sue indiscutibili qualità artisticomusicali e per la sua predisposizione allo spettacolo. Valido polistrumentista si è sempre adattato ai ruoli scoperti da eventuali componenti mancanti. Con noi come trombonista, tastierista, chitarrista.
SPETTACOLIN: Componente della formazione originaria. A lui si deve un gran lavoro nel gruppo per molti anni. Instancabile scenogravo-coreografo-regista-costumista ha curato a periodi alterni l’immagine dal vivo dei LAIDOS. Polistrumentista, ha dimostrato grande adattabilità ai ruoli mancanti. Con noi come batterista, tastierista, percussionista, cantante. Indiscutibili qualità di "animale da palco" è uno dei più grandi responsabili della fama di questo gruppo.
UGO: Componente della formazione originaria, primo cantante del gruppo. A lui si deve l’immagine musicale di partenza, con una buona presenza sul palco come chitarrista & cantante e per essere stato uno dei più forti trascinatori dei primi periodi di questo gruppo.
AURO AUROVICH: L’animale da palco per eccellenza. Componente carismatico di questo gruppo, a lui si devono grandi meriti collegati alla spettacolarità di alcuni nostri concerti, grazie alla sua capacità di vivere con estrema naturalezza la volgarità e il laidume davanti al pubblico. Con noi come cantante e chitarrista.
ZAK: Chitarrista & cantante, a lui si devono grandi meriti sul lavoro artistico-musicale del gruppo per tanti anni. Instancabile lavoratore in sala prove e capace chitarrista, è stato una delle colonne portanti di questo gruppo.