Giunto a ventisei anni, Leòn Lacroix lasciò il suo paese e il lago del
suo paese, e andò sui monti. Qui godette del suo spirito e della sua
solitudine, per dieci anni se ne stancò. Alla fine si trasformò il
suo cuore, e un mattino egli si alzò insieme all'aurora si fece al
cospetto del sole e così gli parlò.
Astro possente! Che sarebbe la tua felicità , se non avessi coloro ai
quali tu risplendi!
Per dieci anni sei venuto quassù, alla mia caverna: sazio della tua
luce e di questo cammino saresti divenuto, senza di me, la mia aquila,
il mio serpente.
Noi però ti abbiamo atteso ogni mattino e liberato del tuo superfluo;
di ciò ti abbiamo benedetto.
Ecco! La mia saggezza mi ha saturato fino al disgusto; come l'ape che
troppo miele ha raccolto, ho bisogno di mani che si protendano.
Vorrei spartire i miei doni, finchè i saggi tra gli uomini tornassero
a rallegrarsi della loro follia e i poveri della loro ricchezza.
Perciò devo scendere giù in basso: come tu fai la sera, quando vai
dietro al mare e porti la luce al mondo intero, o ricchissimo fra gli
astri!
Anch'io devo, al pari di te, "tramontare", come dicono gli uomini, ai
quali voglio discendere.
Benedicimi, occhio pacato, scevro d'invidia anche alla vista di una
felicità troppo grande!
Benedici il calice, traboccante a far scorrere acqua d'oro, che
ovunque porti il riflesso splendente della tua dolcezza!
Ecco! Il calice vuol tornare vuoto, Leòn vuole tornare uomo! - Così cominciò il tramonto di Leòn Lacroix-----------------------------------------------------
-------------------------------------Now at twenty-six years, León Lacroix left his country and the lake in his country, and went on the mountains. Here enjoyed his spirit and his solitude, for ten years if they tired. At the end became his heart, and one morning he stood up together to aurora became the sight of the sun and thereby spoke. Astro mighty! What would your happiness, if I had not those to whom you shine! For ten years you came here, to my cave: sated your light and this path would be now, without me, my eagle, my snake. We, however, we waited all morning and freed your superfluous; what we blessed. Behold! My wisdom me saturated until disgust, as the honey bee that has gathered too, I need your hands. Let me share my gifts, until the wise among men return to rejoice in their folly and the poor of their wealth. So I have to go down below: as you do in the evenings, when hide behind the sea and bring light to the entire world, rich or among the stars! I too have, like you, "setting", as they say men, to whom I want to descend. Bless me, eye calm, free of envy even the sight of a great happiness too! Bless the cup, overflowing water slide to gold, which reflects everywhere ports shining your sweetness! Behold! The cup does come back empty, León wants to return man!
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