Ilaria

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Mi chiamo Ilaria (anche se in tanti mi chiamano Fanny), ho 23 anni e vivo in provincia di Milano.

Sono un tecnico di laboratorio chimico-biologico e studio Tossicologia dell'ambiente - Facolta di Farmacia - all'Università degli Studi di Milano,
anche se la sede del corso è a Lodi..

Questa scelta mi ha portato a fare avanti e indietro, quotidianamente, sulla linea ferroviaria milano-parma o milano-mantova per seguire le lezioni, pur avendo la maggior parte dei corsi di laurea (e quindi le varie facoltà) a 15 minuti di metro da casa.. Beh oramai è passata, visto che ho finito di frequentare le lezioni e a breve inizierò lo stage per la tesi, anche se rimpiango i giorni in cui quel gruppetto di ragazzi, mezzo assonnato, partiva alle ore 8.05 dalla stazione e affrontava quel viaggetto di 25 minuti ridendo, scherzando e facendo figuracce praticamente ogni giorno!

Sono una persona che ama vivere a contatto con la gente, ho mille interessi e praticamente non ho mai tempo libero, anche se cerco sempre di trovare un momento per gli amici (un caffè, una telefonata..) e per la mia famiglia che adoro. Mi ritengo molto fortunata perchè ho una famiglia solida alle spalle che mi sostiene in quello che faccio e sono circondata da tante persone che mi vogliono davvero bene.

Sono testarda e orgogliosa, pretendo che tutto sia fatto in modo preciso e accurato; sono molto attenta ai dettagli e quando mi fisso un obiettivo è difficile che non lo porti a termine, anche se questo significa lavorare sodo e sfinire tutte le mie energie.. però poi vuoi mettere la soddisfazione di dire:

CE L'HO FATTA???
"...oggi ho avuto una discussione con un mio amico.. lui è uno di quelli bravi..
bravi a credere in quello in cui gli dicono di credere..
lui dice che se non credi in certe cose allora non credi in niente
beh non è vero..
Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards.
Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese.
Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi.
Credo che un'INTER come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa.
Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio.
Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose.
Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono.
Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merckx.
Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
Credo che per credere, in certi momenti, ti serva molta energia..."
[ Ivan Benassi - Radiofreccia ]
radiofreccia