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Io so che di strappati e vecchi amori il tuo cuore trabocca e ancora brucia come fucina,e che ci covi dentro un po di orgoglio,quello dei dannati;ma,mia cara,fin tanto che i tuoi sogni non avranno i riflessi dell'Inferno,e che sognando di veleni e spade in un incubo lungo senza tregua,di polvere e di ferro innamorata,a ognuno aprendo l'uscio col timore,leggendo ovunque la sventura,al suono dell'ora in preda a convulsioni,e il morso sentito non avrai del gran Disgusto;schiava regina che mi ami con terrore,non potrai nell'orrore della notte malsana,colma l'animadi gridi,dirmi:"Mio Signore,sono pari a te!"