Il Re degli sciocchi è andato via.
Ha abbandonato il suo regno
portando lo scompiglio tra i suoi sudditi.
Volti senza nome vagano disperati per le strade,
sciamani e stregoni predicano il disastro
"fareste meglio a scappare, seguite il vostro stupido Re" dicono.
Ma ormai un grigio velo di follia ha avvolto il piccolo reame.
Nessuno troverà più pace,
nemmeno il cuore della giovane Regina,
così legata al suo amato,
sarà mai ripagato dell'amore speso per il suo Re.
Rami rinsecchiti di alberi spogli,
fiumi in secca e anime imprigionate al loro corpo terreno.
Questo è ciò che rimane.
E noi?
noi rimaniamo qui,
in attesa che il nostro signore torni dal suo pellegrinaggio
continueremo a suonare dolci note per il piccolo popolo
i nostri canti verranno uditi da fate e folletti
che con malinconica passione correranno in nostra salvezza.
"...cala il sipario anche su questa dolce avventura...
Le luci si accendono, un inchino all'arte,
uno per gli applausi
e il pubblico comincia ad alzarsi e a prendere la via per la realtà ...
...un'altra magia termina...
l'alba della vita illumina la strada!
Ma per un sogno che muore uno novo rinasce la notte dopo...
e così via.
Per sempre."
"7 e 30 del mattino,
sdraiato a letto ma senza sonno.
Gli occhi spalancati come finestre in una giornata di sole.
Mi alzo...
profumo di caffè e di famiglia...
in realtà il vuoto, solo il misero desiderio.
Accendo una sigaretta, il caffè lo berrò al bar."
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