Beh, non e' semplice. Casa Bellone non e' un'entita' concreta. E' piuttosto energia, soffio vitale, entita' astratta, anima incorporea che trascende mere mura. (Mere-mura e' fantastica. Che figura retorica e'? Non mi ricordo.)
Uhm.
Ok, solo quattro righe e gia' abbiamo iniziato a sparare cazzate. Della serie facciamoci riconoscere subito.
Va bene, riprendiamo. Diciamo che Casa Bellone e' un po' come l'Iperuranio. Ecco. Ma se l'Iperuranio e' il luogo in cui risiedono le idee, Casa Bellone e' il luogo in cui risiedono le baggianate (leggi cazzate, ndr).
Casa Bellone fisicamente si struttura in un appartamento un po' inusuale. Ci sono lunghi corridoi lungo i quali si possono trovare presenze strane, gatti annidati vicino agli stipiti delle porte, criceti grassi chiamati Simone, cotolette (denominate cotoplettiche) e piselli surgelati (faccio questa specifica per evitare fraintendimenti) che spuntano ovunque, una macchinetta del caffe' lunatica, ebrei che si nascondono nei muri, una lavatrice Kuntz...
La Casa e' abitata da quattro personaggi altrettanto caratteristici.
Questi quattro soggetti sono soliti passare ore ed ore nella "cucina bellonese" a disquisire su argomenti importanti come la pace nel mondo, i conflitti interetnici nel Darfur, l'importanza del risparmio energetico, e cosi' via.
...
Ecco, si'. La realta' si discosta leggermente da questo resoconto. Ma non posso certo dire che spariamo continuamente cazzate, inventiamo modi di dire, giochi inverosimili e che appuntiamo pedissequamente ogni cavolata partorita su fogli formato A2 appiccicati maldestramente al muro uno accanto all'altro. No?
Quindi prendete per buono quanto riportato poco sopra.
Le fanciulle sono famose in situazioni serali goliardiche nelle quali, in preda ai fumi dell'alcool, si ritrovano invischiate in contingenze spesso piuttosto singolari, a volte imbarazzanti. Situazioni che diventano racconti-leggenda durante i resoconti del giorno dopo, quando le ragazze si ritrovano in cucina per cercare di ricostruire insieme pezzi di serata.
(Ultimamente le 4 stanno pensando di iniziare una cura di fosforo perche' sempre piu' spesso la collaborazione e compartecipazione con cui tessono parti di serata non bastano a colmare estesi buchi di memoria).
C'e' Caterina, detta "H" (anche conosciuta come Alvara la Metallara), che e' la piu' piccola. Piu' piccola in tutti i sensi. Ci sono studi incrociati di varie universita' americane, che cercano di capire quali processi metabolici avvengano nel suo organismo.
I suoi cicli metabolici, effettivamente, devono essere piuttosto interessanti visto che la suddetta Alvarina si strafoga di tutto quanto le capiti sottomano. 140 gr di pasta e 2 cotoplettiche per lei sono un pasto normale. Questo forse non sarebbe strettamente degno di nota, se non fosse che H si lamenta perche' non riesce ad ingrassare. Corre voce che Giuliano Ferrara si sia impegnato in progetti strambi come la sua "Lista per la vita", per cercare di sfuggire alla depressione che lo stava attanagliando da quando aveva scoperto l'esistenza di questo personaggio.
Le sue coinquiline conoscono il segreto del suo successo, si tratta di un'attivita' che lei esplica appena "consumato il pasto" (dalla lingua bellonese).
No, non pensate a bulimia. E' qualcosa di molto piu' naturale. Ma ecco... Forse H, nonostante sia notoriamente incapace di avvrevognarsi (provare vergogna, dalla lingua bellonese), non vorrebbe che se ne parlasse cosi' pubblicamente, quindi lascero' cadere qui questo argomento che, come dice Silvestri, "puo' sembrare un po' volgare".
Coniuga una spiccata predilezione per i colori brillanti ad un amore per tutto ciò che e' "metallo".
Tiene molto alla distinzione metallaro-darkettone, ma ve lo spieghera' lei se avrete la fortuna di conoscerla.
Alvara e' la mascotte della casa.
Ama: ...
Odia: ...
Poi abbiamo Leila, "K", detta Kruilo, soprannome a cui si associano epiteti vari. Sono famosi "Kruilo il dolce", "Kruilo il premuroso", "Kruilo il coinquilino perfetto (per via delle sua dolcezza e affabilità ).
Kruilo e' la frizzantina della casa.
Ama:
Odia:
Successivamente abbiamo Flavia, "Z", detta Zolfo.
"Perche' ti chiamano Zolfo?", e' la domanda che le viene posta piu' spesso da quando e' in questa casa. Le spiegazioni che diamo in genere non scatenano molto successo, anzi destano stupore e tentennamenti.
Non ci sono delle motivazioni concrete o aromatiche alla base di questo soprannome, ma una serie di cambiamenti etimologici scaturiti da varie storpiature del suo nome di battesimo.
Se doveste incontrarla, quindi, avvicinatevi a lei senza timore.
Zolfo e' la piu' saggia, infatti e' conosciuta come "Zolfo il saggio", "Zolfo il raccontagioventu'". E' la nonna della casa. K e H sono le sue nipoti. Apparentemente pacata e tranquilla.
Fatele ingurgitare un cocktail e capirete quanta saggezza e' presente in alcuni proverbi popolari come "l'apparenza inganna", "l'abito non fa il monaco", "l'acqua cheta rovina i ponti" (un ringraziamento a google per il sostegno nella ricerca dell'ultimo detto.)
E' un essere che si nutre, a differenza della gia' citata Caterina, di cibi sani e genuini.
Zolfo e' la nonna e la salutista della casa.
Ama:
Odia:
E infine ci sono io.
Claudia, "M", detta ClaCla o la mamma. H e K sono le mie figlie, Zolfo mia madre (a volte anche mia figlia, dipende dalle situazioni).
E visto che e' sempre piu' facile parlare degli altri che di se stessi, lascio la parola alle altre inquiline della casa per la stesura del mio profilo.
Amo: pizza, cioccolato bianco. Londra. Cucinare. Il mio pianoforte. I miei amici e i miei genitori (ma va? Eh si' lo so, sono banale). Gli animali. Le contraddizioni. Marlene Kuntz, Radiohead, Beatles, Muse, [...]. La comunicazione in tutte le sue forme. Socievolezza, estroversione, disponibilita' e apertura mentale. Paola Cortellesi. Sci e snowboard. Vino rosso. Camminare. Il mare. Camminare lungo il mare (viva la coerenza!). Roma e i romani. Ballare. Milan Kundera. Scrubs. Scrivere.
Odio:
Berlusconi e il 90% della classe politica italiana. La sveglia. Le pretese di coerenza forzata. Il mio pianoforte. Egocentrismo, narcisismo, la vanesia ostentazione. Gigi D'Alessio. Le strategie nei rapporti umani. Stirare. Rileggere cio' che scrivo. Le scarpe troppo basse. La voce di Fabio Concato. Le persone tendenti all'isteria.P.S. Piccola precisazione: tutti gli apostrofi presenti in questa sezione non sono voluti, le lettere accentate non sono accettate da questo layout -_-
Non sia mai che un giorno mettano in dubbio l'assegnazione del premio Pulitzer perché venuti in possesso di queste pericolose e infamanti informazioni... :P[LOVEMYFLASH][/LOVEMYFLASH]