Bio SJ
La proposta
musicale ed artistica di SJ.
Dietro ogni proposta artistica si nasconde
una storia che e' importante almeno quanto i risultati che genera col tempo
ed il lavoro; come dietro ogni azione degna di tale nome c'e' una filosofia.
La proposta artistica di SJ e' un genere musicale popolare multiculturale, ovvero
che trae spunto dalle varie culture musicali che lo compongono, siano esse il
Jazz Americano, il Rock Britannico o la musica Folk anglosassone, la musica
Etnica mediterranea, la musica Afro e Latino-Americana etc.; una musica popolare
di contaminazione multiculturale che si rivolge naturalmente alle svariate culture
che la influenzano.
Abbiamo definito questo stile musicale che ci contraddistingue e che si rivolge
alla gente (folk appunto in inglese) "Folka Nova", un nuovo modo di fare Folk
music. Siamo in tempi di globalizzazione e sentiamo la necessita' di una musica
che parli familiarmente alle svariate culture che compongono il mercato globale,
proponendo i temi della solitudine, della "globalita' individuale"; insomma,
della precarieta' sociale che caratterizza quest'epoca in cui gente come noi
cerca di rovesciare la globalizzazione riproponendola dal basso all'alto.
Detto questo la nostra musica piace moltissimo a queste genti, come sperimentato
in un luogo attivo multiculturalmente come Londra per svariati anni, non solo
per i motivi suddetti ma semplicemente perche' e' bella musica, come ci e' stato
ripetutamente detto.
Spiritual Junction e' anche una "open source band", ovvero una band che si rigenera
costantemente e che non lega il suo futuro agli individui che la compongono
ma all'idea artistica che porta avanti. Infatti l'unico individuo a vigilare
sulla continuita' di questo progetto e' Max Cervellino, compositore e direttore
artistico della band.
La storia di SJ.
La band originale si forma a Londra nel 1996,
sotto la direzione artistica appunto di Max Cervellino. La formazione comprendeva
musicisti da ogni angolo del mondo, dall'Italia all'India, dal Brasile all'Inghilterra,
dal Giappone all'Irlanda. Nella formazione c'erano anche credi diversi che si
incontravano; ma ci pareva che la vera giunzione spirituale della band fosse
rappresentata dall'unione delle nostre personalita' artistiche, aldila' se uno
era buddista e giapponese o induista ed indiano.
Il concetto di band era stato parzialmente abbandonato alla fine degli anni
settanta in favore di artisti individuali sull'onda dell'edonismo reganiano;
anche nel concetto di band della New Wave degli anni ottanta, strascico del
precedente decennio, le band apparivano come un insieme di individui a scapito
di un'immagine più corale ed unitaria, che desse piu' importanza ad un
messaggio piuttosto che ad un look.
Gia verso la meta' degli anni novanta Max si rese presto conto che le nuove
generazioni che affollavano Londra avevano preso a riferimento la musica e le
band degli anni settanta, poiche' pochi erano stati gli artisti durante i precedenti
15 anni a lasciare un segno artistico consistente nel mondo della musica e a
non apparire e sparire subito dopo come meteore.
Attualita' e progetti di SJ.
Trasferitosi in Italia 5 anni fa, dopo 12 anni
a Londra, Max ripropone, dopo vari esperimenti, il concetto di SJ in una "open
source band" tutta italiana, ricercando un'audience internazionale traendo spunto
creativo da un'altra grande cultura di mescolanza: la cultura mediterranea.
L'Italia e' come una grande Londra, solo che non ne e' cosciente a differenza
di chi all'estero la ritiene tale. Partendo da questo assunto abbiamo quindi
deciso di contribuire al nostro rinascimento multiculturale.
L'inglese e' la lingua che abbiamo scelto di adottare, sia perche' ci piace
musicalmente, sia perche' e' la piu' importante lingua internazionale moderna,
come il latino era la maggiore lingua internazionale del passato. Resta il fatto
che Spiritual Junction e' un nome di origine latina, ed e' a questo passaggio
culturale che ci vogliamo riagganciare. A coronamento di questa idea di globalizzazione
rovesciata gia' proposta come arma di comunicazione potente e premessa di un
vero sviluppo sociale (come il fenomeno internet aveva gia' anticipato per altro)
ci siamo proposti di adottare un modo di dire tipicamente inglese: think globally
and act locally, ovvero: pensa globalmente ed agisci localmente. Cosi' questo
progetto riparte da Oppido Lucano, piccolo paesino della Lucania, pensando all'Italia,
l'Europa e al Mondo.
Hanno intrapreso questo viaggio: Cecilia Pagano aka Cecylia alla voce, Max Cervellino
aka Max Atman alla chitarra, cori e composizioni, Angelo Lancellotti aka Tizzo
alla chitarra folk e cori, Donato Mancusi aka Zozo' al basso e Fausto Picciani
alle percussioni. Ci accompagna a volte come Special Guest Robert Tiso al cristallofono.