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Ottantugo

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Gli OttAntUgo sono Ottavio Fabris (tastiere e cori), Antonello Vannucci (chitarra e voce) e Ugo Liberatore (flauto, WX3 e voce), tutti e 3 nati nel più popoloso rione di Bari e cioè il quartiere Freedom.Verso la fine degli anni ’70 i 3 cominciano a suonare insieme in chiesa e qui riscuotono un notevole successo di pubblico.In seguito si viene a scoprire che la gente va in chiesa in quanto cattolica e non x vedere i 3 giovani virgulti, ma questo ha poca importanza.Alla fine degli anni 70 Ottavio scrive 2 commedie musicali in 2 anni (Biancaneve e i 7 matti ed Ali) che verranno rappresentate nel teatro del Redentore nelle quali Ugo recita e canta, Antonello suona la chitarra ed Ottavio suona il pianoforte.Verso la metà degli anni 80 i nostri eroi intraprendono strade diverse; Ottavio si dà con Ugo al teatro ed arrivano anche a rappresentare Biancaneve e i 7 matti all’Abeliano ed al Piccinni, Antonello scrive canzoni con Gennaro Nunziante ed alcune di queste faranno parte del primo disco di Toti e Tata.All’inizio degli anni ’90, i 3 che comunque continuano a frequentarsi, decidono di tornare a suonare insieme, x la prima volta fuori dalle mura oratoriane.Le prime serate risalgono agli inizi degli anni 90, al Renoir.Gli OttAntUgo, allora semplicemente Ottavio Antonello & Ugo, erano davvero contenti di suonare al Renoir, ma poi capiscono la verità sul perché siano stati chiamati loro… Gli organizzatori delle serate non avevano una lira x pagare gli artisti e scelgono il gruppo che li avrebbe fatti risparmiare di più, cioè un gruppo a costo zero.Questa peculiarità accompagnerà il gruppo fino ai giorni nostri.Nonostante ciò gli ex adolescenti continuano a suonare e, sebbene preparino minuziosamente il repertorio, le serate sono ricche di gags involontarie ( volgarmente chiamate stecche) ed alla fine del concerto la gente è convinta di aver visto lo spettacolo di un gruppo comico.Ed è così che gli ex catechisti del Redentore decidono di fare della comicità la peculiarità delle loro perfomances, tanto da arrivare ad esibirsi in pianta stabile alla fine del secolo alla Dolce Vita che in quel periodo è sicuramente il locale che valorizza al massimo le qualità del gruppo.All’inizio del secolo, la Dolce Vita cambia gestione e comincia un rapido declino che porterà alla chiusura di questo splendido locale ed i 3 ormai quarantenni decidono di fermarsi.L’unico che saltuariamente fa serate è Antonello che con la sua chitarra tiene alto il nome degli OttAntUgo.Alla fine del 2006 c’è una timida ripresa, con alcune apparizioni fatte x amici e parenti, tra cui una “storica” alla Chiesa Russa.All’inizio del 2007 Mimmo Bucci e Carlo Pastore contattano Antonello x creare una formazione di un gruppo malato (testuali parole di Mimmo), perlopiù sull’orma degli Squallor, ma anche con altri pezzi sullo stile comico, o chiamiamolo anche stile OttAntUgo.I 3 sono lusingati dalla proposta ma pensano ormai di “non avere la capa” x impegnarsi a far prove ed a metter su degli spettacoli, sapete com’è…tengono famiglia…il lavoro…, ma in cuor loro non escludono affatto questa possibilità.Il 15 maggio 2007 sembrava aver portato via definitivamente questo sogno, ma sortisce invece l’effetto contrario. Proprio x ricordare Mimmo e secondo tutti noi anche grazie al suo aiuto,comincia a prender forma il progetto grazie al reclutamento da parte di Carlo del tastierista Nicola Pedone e del bassista Tony Amendolgine.Carlo, Tony e Nicola vengono subito battezzati i CarToNi e supportano magistralmente la vena comica dei 3, anzi, ci mettono del loro x arricchire ulteriormente di gags la scaletta delle serate.Le prove sono divertenti quasi come le serate, le serate sembrano prove…Il 14 dicembre 2007, al Tropicana c’è la prima esibizione degli OttAntUgo con i CarToNi, chiedere informazioni a chi ha potuto assistere...il progetto continua...

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