Persone che non banalizzino i rapporti, che non sopravvivano sotto profili bassi, rifugiandosi nelle ambuguità di parole mai dette, ma vivano per "comunicare", come se le parole fossero le più celebri delle usanze ... e "percepire", come se il sentire fosse l'intrigo proibito di una passione carnale che non lascia scampo ai sensi... Insomma: gente chiara e semplice! (in fondo, poi, non tanto ;)) e come diceva la mia Voce: chi ha qualcosa da Dire.. e qualcosa da Dare! ......... Come l’acqua… Come due ali… Come le scale in ascesa e morbide grinze di seta su pelle giovane e rosata… Come l’anca scoscesa e riposata su linee d’onde arcate e diffuse, complesse e concentrate in un corpo minuto e grande per l’intrico sostanziale del nucleo che lo genera… Di tempi folli ed altri equilibrati… Di giorni lenti e d’altri veementi… e di colori cerulei ne è attorniato il viso, perché teso verso quel palco astratto e infinito, chiamato cielo… Esibizionista per pochi dei, placida e sobria per tutti. Lei con quegli angoli mutevoli degl’occhi, t’ammicca di sghimbescio su posture inclini e profili impliciti, quasi voglia nascondere il viso, forse perché il suo espone, serba, troppo esprime, così se ne vergogna e lascia interpretare… Ad ogni riverbero indosso fa corda una passione… Le sue passioni: la sua gente. Ricca come un aborigeno portatore di diamanti… Leggera come quei piedi spogli che ricercano il nudo … ricercano il mare … la granitura del terreno, la mollezza del fango, la cottura del ghiaccio, il solleticare dell’erba, la sottigliezza della sabbia farinosa, la pastosità della melma, il rigetto della roccia, il sobbalzo dai sassi bollenti o dallo scoglio algoso… Sempreverde e archeologa d’ogni mondo che scaturisca sensazione… Insomma: Lei un po’ me, io un po’ Lei: LIBERTA’