Lo stato alterato di coscienza non può essere considerato come secondario alla "coscienza lucida" perché l'io cosciente decodifica gli stimoli utili alla sopravvivenza (in senso ampio) e risulta perciò mutilato e asservito alla realtà esterna. La coscienza "alterata" non è quindi altro che la coscienza allo stato primitivo, liberata cioè da condizionamenti sociali imposti; una coscienza anteriore, "originaria". Siccome questa coscienza arcaica sottostà al principio di realtà essa apparirà "alterata" ogni qualvolta si tenterà di riportarla in superficie. ..La psichiatria classica considera gli stati alterati di coscienza come patologici, anticamera del manicomio, fughe dalla realtà soggettivamente frustrante. In realtà , gli stati alterati di coscienza sono mezzi per incontrare noi stessi e gli altri a livelli percettivi che ci sono abitualmente sconosciuti.http://psiconautica.byethost13.com/ ..