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denis biason guitar
massimo de mattia flute
re-windows 2005 haux hobo 0505HHJ004
duel 2007 setola di maiale 1150
"(...) Più che alle luci della ribalta, Massimo De Mattia e Dennis Biason puntano a un lavoro oscuro teso alla scoperta di codici espressivi poco battuti. Attivi nel milieu culturale friulano, De Mattia e Biason incarnano entrambi il prototipo dell'artista universale, dotati di rigore maniacale, di originale metodologia costruttiva, di un approccio naturale alla sperimentazione, di una maniera assolutamente trasversale di assorbire e "piegare" ogni forma espressiva, incluso il cinema (De Mattia). Poliedrici e coerenti, De Mattia e Biason convogliano con logica pungente le reciproche utopie sonore in un lessico stratificato e diversificato, sorretto da codici espressivi modulari, intercambiabili, continuamente rinvigoriti da intelligenti e sorprendenti aperture al nuovo. Le inedite alchimie qui partorite abbracciano nel contempo le micro variazioni ellittiche del minimalismo storico e le rabbiose dissonanze free, il folk regionale e gli umori della classica, serrati contrappunti di scuola contemporanea e ostinati bordoni orientali (Duel 5-6-7-8). Rimaniamo catturati dagli interventi irregolari sfornati da De Mattia - non estraneo alla filosofia di Dolphy - e dalle infaticabili strutture edificate da Biason (è laureato, guarda caso, in architettura). Ricerca dal "sangue blu" dedicata a chiunque apprezzi la musica senza barriere."
Enzo Pavoni, Audio Review, 2008.
"(...) Il risultato riesce, in modo sorprendente, a essere nello stesso tempo ardito e sperimentale quanto eufonico e coinvolgente. Sia Biason che De Mattia dimostrano un totale controllo sullo strumento ma ciò che piu' colpisce è che - al di là della frammentazione del linguaggio - i due musicisti riescono a mantenere vivo e comunicativo il suono, un suono che scuote e evoca, esprime forza interiore e spessore artistico."
Luigi Onori, Il Manifesto/Alias, 2008.
"(...) Frequenti collaboratori in progetti sempre caratterizzati dal coraggio della ricerca. Siamo di fronte ad lavoro solo apparentemente frammentario, molto libero, fatto di suoni prodotti con piena spontaneità, densi di umori, che trovano il loro senso - anzi, lo costruiscono in corso d'opera - dal mutuo intrecciarsi. Una musica, lo si capisce, che non è possibile descrivere (al massimo, forse, individuare), se non per dire che nel "duello" tra la chitarra di Biason e il flauto di De Mattia vengono impiegati ritmi e rumori, propulsioni dinamiche ed artifici tecnici (tutti, però, rigorosamente acustici), perfino qualche breve frase melodica. E che il tutto - ad un ascolto attento e orientato alla percezione del divenire che la musica, in ogni sua manifestazione, rappresenta - viene a comporsi come un percorso aspro ma ricco: di colori, di situazioni, di emozioni. Un lavoro vivo e che merita ascoltare assieme all'altro lavoro, pressoché contemporaneo, dei due, MiKiRi, stavolta in quartetto: dal confronto scaturiranno ulteriori suggestioni."
Neri Pollastri, All About Jazz, 2009.
MASSIMO DE MATTIA
Nato a Pordenone nel 1959. Si avvicina alla musica jazz nel 1980, suona con Tom Kirk, Bruno Cesselli, Lanfranco Malaguti, Giovanni Maier, Glauco Venier, U.T.Gandhi, Daniele D’Agaro. Nel 1993 pubblica la prima opera discografica, Poèsie pour Pasolini e viene segnalato tra i migliori nuovi musicisti italiani ( Referendum Top Jazz 1993 ). Collabora quindi con Cinemazero di Pordenone (è ideatore e direttore artistico della rassegna Schermo Sonoro, fondatore di Zerorchestra ); con lo scultore Massimo Poldelmengo ; con la Scuola Sperimentale dell’Attore; con il compositore Teho Teardo (film “Denti” di Gabriele Salvatores); con il chitarrista e compositore ungherese Sàndor Szabò; con gli artisti dell’associazione Punto 6. Realizza per la rassegna d’arte contemporanea “HIC ET NUNC” l’opera “Sono un’architettura di suoni istantanei sopra uno spazio che si disintegra” (Villa Manin, Passariano – marzo 2000). Nel 2001 ha dato impulso alla costituzione dell’orchestra di musica improvvisata Phophonix; l’anno seguente realizza con Giorgio Pacorig il cd “La parte (o)scura - ascoltando Antonin Artaud”. Nel 2003 produce per Splasc(h) Records il cd “Schiele – jazz oratorio” con testi originali, drammaturgia e partecipazione del regista Ferruccio Merisi e dell’attrice Claudia Contin. Presso la “Scuola sperimentale dell’attore” di Pordenone conduce “Scena Sonora ”, incontri-lezioni rivolte a musicisti e attori basate sulle proprie strategie di compositore e performer. Insieme al sassofonista Luciano Caruso realizza un tributo a Eric Dolphy rielaborandone il capolavoro-testamento “Out to lunch!” del 1964 (prima assoluta a San Vito al Tagliamento con l’orchestra Phophonix, ospite Carlo Actis Dato, maggio 2004).. Con il proprio quartetto inaugura la - prima - stagione concertistica 2005 / 2006 della Fazioli Concert Hall – Sacile Jazz 2005. Si esibisce in RAI e in diversi festivals in Italia e all’estero con Denis Biason (DUEL), in trio con Slatko Kaucic e Herb Robertson, con ULYSSES (D’Agaro, Ottolini, Biason), in solo (WAR FLUTE MACHINE). Ha ottenuto eccellenti recensioni sulle più qualificate riviste specializzate in Italia e all’estero.
DENIS BIASON
Ha conseguito il diploma in chitarra classica come privatista presso il Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce, sotto la guida del maestro Angelo Amato; con lo stesso ha poi formato un duo. Partecipa a importanti seminari di jazz, a Ravenna con J. Abercrombie e Perugia con K. Eubanks; svolge un..intensa attività concertistica collaborando con musicisti quali M. Negri, P. Dalla Porta, M. Manzi, B. Cesselli, D. Boato, A. Michelutti ecc. eseguendo prevalentemente proprie composizioni. Nel 1989 ha suonato con il gruppo sperimentale Tarahumara, presso l..ambasciata italiana a Praga. Ha collaborato per alcuni anni con il chitarrista madrileno di flamenco Juan"D..Anjelica" Carmona, tenendo con lui concerti in Italia e in Messico. In ambito teatrale ha collaborato con vari attori quali G. Lazzarini, P. Milani, C. Simoni , P. Barra, E. Sirabo, M. Somaglino, M. P. Collonnello ecc. partecipando a varie rassegne quali Salam Shalom, L..arlecchino errante, attività culturali teatro Goldoni di Venezia, Teatro Verdi di Padova, Hic et nunc, Asolo musica, Folkest. Nel 1997, ha composto ed eseguito le musiche per uno spettacolo teatrale su testo di Gianfranco Bettin, "Nemmeno il destino" , per la regia di G. Emiliani, tenutosi presso il teatro Goldoni di Venezia. Ha composto ed eseguito la colonna sonora per un film-documentario sullo Yemen, in seguito ad un viaggio di quindici giorni nello stesso paese, avvenuto nell..agosto 2001. Nel 2002 partecipa con il gruppo Cinema Serenade Ensenble ai Festivals del cinema di Cannes e di Venezia. Per le giornate del Cinema Muto di Sacile 2004 ha commentato musicalmente il film "Home sweet home" 1914 di D. W. Griffith, assieme al pianista N. Brand. Ha partecipato quale chitarrista a molte incisioni discografiche: EMI Giapponese, F. F. T. LONDRA, Azzurra Music ecc.

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Music:

Member Since: 2/13/2008
Sounds Like:
duel
live in zoglau 3 - baviera
oct, 2007

Record Label: setola di maiale
haux hobo

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