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Archivi della Resistenza- Circolo Edoardo Bassignani dal 2004 lavora nell’ambito della ricostruzione delle pagine più significative della Lotta di Liberazione nelle province di Massa Carrara e La Spezia, in quella zona che durante il periodo bellico veniva identificata come Linea Gotica Occidentale. Le modalità di lavoro dell’associazione prevedono, partendo dalla ricerca scientifica sul materiale documentario, la raccolta e la valorizzazione, in varie forme, del patrimonio orale locale, attraverso la registrazione su supporto audiovisivo delle testimonianze dei protagonisti della Resistenza.
Intervistando partigiani, staffette ma anche semplici testimoni (come coloro che al tempo erano bambini), ci proponiamo di documentare, al di là di quelli che sono i ricordi della cosiddetta “Resistenza istituzionalizzataâ€, l’esperienza dei tanti che negli anni successivi non ha avuto voce. L’intento è appunto quello di togliere dal silenzio tutti, e soprattutto tutte, coloro che con il loro prezioso contributo hanno reso la Lotta di Liberazione un movimento di ampia partecipazione popolare. Attraverso l’intervista possiamo ascoltare le loro microstorie che sono tessere imprescindibili alla comprensione dell’ampio mosaico della storia sociale e politica del nostro paese. Questa prospettiva di una storia dal basso ha evidenti implicazioni politiche e intende ribadire la spiccata connotazione popolare e non egemone del fenomeno resistenziale.
La ricerca sul campo, che si è articolata in varie campagne di interviste, ha prodotto un archivio audiovisivo (in continuo aggiornamento) che, ad oggi, può vantare circa duecentocinquanta ore di registrazione con interviste a decine di testimoni.
“Fino al cuore della rivolta. Artisti per la Resistenza†è un festival della cultura che ha l’obiettivo di far incontrare le giovani generazioni con quel patrimonio di idee e di valori che ci deriva dall’esperienza della Resistenza e la cui conoscenza ancora oggi si dimostra fondamentale nel nostro vivere civile.
Lontani dalle stanche commemorazioni con “Fino al cuore della rivolta†si intende affrontare il tema della Resistenza attraverso le moderne forme di comunicazione artistica (concerti, letture sceniche, videodocumentazione sociale). Con questa manifestazione Archivi della Resistenza - Circolo Edoardo Bassignani (a cui nel tempo si sono affiancate le diverse associazioni che compongono il Comitato dei Sentieri della Resistenza) vuole proporre uno spazio di riflessione e di incontro dove le nuove generazioni possano avvicinare i «vecchi partigiani» per riflette insieme sul nostro passato, per pensare un domani migliore.
«Fino al cuore della rivolta» si articola in due sezioni: la prima, dal 21 al 25 aprile, si svolge nel borgo medievale di Fosdinovo (MS) ed è dedicata alla figura leggendaria di Nello Masetti, il partigiano «Carlin»: All’interno della Torre Malaspiniana ogni anno vengono allestite una mostra d’arte collettiva, dove alcuni giovani artisti sono invitati ad esprimersi sul tema della Resistenza, e uno spazio audiovisivo, con interviste ai protagonisti della Lotta di Liberazione tratte dagli archivi dell’associazione. Un grande concerto in Piazza Matteotti chiude la manifestazione il pomeriggio del 25, con una imperdibile “merenda partigiana†che viene offerta a tutti i presenti.
Nella prima settimana di agosto il festival si sposta alle Prade, nel vicino Museo audiovisivo della Resistenza, luogo-simbolo di questo rinnovato esercizio della memoria, con un programma di spettacoli teatrali, proiezioni, reading, concerti e dibattiti che si articola in più giorni coinvolgendo artisti di fama nazionale. Gli spettacoli vengono collocati in uno scenario naturale di grande suggestione (con una interessante rifunzionalizzazione di uno dei luoghi della battaglia): il pubblico si trova infatti all’interno di un bosco di castagni secolari, che vorrebbe suggerire una simbolica salita ai monti, proprio «fino cuore della rivolta».
Il festival nasce come un naturale sbocco dall’esperienza dell’associazione nella raccolta e nella valorizzazione del patrimonio storico, in collaborazione con quegli artisti che si sono mostrati particolarmente sensibili verso la tematica e si sono fatti coinvolgere dal progetto (alcuni spettacoli sono delle anteprime assolute, concepite appositamente per l’appuntamento). Non meno determinante nella nascita di questo primo festival interamente dedicato alla Resistenza, è stata anche la volontà di offrire una proposta culturale assolutamente originale nel panorama nazionale, che tuttavia non dimenticasse quello che è il suo scopo prioritario: tramandare i valori della Lotta di Liberazione alle nuove generazioni.
Il percorso è appena iniziato e ogni volta che si conclude una edizione, subito nuove idee si fanno avanti, segno che il festival non si è ancora irrigidito in una formula preconfezionata, ma vive dei continui stimoli e della passione di tutti i soci volontari che ogni anno lavorano per la sua realizzazione.