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Perché io sono la prima e l’ultima, Io sono la venerata e la disprezzata, Io sono la prostituta e la santa, Io sono la sposa e la vergine, Io sono la mamma e la figlia, Io sono le braccia di mia madre, Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli, Io sono la donna sposata e la nubile, Io sono colei che dà la luce e colei che non ha mai procreato, Io sono la consolazione dei dolori del parto. Io sono la sposa e lo sposo, E fu il mio uomo che mi creò, Io sono la madre di mio padre, Io sono la sorella di mio marito, Ed egli è il mio figliolo respinto. Rispettatemi sempre, Poiché io sono la scandalosa e la magnifica. Inno a Iside, III o IV sec.