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Mario Balotelli

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Mario nasce a Palermo il 12 Agosto 1990, ma dall'età di quasi 2 anni vive a Brescia nella sua nuova famiglia italiana, i Balotelli. Da subito mamma, papà e i fratelli di molti anni maggiori di lui, si prendono cura del piccolo Mario offrendogli tutto l'amore che si dà ad un figlio o a un fratello.I primi passi: Già a cinque anni Mario vuole giocare a calcio e inizia a vestire la maglia nella società dell'oratorio parrocchiale di Mompiano (Brescia). Subito viene aggregato ai ragazzini più grandi grazie alle eccezionali doti tecniche. Nel 2001 approda all'A.C. Lumezzane e a 15 anni esordisce nella prima squadra, il 2 Aprile 2006 (Padova-Lumezzane, Stadio Euganeo). Così, anche grazie a una deroga speciale concessa dalla Lega di C (per giocare tra i professionisti occorre aver compiuto 16 anni), Mario è il più giovane esordiente nella storia della categoria.Le trattative per il suo cartellino: Nell'estate del 2006, intorno a Mario si scatena una vera e propria asta tra squadre di Serie A e B. Tutti vogliono questo giovane talento alto 1 metro e 88, dotato di un ottimo dribbling, doti acrobatiche, una straordinaria visione di gioco e un destro che non perdona. Il Lumezzane Calcio chiude la trattativa con la Fiorentina e non è disposto a negoziare con altre squadre di interesse del giocatore. Nel frattempo Mario ottiene un provino di cinque giorni al mitico Camp Nou di Barcelona. I dirigenti della squadra catalana, che sanno come crescere i giovani talenti, restano sbalorditi. Mario segna 8 gol e vive emozioni indimenticabili. I fratelli Corrado e Giovanni, partners di una società di consulenza per l'estero, s'incaricano di trovargli la squadra ideale e iniziano una serie di difficili ed estenuanti trattative. Il loro obiettivo è trovare una squadra che possa garantirgli la continuità degli studi e allo stesso tempo gli permetta di crescere e diventare un professionista completo. Resta il problema della cittadinanza di Mario: causa cavilli giuridici, ancora oggi inspiegabilmente irrisolti, il suo affido tramite Tribunale dei Minori di Brescia alla famiglia Balotelli tarda a trasformarsi in una adozione. Mario è vittima di un'anomalia: la sua cittadinanza non è ancora quella italiana, nonostante sia nato in Italia e vi abbia sempre vissuto. Questa ‘anomalia' è fonte di problemi per le squadre estere interessate.Ma ecco l'Inter: All'ultimo momento si inserisce nella trattativa l'Inter di Moratti che offre un progetto serio di crescita professionale e personale. Mario non ha dubbi: il 31 Agosto 2006 passa ufficialmente all'F.C. Internazionale. Gioca con la squadra degli Allievi Nazionali e ne diventa il perno insostituibile. Terrore delle difese avversarie, segna gol a raffica. La sua media: 19 gol in 20 partite. Promosso dopo 4 mesi alla categoria superiore Primavera, nonostante la sua giovanissima età, lascia il segno: 8 gol in 11 partite. Gol importanti. Come la doppietta di sabato 28 aprile 2007 contro il Genoa a Interello, che consente all'Inter il passaggio del turno ai quarti di finale . O come quello su rigore realizzato con freddezza disarmante al 90° nella Finale Scudetto di Bressanone, contro la Sampdoria. Gol che permette all'Inter di aggiudicarsi lo scudetto Primavera .Esordio: A 17 anni l’esordio in prima squadra nel finale della partita di campionato Cagliari – Inter (17 dicembre 2007). Mario entra in campo a due minuti dalla fine. E’ solo un assaggio. Ma l’occasione per giocare da titolare arriva poco dopo ed è la Coppa Italia. Il 19 dicembre 2007, a Reggio Calabria, Mario gioca novanta minuti (Reggina-Inter) e firma una doppietta . Le vacanze di Natale sono un’occasione per volare in Brasile, ospite del Progetto Mata Escura-Mata Atlantica a Salvador de Bahia. Con i bambini brasiliani Mario socializza e improvvisa partite di calcio. Dalle favelas bahiane dove ha trascorso il Capodanno, Mario si trova poi catapultato a Dubai, negli Emirati Arabi, per il ritiro con la prima squadra. La Dubai Cup lo vede in campo contro l’Ajax. Prima colpisce la traversa con un destro, poi segna il gol ai rigori.Coppa Italia: Con il nuovo anno arrivano altre occasioni per giocare partite importanti con la squadra della serie A. In Coppa Italia, Mario gioca prima a San Siro (Inter-Reggina), poi all'Olimpico di Torino (Juventus-Inter). E' in quest'ultima partita (30 gennaio 2008) che Mario si fa conoscere al grande pubblico stendendo la Juventus con una bellissima doppietta. Decisivo per la vittoria è il suo secondo gol, nella ripresa, con una girata a centro area che lascia di stucco la difesa. Sui media si parla di lui come di un "fenomeno" di 17 anni. Anche nelle partite del Torneo di Viareggio della Primavera Mario è decisivo. Con i suoi dribbling, rovesciate spettacolari e doppiette trascina l'Inter alla vittoria (13 febbraio 2008), aggiundicandosi il premio per il miglior marcatore con ben 7 gol. Oggi Mario è uno dei primi cinque giovani più valutati in Europa e, dicono gli esperti, uno dei '90 più forti al mondo.Campionato Serie A: Il contributo di Mario alla prima squadra si fa sempre più decisivo nelle ultime partite di Campionato. Suoi i gol del raddoppio in Atalanta-Inter (6 aprile, 0-2) e in Inter-Fiorentina (13 aprile, 2-0). Quello di Bergamo è il primo gol di Mario in Serie A , dopo quelli realizzati in Coppa Italia contro Reggina e Juventus. Una settimana dopo, Mario festeggia con un altro gol la sua prima partita da titolare al Meazza . Anche in Torino-Inter (20 aprile, 0-1) e in Inter-Cagliari (27 aprile, 2-1) Mario gioca titolare, lavorando per la squadra come un veterano. Nel derby Milan-Inter del 4 maggio entra in campo solo gli ultimi 25 minuti, quando il risultato è già sfavorevole per i nerazzurri (2-0), mentre gioca titolare in Inter-Siena (11 maggio, 2-2) dove è protagonista con un gol di testa , assist, calci d'angolo e punizioni. Il 18 maggio, titolare in Parma-Inter (2-0), Mario diventa campione d'Italia a soli 17 anni. Nella partita in cui, sotto una pioggia incessante, l'Inter si aggiudica lo Scudetto, tutti i calci da fermo sono di Mario che però deve adattarsi a giocare da centrocampista.

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