Pietrarsa è, nel contempo, il nome dell’omonima pietra lavica del Vesuvio e quello della località nei pressi di Napoli dove, nel 1839, furono impiantate le officine meccaniche borboniche per la costruzione della prima tratta ferroviaria italiana, la Napoli-Portici.
Ma PietrArsa è anche il nome che l’eclettico Mimmo Maglionico, dopo attenta riflessione, ha deciso di dare, nel 2004, al suo gruppo napoletano di world music per un duplice motivo. Innanzitutto, Pietrarsa, situata in prossimità di quell’entroterra campano ricchissimo di arcaica musica etnica, è un nome che evoca sia i ritmi delle tammorre contadine sia quelli della moderna civiltà industriale. Poi, perché i PietrArsa effettuano un incessante viaggio nel mondo di un folklore postmoderno, lontano dalle opprimenti maglie della filologia, con un occhio rivolto alla tradizione (tammurriate, tarantelle tradizionali, canti a distesa) e l’altro alla sperimentazione.
I testi in napoletano, prevalentemente di Giovanni Vacca, parlano anche di guerra e precariato.
Musicista di solida formazione classica, nonché abile arrangiatore, Mimmo Maglionico rielabora la tradizione (di recente ha musicato a ritmo di pizzica la celebre poesia di Raffaele Viviani "‘E ccose ‘mpruvvisate", reintitolandola "E chiù meglie ‘nammurate"), contaminandola con forme musicali più contemporanee e di largo consumo (pop, rock, tecno, ecc.) ed adoperando strumenti etnici dell’area mediterranea quali duduk, laud, clarone, buzuki ed altri. Ne risulta un ricco ed insolito tessuto armonico-orchestrale nel quale sono anche presenti, com’è stato sagacemente notato, progressioni chitarristiche che "ricordano la ricerca della grande madre mediterranea di Pagani e De Andrè in Creuza de mà ". (F. Vacalebre)
Nato da appena quattro anni, il gruppo, che ha all’attivo l’omonimo CD edito da ALFAMUSIC, si pone nel panorama della world music come uno dei più innovativi della scena napoletana, grazie anche ad una dimensione live di forte impatto che gli ha consentito di effettuare già numerose tournée di successo all’estero: Francia, Spagna, Grecia, Pakistan, Croazia, ecc.
Nel 2007 ha partecipato, con gran successo di critica e di pubblico, all’annuale Premio Carosone, dove ha presentato l’inedito Elisabetta ed una versione World di ‘O Sarracino.
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BIOGRAPHY
PietrArsa is a group of musicians who have a long-standing and active relationship to the folk music of southern Italy and the Mediterranean, and who are also in tune with the most stimulating sounds and idioms in contemporary international World Music.
The PietrArsa CD and live performance project embraces both new and traditional songs (tammurriate, tarantelle, pizziche, solo singing).
Traditional material is performed in a style faithful to the folk idiom, even though the group is engaged in a conscious attempt to ‘rethink’ this kind of music; the new songs aim to be aware of the traditional style, but evoke in both music and lyrics the process of mutation and contamination which is taking place within the melting pot of the southern Italian traditional milieu in the era of globalisation.
PietrArsa’s musical new repertoire is written by Mimmo Maglionico, a classically-educated flautist who later approached traditional folk music through collaborations with Eugenio Bennato, Peppe Barra and other prestigious names in the Neapolitan scene.
He has also worked with Moni Ovadia, Gilberto Gill, Angel Parra, Luis Sepulveda composed music for television and recorded for recording companies like Cgd, Fonit Cetra and EMI. Song lyrics are by Giovanni Vacca, who has already written lyrics for the group Spaccanapoli, and who has a long-standing engagement in the field of traditional folk culture, about which he has published books and critical essays.
The Pietrarsa line up features a range of instruments including bass, drums and percussion, ethnic and traditional instruments, guitars, etc.
The group includes Cristina Vetrone and Lorella Monti: singers, multi-instrumentalists and dancers, they have long been involved in music projects such as the Nuova Compagnia di Canto Popolare, theatre and dance (Ater balletto, Gubelkian Ballet of Lisbon) and they help to guarantee that Pietrarsa delivers a powerful live performance.
The group has already recorded several songs which, re-elaborated and enriched, will be released as part of a forthcoming cd.
The name PietrArsa alludes to the site not far from Naples where an industrial plant was installed after the construction of the first Italian railway from Naples to Portici in 1839: a place close to that Neapolitan hinterland which is still so rich in ancient traditional music and a name which evokes both the rhythms of peasant drums and those of modern industrial civilization.