S'Arbèschia (l'alba), portatrice di luce, rappresenta un ciclo che si ripete ma che muta dinamicamente. Ogni alba è diversa dalle altre. Così per la cultura e la musica. Muta nelle tecnologie, nelle sonorità e nei ritmi ma si ripete nelle passioni, nei balli, negli strumenti arcaici resi nuovamente vivi nella contemporaneità .
Un progetto che prosegue lungo una direttrice di senso che parte da tempi antichi, ma che muovendosi al ritmo del presente lo spinge a farsi futuro.
Il progetto nasce dall'incontro tra due artisti sardi immigrati a Bologna, Fabio Melis e Arrogalla, provenienti da diverse esperienze in ambito musicale.
Il risultato è un concerto dove i suoni ancestrali della Sardegna espressi da “launeddasâ€, “trunfa†e “sulittuâ€con l'introduzione anche dello strumento australiano del “didgeridooâ€, vengono contaminati e mischiati con l'elettronica d'avanguardia di Arrogalla. Il tutto supportato dalla proiezione di video.