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Torino Jazz Piano nasce con l'intento di valorizzare il grande patrimonio di pianisti di jazz nati, cresciuti, che hanno mosso a Torino i primi passi, che a Torino lavorano e creano, che da Torino sono riusciti ad affermare la loro arte.
Parliamo di arte, di compimento artistico, di percorsi professionali e di vita, di un successo dunque che non si vuole e non si deve misurare nei termini a cui la nostra società attuale ci ha, recentemente abituato. Parliamo dunque della tenacia e del lavoro di artisti, che vivono sì in una città vivace e creativa ma che devono confrontarsi spesso con la completa ignoranza dei media di fronte al loro lavoro.
Torino Jazz Piano vuole porsi come una bella vetrina e come un punto di riferimento per l'arte generata dalla mente, dal cuore, dall'esperienza, dai muscoli, dai tendini e dalle dieci dita di chi si è dedicato per una vita a suonare questo meraviglioso e difficile strumento che è il pianoforte.
Suonare il pianoforte jazz richiede una volontà di ferro nella perseveranza degli studi e degli intenti, una sintesi di linguaggio, una generazione istantanea di suoni - melodie, armonie e ritmi - che creino una logica, un discorso capace di interloquire fra i musicisti del gruppo, fra di essi ma anche fra di essi e il pubblico, una forza mistica, insomma, un'anima pregna di intenti e di ideali, una capacità di assorbimento e di volontà assolute. Solo così si possono ottenere i risultati sperati e si arriva a raccontare le storie, la propria storia o anche quella degli altri pianisti, dei maestri che hanno preceduto gli attuali, segnando la strada, le strade.
In questa prima edizione di Torino Jazz Piano, vedremo sul palco delle Ginestre, il più longevo Jazz Club torinese, attivo ormai da vent'anni, le formazioni guidate dai pianisti, Guido Canavese, il 2 di Febbraio, con Stefano Risso al basso e Alessandro Minetto alla batteria, Luigi Martinale, il 16 di Febbraio, con Stefano Risso al basso e Paolo Franciscone alla batteria, Aldo Rindone, il 1 di Marzo, con Massimo Strati al basso e Paolo Franciscone alla batteria, Silvia Cucchi, l'8 di Marzo con Davide Liberti al basso e Paolo Franciscone alla batteria. Il 5 di Aprile, infine, serata di gala con un concerto di piano solo che vedrà impegnati, alternandosi, tutti e quattro gli artisti.
Canavese, Cucchi, Martinale e Rindone sono solo alcuni fra i migliori pianisti usciti dal vivaio torinese. Provengono da esperienze differenti ed età differenti che ne sottolineano e marcano i confini di azione. Aldo Rindone, il veterano dei quattro aveva all'incirca vent'anni quando, sul finire dei '70 si esibiva già con i Combo Jazz, comprendenti Flavio Boltro, Claudio Bonadè e Giorgio Diaferia e si presentava, insieme a Massimo Artiglia e Palmino Pia come una promessa del pianismo jazz a Torino, sull'onda dei campioni Mario Rusca, Gianni Negro, Dick Mazzanti. Luigi Martinale e Guido Canavese appartengono già alla generazione successiva, quella generazione che ha potuto e saputo "studiare di più", nel senso di usufruire di strutture e scuole come il Centro Jazz Torino o i civici Corsi Di Formazione Musicale. Entrambi diplomati al Conservatorio, entrambi studenti con Mario Rusca al Centro Jazz, entrambi compositori fervidi, Martinale e Canavese costituiscono, pur con prove ed esperienze differenti, l'attualità del piano jazz a Torino, attualità condivisa con altri pianisti di valore come Riccardo Ruggeri, Daniele Tione, Angelo Conto e suffragata da una classe ed un talento ineccepibili. Silvia Cucchi, infine, è quello che si dice un bellissimo e roseo futuro. Anche lei diplomata a pieni voti al Conservatorio, allieva di John Taylor, grande talento e doti di ottima compositrice.
TORINO JAZZ PIANO: Quattro artisti accomunati da una passione immensa per lo stesso strumento, quattro personalità differenti in cerca del momento creativo, dell'armonia che coinvolge e sconvolge, tante storie da raccontare, un solo amore, vero, protagonista: IL PIANOFORTE
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