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Riccardo De Stefano

About Me


.. Se siete interessati al mio album leggete il Blog!
"Non tutti sono capaci di cantare
E non a tutti è dato di cadere
Come una mela, verso i piedi altrui.
E questa la più grande confessione
Che mai teppista possa confidarvi.
Io porto di mia voglia spettinata la testa,
Lume a petrolio sopra le mie spalle.

Mi piace nella tenebra schiarire
Lo spoglio autunno delle anime vostre;
E piace a me che mi volino contro
I sassi dell'ingiuria,
Grandine di eruttante temporale.
Solo più forte stringo fra le mani
L'ondulata mia bolla dei capelli.
E' benefico allora ricordare
Il rauco ontano e l'erbeggiante stagno,
E che mi vivono da qualche parte
Padre e macre, infischiandosi del tutto
Dei miei versi, eche loro son caro
Come il campo e la carne, e quella pioggia fine
Che a primavera fa morbido il grano verde.
Per ogni grido che voi mi scagliate
Coi forconi verrebbero a scannarvi.
Poveri, poveri miei contadini!
Certo non siete diventati belli,
E Iddio temete e degli acquitrini le viscere.
Capiste almeno
Che vostro figlio in Russia
E' fra i poeti il più grande!
Non si gelava il cuore a voi per lui,
Scalzo nelle pozzanghere d'autunno?
Adesso va girando egli in cilindro
E portando le scarpe di vernice.
Ma vive in lui la primigenia impronta
del monello campagnolo.
Ad ogni mucca effigiata
Sopra le insegne di macelleria
Si inchina da lontano.
Ed incontrando in piazza i vetturini
Ricorda l'odore del letame sui campi,
Pronto, come uno strascico nunziale,
A reggere la coda dei cavalli.
Amo la patria. Amo molto la patria!
pur con la sua tristezza di rugginoso salice.
Mi son gradevoli i grugni insudiciati dei porci,
E nel silenzio notturno l'argentina voce dei rospi.
Teneramente malato di memorie infantili
Sogno la nebbia e l'umido delle sere d'aprile.
Come a scaldarsi al rogo dell'aurora
S'è accocolato l'acero nostro.
Ah, salendone i rami quante uova
Ho rubato dai nidi alle cornacchie!
E' sempre uguale con la verde cima?
E come un tempo forte la corteccia?
E tu diletto,
fedele cane pezzato!
Stridulo e cieco t'hanno fatto gli anni,
E trascinando vai per il cortile la coda pensolante,
Col fiuto immemore di porte e stalla.
Come grata ritorna quella biricchinata:
Quando il tozzo di pane rubacchiato
Alla mia mamma,mordevamo a turno
Senza ribrezzo alcuno l'un dell'altro.
Sono rimasto lo stesso, con tutto il cuore.
Fioriscono gli occhi in viso
Simili a fiordalisi fra la segala.
Stuoie d'oro di versi srotolando,
vorrei parlare a voi teneramente.
Buona notte! Buona notte a voi tutti!
la falce dell'aurora ha già tinnito
Fra l'erba del crepuscolo.
Voglio stanotte pisciare a dirotto
dalla finestra mia sopra la luna!
Azzurra luce,luce cosi' azzurra!
In tanto azzurro anche morir non duole.
E non mi importa di sembrare un cinico
Con la lanterna attaccata al sedere!
Mio vecchio,buono ed estenuato Pegaso,
Mi serve proprio il tuo morbido trotto?
Io,severo maestro, son venuto
A celebrare i topi e a cantarli.
L'agosto del mio capo si versa qualche vino
Di capelli in tempesta.
Ho voglia di essere una vela gialla Verso il paese cui per mare andiamo".

My Interests

Music:

Member Since: 22/01/2008
Band Website: http://pureandeasy.splinder.com/
Band Members: Riccardo De Stefano: Chitarra elettrica; Chitarra Classica; Tastiere; Basso; Flauto Traverso; Mandolino; Banjo.
Influences:
Sounds Like:
Record Label: Unsigned

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Posted by on Sat, 30 May 2009 06:13:00 GMT