CHI SONO:
Vivo?
Sempre più in modo surreale
morendo sempre più la vita quotidiana
in mezzo a tanta confusione tra bene e male
combatto e anelo a un’esistenza sovrumana
Mi faccio scudo con le mie bugie
ché le verità sono stupide e noiose
e affondo nette le mie idiosincrasie
nel ventre flaccido delle solite cose
Stanco di aspettare il Sol dell’Avvenire
succhio alle Lune un presente d’incertezza
mi muovo con l’impasse di chi non sa capire
ma senza rassegnarmi alla mia pochezza
Pochezza che ristagna in ogni plastico ideale
di chi – ad esempio – abusa del termine “valoreâ€
non parla di morale ma di bene materiale
non concede grazia all’anima non consola il cuore
Pochezza che ristagna in milioni di mutande
di chi – ad esempio – le stima corteccia cerebrale
e per trovar risposta a tutte le domande
‘va dove lo porta il suo organo sessuale’
Pochezza che ristagna nell’ansia per ogni apparizione
di chi – ad esempio – teme soltanto giudice e giudizio
dipende così tanto dall’altrui opinione
che non sa riconoscersi se non gli si fa da indizio
Senza rassegnarmi a simili pochezze
fingendomi un acrobata sul filo del rasoio
m’inventerò con estro appannate sicurezze
finché finisce la mia farsa e…m…u…o…i…o
Che nessuno si preoccupi per una strana sospensione
che mi tiene distaccato dalle leggi di mercato
con indosso vesti usate e desiderio d’illusione
cerco solo la pensione per il mio vivere agitato
Meritandomi uno zero in condotta terrena
in bilico tra ebbrezza e tristezza infinita
vado incontro all’epilogo di una strana altalena
che mi fa bramare morte e volere troppa vita
Non mi servono conferme solo compagnia verace
niente pacche sulle spalle solo intesa nello sguardo
state accorti all’ira mia che non sventolo pace
se di tornaconto e infamia vedo far stendardo
Ai pochi che sostengono il mio peso
che amano di me virtù e manie
mi offro fragile e umilmente reso
schiavo di amore senza ipocrisie
A tutti gli altri faccio la mia guerra
attingo forza dalle mie radici
dichiaro come dice la mia terra
“Solo a un palmo dal mio culo siete miei amici!â€
COSA HO FATTO:
e ho imprecato alle meditazioni del prossimo mio
commiserandolo come me stesso
e sono stato anticonformista radicale
da pulirmi il culo e poi cacare
e ho smaltito sbornie di “chissà ?â€
con flebo di acqua di fuoco
e ho annebbiato la mia finitezza
con nuvoloni di THC
e ho scommesso più volte la Vita
pareggiando sempre i conti
e mi sono sentito primo
in una classe di un solo alunno
e ho fantasticato una pozione
per circuire l’Inferno e il Paradiso
e ho visto angeli con le ali spezzate
e demoni con le corna d’alloro
e ho dovuto prendermi una pausa
stanco di barattare l’incerto per l’incerto
e ho ricominciato tessendomi una corda
coi lunghi peli della mia parrucca
e ho legato i colori i così sia
e le passioni striscianti
e ho indossato guanti in gomma di lattice
e impugnato biro a baionetta
e ho imbrattato di sangue e anima
dei fogli ottenebrati da pallore
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