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About Me

GIUSEPPE COSENTINO
LUOGO DI NASCITA:
Torino
DATA DI NASCITA:
21/01/1982
EMAIL:
[email protected]
ALTEZZA:
170 cm
PESO:
68 Kg
COLORE OCCHI:
marrone
COLORE CAPELLI:
castano chiaro
TAGLIA:
46
STUDI:
• Facolta' di Economia e gestione dei servizi alberghieri;
• Istituto superiore alberghiero indirizzo cucina;
FORMAZIONE:
• 2007 Corso di recitazione presso Teatranzartedrama (TO);
• 2006 Laboratorio teatrale di Massimo Belli (RM);
• 2006 Laboratorio di regia e recitazione di Cristina Comencini (RM);
• 2006 Corso di recitazione con Rino Cassano, Claudia Giannotti, Paola di Girolamo (RM);
• 2004 Corso di recitazione cine-televisiva”O.D.S. – Dreams” con Marco Morellini, Patrizia Giangrand, Gianni Gaude, Lucia Valenti (TO);
ESPERIENZE PROFESSIONALI:
Cinema:
• 2007 “La Signorina Effe”, regia Wilma Labate;
• 2007 “La terza madre”, regia Dario Argento;
• 2005 “GAM_Line”, regia Umberto Viani;
• 2004 “The bag”, regia Umberto Viani;
Teatro:
• 2007 - 2008 “Il contrabbasso” con Maurizio Micheli, regia di Marco Risi;
• 2007 “Il malinteso” di Albert Camus, regia di Federico Vigorito;
• 2006 “Cercando Amleto” riadattamento dell’originale di William Shakespeare, regia di Massimo Belli;
Tv-Fiction:
• 2008: “Gli amici di Oskar”, regia Francesco D’Alessio;
• 2006 “Sottocasa”, regia di Alberto Ferrari (RaiUno);
• 2005 “Il grande Torino”, regia di Claudio Bonivento (RaiUno);
• 2005 “Orgoglio – Parte seconda”, regia di Giorgio Serafini (RaiUno);
Talk-show:
• 2006 “Voglia”, (Italia1);
• 2006 “Amici di Maria De Filippi”, regia di Roberto Cenci (Canale5);
ALTRE ESPERIENZE:
• Assistente alla regia, tecnico audio-luci, speaker radiofonico, animatore turistico;
LINGUE:
• Spagnolo, Francese, Inglese;
DIALETTI:
• Siciliano, Piemontese, Romano;
SPORT PRATICATI:
• Nuoto, calcio, snow board, danze latino-americane;

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“Non c’è cosa peggiore del dover iniziare a scrivere un pensiero, specialmente se ci riguarda in prima persona, ma poiché non posso farne a meno…”

Il mio nome è Giuseppe,
Sono nato 26 anni fa in una notte particolarmente nevosa di Torino.
Ci tengo a specificare nevosa poiché è una caratteristica tipica del mio essere; ritengo di avere una crosta all’occorrenza dura ed altre volte morbida, senz’altro divertente, soffice e pieno di vitalità ed idee che fioccano da tutte le parti e a cui basta trasmettere un po’ di calore per far sciogliere tutti i dubbi.
“Dubbi”… ce ne sono tanti a quest’età; ma su una cosa, però, sono sicuro di non averne mai avuti: nel VOLER ESSERE VIVO.
Una delle cose che mi fa sentire VIVO è la recitazione. La recitazione è una passione che coltivo già da qualche anno e con discreti risultati; anche se fin dalla tenera età mi esibivo in performance di varia natura, come quella volta che per emulare Superman, stavo spiccando il volo dal balcone di mia zia, ovviamente vestito da supereroe... Ho sempre preso sul serio il mio lavoro!
Da quel giorno un sacco di cose cambiarono: i compagni di scuola, i regali di compleanno dei parenti, la statura (anche se visibilmente impercettibile)… ma solamente due fattori continuano a non mutare con l’andare degli anni:

1. i cenoni natalizi a casa di mia nonna
2. il fuoco dell’arte che arde dentro di me

Per quel che riguarda i cenoni preferirei sorvolare sull’argomento, anche perché è grazie a nonna Pina che mi ritrovo i corrimano sui fianchi, sono drammi che ti segnano nel profondo altre che nel giro vita; mentre se dovessi parlare del mio lato artistico avrei un sacco di cose da raccontare.
Molti anni fà, dopo svariati mesi di riflessione, mi iscrissi ad un corso di recitazione a Torino e vi rimasi fino a quando, un bel giorno, “sicuro dei miei mezzi”, andai a cercare subito fortuna all’ombra del Colosseo.
In realtà, soprattutto all’inizio, ebbi solo fortuna nel trovare subito l’ombra!
Ma la mia permanenza nella Capitale, con l’andare del tempo iniziava a dare i suoi frutti.
Infatti oltre ad aver partecipato ad alcuni progetti, conobbi molte persone che in un modo o nell’altro hanno contribuito a fare accrescere il mio bagaglio di esperienze giorno dopo giorno.
Il tempo passa e così anche i bei momenti. Dico così, perché per alcuni motivi familiari dovetti abbandonare la mia dolce alcova romana e tornare all’ovile da papà e mammà.
Al mio ritorno a Torino, notai che l’ambiente era cambiato, si erano mosse parecchie cose oltre alla metropolitana(inaugurata dopo “appena” dieci anni di lavori) ed io mi trovai spaesato… fu così che decisi di rimboccarmi nuovamente le maniche e ricominciare dall’inizio, passando dai più svariati e fantomatici personaggi locali dell’ambiente.. come se dovessi, volessi rinascere nuovamente; tanto è quello che vorrei dal mio mestiere!
Sì, perché la mia fame di recitazione deriva dal fatto che vedo questo lavoro come la possibilità di vivere più vite all’interno di quell’unica soluzione terrena che ci è concessa!
Io non farò mai realmente l’astronauta, il poeta ottocentesco o l’assassino (metto le mani avanti); ma è anche vero che con questo lavoro, passione, gioco...chiamatelo come volete, non bisogna mai dare nulla per scontato. E alla solita domanda: “Perché vorresti fare l’attore?”, rispondo:
PER VIVERE TUTTE LE VITE CHE MI VENGONO CONCESSE!
C’è anche un’altra domanda, o meglio una richiesta, che mi viene riproposta immancabilmente da ogni nuova persona che conosco e cioè: “Parlami di te!”
...E cosa ti devo dire?
Che ho una famiglia allargata (in tutti i sensi) di ventidue persone? Che sono stato bocciato in quarta superiore, perché sorpreso dalla preside a mostrare il mio nobile fondoschiena dalla finestra della classe mentre passava in macchina? Che un pomeriggio, insieme al mio migliore amico, ho venduto le rose appassite abbandonate da un fioraio nella piazzetta del mercato, ricavandoci persino cinque euro? O di quella mattina, sempre al mercato, quando ho parcheggiato la mia auto col cofano aperto pieno di ferri da stiro da campeggio, con l’intenzione di poter rimediare qualche soldo per andare a sciare il giorno dopo? inutile dire che quella volta però non mi andò così bene come per i fiori!
Avrei un sacco di cose da raccontare su di me, infatti mi chiedo spesso come non abbia mai preso in considerazione il fatto di scrivere un libro sulle mie gesta; quasi sicuramente farei un sacco di soldi, ma sarebbe troppo faticoso... già mi annoio a scrivere un sms, figuriamoci un libro!
Magari potrei parlare dei miei genitori. Di mio padre che ormai ha perso tutte le speranze di vedere suo figlio sistemato economicamente e con una famiglia. Oppure di mia madre, che non vede l’ora di poter prendere appuntamento dalla parrucchiera in vista della prima intervista sul suo pargolo, o meglio ancora di mia sorella sempre piena di problemi e con varie emicranie da stress a soli diciotto anni.
Ma poi direi sicuramente che loro non sono solo così e che invece rappresentano le colonne portanti della mia esistenza, quindi tanto vale cambiare argomenti! Di cos’altro potrei parlare?
Magari della mia ragazza, che preferirebbe vedermi fare il bidello in una scuola elementare, piuttosto di sapere che nel mio lavoro ci sia anche la più remota possibilità di condividere i miei più prossimi venticinque metri, assieme ad un altro essere umano che possa avere le sembianze di una donna.
Ci sarebbero anche Andrea (l’avvocazzo), Gianmaria (il fratello che non ho mai avuto), Emanuele (il dandy) e Gigi (il mago... nel senso che sparisce sempre) su cui spendere qualche parola, ma qui altro che libro... la Divina Commedia in confronto sarebbe un breviario.
Parlami dei tuoi hobby?!
Dunque, io ho un sacco di hobby, tutto ciò che diverte e non fa sudare io lo adoro; dalla navigazione in internet al collezionismo di pacchetti di sigarette vuoti, dal giocare alla Play Station al leggere i libri di Harry Potter. Ma ci sono anche due sport che pratico con una certa regolarità e ahimè lì si suda: lo snowboard ed il calcetto… toglietemi tutto ma non la mia palla (da calcetto intendo, anzi, facciamo tutte!).
E poi che dire del cibo. Ragazzi, io credo che non ci sia attività migliore del mangiare, in tutte le sue forme. Non per questo ho conseguito il diploma alberghiero come cuoco! Da che mondo e mondo il cibo ha sempre dato un sacco di soddisfazioni a tutti.
Dalla ragazzina che ha i sensi di colpa perché si sente grassa e che si rigetta irrimediabilmente nelle supervaschette di gelato variegato per riprendere il buon umore, al latin lover che per far colpo sulla sua preda prepara una frittata col formaggio e poi la chiama “Omelette” per dare un tocco glamour, oppure a tutti quelli che usano gli avanzi di una settimana e si inventano le cene per amici nel weekend in modo da far assaggiare le prelibatezze imparate nel nuovo corso di “nouvelle cousine”… da non dimenticare anche quelli usati per certi “giochetti” tipo panna, nutella, fragole, banane…ma lì è un altro tipo di cucina! eh si, il cibo è il miglior amico dell’uomo!

Una volta Troisi e Benigni ci avvertivano che non ci restava che piangere, ma così facendo rimarremmo sempre delusi e tristi, quello che posso suggerire io invece è “GODIAMOCI LA VITA” perché in ogni caso non si può più tornare indietro.
Io invece cosa penso di me?!
Che sono come una busta a sorpresa… se non la apri non saprai mai cosa c’è realmente dentro!

Giuseppe Cosentino

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Posted by on Sat, 19 Apr 2008 13:42:00 GMT