About Me
Nicola Proscia, nato nel lontano 1647 da un cavallo e una foglia di cavolo, costruì per baloccarsi il primo modello al mondo di macchina del tempo. Grazie alla strabiliante invenzione, salutati i suoi amici Tom Sawyer, zia Polly e Osvaldo, un criceto superdotato, balzò temporalmente all'anno 1988 (passando per il paleolitico, per vedere cosa si provava grattando i marron glassè ad un tirannosauro). Nell'88 decise di far finta di rinascere, stavolta da un segnalibro e un'acacia, e cominciò a vivere una vita degna d'essere ricordata nei secoli dei secoli: assaggiò un kiwi, munse una mucca, addirittura riuscì ad imparare a scrivere tutto l'alfabeto!!!!!!!! Nel 2007, stanco dei pomeriggi passati a discutere di metafisica hegeliana in compagnia di uno stercoraro, decise di entrare a far parte di un simpatico manipolo di giovincelli, dediti alla musica classica e alla raccolta della forfora caduca degli ZZ Top. I gastaldi diedero un nome alla loro combriccola, Starship, e affibbiarono al nostro eroe il ruolo di cantante e bidello (quest'ultimo nei ritagli di tempo). Ma dopo circa un anno, Nicola esce dagli Starship, per motivi puramente musicali, pur ringraziandoli per aver acquisito esperienza e giù dal palco. Riprende a cantare, dopo poco tempo, con un suo vecchio gruppo, che aveva lasciato ancora in fasce per ritrovarlo frizzante e pieno di energia: il Viale dei Quindici Giardini, un gruppo di giardinieri stakanovisti con la passione per gli arbusti dispari e multipli di cinque. Con loro, Nicola ha scoperto qual'è il messaggio intrinseco a "La Locandiera" di Carlo Goldoni, e sopratutto torna a casa dalle prove ogni volta sempre più convinto che la musica è la droga migliore in tutto l'universo.
