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Gigi Buffon

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Il suo destino di campione era scritto nelle stelle. O meglio nel DNA che caratterizza da generazioni la famiglia Buffon.Genitori campioni di atletica leggera, sorelle stelle della pallavolo. Non era difficile dunque prevedere che anche Gianluigi sarebbe diventato qualcuno nel mondo dello sport. Il suo destino ha voluto che il ragazzino cambiasse ruolo e da centrocampista si trasformasse in portiere. Una svolta che a soli 17 anni lo ha portato ad esordire in serie A con la maglia del Parma avversario del Milan. Da quella domenica Gianluigi Buffon è entrato nei cuori degli sportivi: per il suo carattere gentile ma fermo, per lo stile di grande portiere e per le doti umane.La scalata al successo non si è mai fermata neppure quando la sorte non è stata benevola nei suoi confronti.In maglia azzurra ha dovuto rinunciare agli europei per un infortunio proprio alla vigilia dell’appuntamento: un dolore forte dal quale Gigi ne è uscito ancora più maturo. E’ una stella del calcio italiano, uno dei portieri più ammirati d’Europa e forse nel mondo eppure è rimasto ragazzo semplice, profondamente legato alle sue origini.Alla sua casa di Marina di Carrara, agli amici di sempre alla sua terra. Ha superato polemiche insistenti con professionalità e determinazione, chiudendo la porta non solo sul terreno di gioco. Ha staccato la spina, è cresciuto ed ora è nuovamente Superman, il portiere volante che entusiasma ed appassiona. Un fuoriclasse dal volto umano che quotidianamente accetta il confronto con ragazzi meno fortunati di lui prestando servizio civile in una comunità di recupero tossicodipendenti. Un gesto che racchiude tutto il carattere di Gianluigi Buffon: sensibile e attento alle problematiche non strettamente collegate con il mondo del calcio.Questo nuovo aspetto della vita di Gigi è il chiaro messaggio di quanto un campione ricco, famoso ed invidiato sia rimasto il ragazzo di sempre. In campo e nella vita campione: come quando trascorre le sue vacanze in Africa contribuendo alla costruzione di un pozzo idrico oppure adotta a distanza un bambino.Questo è GIANLUIGI BUFFON!!!!!!Superman non è nato portiere. Lo è diventato osservando le prodezze di un mito: N’Kono.Il numero uno del Camerun ai mondiali del 1990 fece scalpore per il suo stile inconfondibile ed il ragazzino Gigi rimase folgorato. Da allora ha indossato i guanti ed ha lottato per diventare un grande tra i pali. Una volta passato al Parma spiava le movenze di Tafferel sognando un giorno di raggiungerlo.Ci è riuscito una domenica di inverno quando per quella serie di combinazioni la vita la scelta cadde su di lui. La maglia da titolare sulle due spalle, di fronte il Milan dei campioni. Senza emozione, a soli 17 anni, sfidò la curiosità generale e divenne protagonista.Nessuno sapeva del debutto, neppure le sorelle che seppero attraverso la radio che il piccolo della famiglia stava diventando un uomo.E da quel giorno la porta del Parma, e adesso della Juve, ha sempre avuto Gigi come guardiano insuperabile, vincendo coppa Italia, Uefa e due scudetti consecutivi, ma soprattutto guadagnando il posto di titolare in nazionale. In una Mosca avvolta da neve e ghiaccio Gigi venne lanciato nella mischia in sostituzione di Pagliuca infortunato.Entrò senza prepararsi né fisicamente né mentalmente, in maniche corte, e fece un paio di capolavori. Lo chiamano il Ronaldo dei portieri, o superman, e proprio il fenomeno brasiliano ha dovuto fare i conti con Gigi bravissimo a neutralizzargli conclusioni dal dischetto. Quest’anno ha saputo stupirci molte volte con la sua bravura e agilità soprattutto nei rigori!!!PAGELLAPiazzamento 8: Ha la dote naturale del portiere che sa "rimpicciolire" la porta piazzandosi sempre al posto giusto. La stazza fisica e l'apertura alare gli garantiscono un raggio di azione molto ampio. L'intelligenza tattica lo porta a prevedere la direzione del tiro. La palla sembra spesso andargli incontro: succede ai grandissimi.Presa 8: Non punti deboli nei fondamentali essendo portiere nato ma nel contempo anche costruito,per lunga scuola dell'esperienza nelle Nazionali giovanili che ne ha corroborato la rapida crescita in anticipo sull'età. La robustezza delle braccia e la naturale armonia dei movimenti sono alla base della sua presa sicura.Uscite 9: Ha coraggio e precisione nell' allungare le braccia nelle uscite basse, dove però talora è precipitoso nel "leggere" le mosse altrui, buttandosi in anticipo e consentendo all'avversario di cambiare e dribblarlo. Eccezzionale l'altezza cui arrivano i suoi tentacoli in quelle alte, dove però è meno efficace.Reattività 9,5: Riesce a neutralizzare tiri da pochi metri con l'agilità di un gatto. Fulmineo il contatto tra il colpo d'occhio e il movimento fisico.Nei voli rasoterra la statura non è di impaccio grazie alla eccellente elasticità. Superba l'elevazione improvvisa.Colpo d’occhio 9,5: Riflessi felini esercitati magistralmente nel tiro da breve distanza su cui sembra guidarlo il laser. Si esalta nella sfida con reazioni prodigiose che scarica in esultanze esuberanti da tifoso genuino.Piedi 8: Colpisce di destro con disinvoltura nelle chiamate in causa dei propri difensorie con proprietà nei rilanci, dove emerge il suo passato di centrocampista.Rigori 9,5: Vanta in carriera più di una perla, come i due rigori parati a Ronaldo e quello parato a Chapuisat del Borussia, senza contare tutti quelli da quando trasferito alla Juventus.Preferisce attendere per leggere l'intenzione del tiratore. La grande reattività fa il resto.Mondiali 2006Durante i Mondiali di calcio in Germania, è riuscito a subire due sole reti, di cui la prima e' stato un autogol di Zaccardo, durante l'incontro con gli Stati Uniti, e l'altra segnata da Zinedine Zidane, ma su rigore, nella finale contro la Francia. Fino alla finale (esclusa), Buffon ha saputo mantenere la porta inviolata per ben 453 minuti, mettendo a repentaglio il record detenuto da Walter Zenga (518 minuti).Il 9 luglio 2006, all'Olympiastadion di Berlino, battendo ai rigori la nazionale francese, si aggiudica la sua prima FIFA World Cup. In questa occasione viene premiato come Miglior portiere del Mondiale (Premio Yashin).Successi:1999 Vincitore della Coppa Uefa (Parma) 2002 Supercoppa Italiana (Juventus) 2003 Supercoppa Italiana (Juventus) 2002 Campione d'Italia (Juventus) 2003 Campione d'Italia (Juventus) 2005 Campione d'Italia (Juventus) (ma revocato) 2006 Campione d'Italia (Juventus) (assegnato poi all'Inter) 1999 Coppa Italia (Parma) 2003 Finalista della Champions League (Juventus) 2006 Campione del Mondo (Italia) myspaceeditor.it

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