O’ PUORC’eCANTINA - reverend B.A. d’Ecclesii profile picture

O’ PUORC’eCANTINA - reverend B.A. d’Ecclesii

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INCREDIBILE!!! LA CANZONE CON CUI I "BLUES ADDIRUSE" HANNO PROVATO A BUSSRE ALLE PORTE DI "SANREMO 2009"Il REVERENDO (Puorc' 'e Cantina) B.A. d'ECCLESIIS ha una nuova band: "THE BEATTERS"... e ti invita al primissimo concerto che si terrà GIOVEDI' 19 FEBBRAIO 2009 alle ore 22,00 circa al "BAHIA light bar"(via Torrione San Martino n°30 al Vomero-NA). ...Perla prima volta lo sentirai cantare in ITALIANO!!! ...Nun t' 'a puo' perdere!!!
By bluesaddiruse at...E VENERD^ 20 FEBBRAIO 2009 alle ore 22,30 circa, ti aspetta insieme al suo fido pianista il MAESTRO PAGAOMERAVIGLIAO allo "U-TURN" (vico Pallonetto a S.Chiara, presso p.zza San Domenico), dove riproporrà in versione piano e voce il meglio del repertorio dei BLUES ADDIRUSE ed altro ancora... non mancare!!!
By bluesaddiruse , shot with Canon EOS 350D DIGITAL at... il BLUES non si può ripulire più di tanto; dev' essere grezzo e intenso, deve sgorgare spontaneo dai visceri. Il BLUES non può essere perfetto ed è il motivo per cui molti musicisti bianchi non sono capaci di suonarlo. Non per altro, ma perchè parlano un inglese troppo buono. Il BLUES e una buona pronuncia non vanno d' accordo. Per suonarlo bene, devi sporcare, devi spaccare le parole!!!_B.B. KING_ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ________________DALLA RIVISTA MUSICALE "NeròK" n°3 Novembre 2005-anno1-(www.nerosite.it): "DemoZone-BLUES ADDIRUSE- Quando due elementi così sanguigni come il Blues e la napoletanità si fondono, cosa può nascere se non una miscela esplosiva?! Non che spicchino di originalità, ma i Blues Addiruse hanno tanto carisma, groove, gusto per l' improvvisazione e... e poi una voce, accattivante, calda, penetrante e anche ironica. I riferimenti al sound dei Blue Stuff e al progetto Joe Sarnataro sono evidenti, e dimostrano come questo genere musicale sia ancora vivo nell' attuale generazione che va dai venti ai trenta. Sentirli e vederli suonare dal vivo dà un' idea ancora più chiara sulla loro energia e sulla loro capacità di comunicare facendo ballare e divertendo. L' importante, infatti, è non sradicarli dalla loro natura di club band, per veri appassionati con un boccale pieno di birra e non per quindicenni distratti e alla moda." _Irvin Vairetti____________________________________________________ _____________ ____________________________________________________________ ____DA "NeròK" n°20 Novembre 2007-anno 3-(www.nerok.it): "DemoZone-REVERENDO B.A. d'Ecclesiis: 'Gospel, Blues & Scereaturo'- Avevamo già parlato del Reverendo B.A. d'Ecclesiis ma i qualità di cantante dei Blues Addiruse, band che propone un caldo e sanguigno blues napoletano, molto spesso paragonato a quello dei Blue Stuff, ma che presenta personali peculiarità. A dare sostegno a questa visione giunge inaspettato questo lavoro solista del 'Reverendo' (alias Alfredo), che ci pone di fronte ad una dimensione più intimista, più poetica e forse anche più ricercata. Senza abbandonare il blues più classico, come dimostrato ad esempio dai brani JAMME A BBERE' o 'E SANTE CA ME DANN' AMMORE, in questa demo Alfredo ci regala anche momenti teatrali, come il brano MUSICA SENZA TIEMPO, e momenti 'religiosi', attraverso le rivisitazioni di alcuni traditional blues e spirituals americani (ad esempio la traccia n. 9 ALLELUJA). Il tutto viene costantemente condito da una componente ironica intelligente e passionale, si ascolti il brano dal titolo CARMELA. Per sintetizzare, si tratta di una demo realizzata ...'con l' aiuto di Gesù Cristo e sotto l' effetto di un gran quantitativo di alcool', come dichiarato nel booklet allegato. il riferimento web è... .... Buon ascolto!" _Irvin Vairetti____________________________________________________ ____________________________________________________________ _________________'A STORIA MIA (incredibile!!! ...tutta in italiano!): Quando iniziai a suonare nei locali avevo abbandonato la scuola già da un po' e non avevo mai preso in considerazione il fatto che la musica avrebbe potuto tracciare un sentiero alternativo alla via più comune di una vita lavorativa. Il ragazzo del bar, l' accompagnatore scuola-bus, il restauratore, il commesso, sono solo alcuni dei mestieri in cui mi sono cimentato per guadagnarmi qualcosa e credevo che l' esistenza tutta si limitasse solo a questo; poi una sera in un localino del centro storico incontrai un amico cantante che aveva intenzione di fare serate voce e chitarra, mi chiese se volevo accompagnarlo con l' armonica ed accettai. Formammo quindi questo duo e lo chiamammo Dead Flowers; il repertorio riproponeva classici musicali d' oltreoceano e oltremanica scelti per la maggior parte dal mio "collega" (Dario Guarino) e spaziava da brani rock & roll anni '50 a canzoni dark e pop '80 e '90. ...Ma questa breve esperienza rimase comunque un episodio marginale della mia vita, un hobby più che altro; infatti continuavo a "dilettarmi" in umilianti lavori in nero senza dare alcuna importanza a quello che in realtà fu il primo passo verso il ritrovamento di una serenità che davo per smarrita. Successivamente mi contattò Sergio Melisi, un chitarrista mio coetaneo che una volta mi aveva sentito suonare e cantare; mi espose un suo progetto che consisteva nel formare una bluesband sulla scia dei Blue Stuff e non avendo niente da perdere dissi che mi interessava. Anche in questo caso però considerai tale impegno come un passatempo, un qualcosa che mi rilassava e al contempo mi dava modo di sfogare il malincuore di una giornata lavorativa. In un primo momento ci chiamammo Blues Fandango, poi Blues Addiruse ed incidemmo una prima demo contenente Got My Mojo Working, La Grange e 'A NONN (una versione di Sweet Home Chicago con un mio testo in napoletano). Nonostante i cambiamenti di formazione riuscimmo a mettere su abbastanza velocemente un repertorio di cover alcune delle quali riadattate in dialetto per facilitarmi le cose (non masticando granchè l' inglese), ma ad un tratto sentii il bisogno di scrivere canzoni mie. Cominciai a comporre testi e ad intonarli cercando melodie orecchiabili (non necessariamente blues) che esprimessero le mie sensazioni del momento; spesso le idee mi venivano sul lavoro e, non avendo il modo di trascriverle o registrarle, me le canticchiavo in mente tutta la giornata mentre spingevo il carrello carico di merce o servivo i clienti (all' epoca ero commesso e magazziniere in un negozio di vernici e belle arti) nella speranza di ricordarle ancora una volta a casa, dove finalmente avrei potuto metterle nero su bianco. In quel periodo nel gruppo era entrato a far parte Alessandro Pagano, pianista con il quale sembrò subito instaurarsi una forte intesa musicale. Insieme rielaboravamo le idee venutemi sul lavoro ed è stato per me un aiuto fondamentale e prezioso per la stesura dei brani; sembrava l' unico riuscisse a tradurre in suono quello che avevo in mente ma che non ero in grado di spiegare non conoscendo il pentagramma, ed oltre a rivelare spiccate doti arrangiative, tirò fuori anche dei pezzi propri (tipo DO U WANT MY LOVE?). I frutti della nostra collaborazione venivano completati poi in sala dalle atmosfere e dagli incastri ritmici creati da Nunzio Signoriello (basso) e Andrea Chianese (batteria, ex Ansiria e Rudy & Crudy)) che davano il tocco finale: A questo punto Sergio Melisi già non faceva più parte del gruppo poichè la direzione presa si era ormai discostata dal suo progetto iniziale e noi ci siamo nel tempo avvalsi della collaborazione di vari chitarristi fra cui ricordiamo Adriano Brandi(ora con Mimmo Dany e con Mariano Barba), Gianpiero Gueli, Guido Migliaro (membro fondatore dei JUKE JOINT e dei BLUE STUFF), fino ad arrivare a Fabrizio Faraone (già nei DIXON HILL e nei BLUES SITUATIONS di Alfredo Capello).. Fra il lavoro, una prova ed un concerto, provai a militatre contemporaneamente anche in altre formazioni di cover blues che mi volevano come cantante, ma vuoi per il pochissimo tempo, vuoi che tornare alle cover in inglese un po' mi svogliava, non approfondii tali collaborazioni. ...Io non avevo subìto la discriminazione razziale, non avevo raccolto il cotone nei campi, non ero stato strappato alla mia terra... , non mi sentivo nè all' altezza nè in diritto di interpretare i blues dei neri (anche se erano la mia passione); se dovevo cantare il blues dovevo cantare il mio, quello del pregiudizio sui napoletani e sull' uso del dialetto, quello dei "masti" che mi avevano sottopagato e che continuavano a farlo, quello delle mie delusioni amorose e degli amici che voltano le spalle, delle dfficoltà nel rapportarsi agli altri... insomma tutto quello che mi sentivo di cantare erano i miei di turbamenti ed inoltre ero convinto che fosse l' unico modo per avvicinare il pubblico a questo tipo di musica anzi a questo tipo di sentimento. I miei problemi ed i miei dubbi erano comuni a molti miei coetanei e l' importante era trovare il giusto punto di contatto. ...E pensare che imparai a suonare l' armonica quando andavo alle scuole medie, così per gioco! La ricordo ancora: due file di buchi, MADE IN CHINA, comprata in una merceria, di quelle proprio per bambini; uno strumento che nel tempo si è rivelato essere il mio biglietto da visita per l' approccio ad un linguaggio che tutt' oggi ogni giorno di più mi aiuta a conoscere meglio me stesso attraverso la comunicazione e le note. Attualmente ho portato a termine un mio lavoro da solista che si chiama "GOSPEL, BLUES & SCEREATURO" e dirigo con un amico (Luigi Moggio) un piccolo mensile letterario di nome FRUSCIA':___________________________________________________ ____________________________________________________________ _________________FRUSCIA': è una rivista che da' l' opportunità a chiunque di diffondere i propri racconti e le proprie poesie; viene distribuita nelle università e in alcune librerie del Vomero e del Centro Storico (tipo PERDITEMPO). Per chi volesse collaborare o semplicemente scrivere (anche solo un commento costruttivo) l' indirizzo E-Mail è [email protected]_____________________________________________ ____________________________________________________________ _______________________ESSENTIAL GROOVE: è un vecchio progetto musicale di chiara matrice funk basato quasi esclusivamente sull' improvvisazione, che portavo avanti con Andrea Paone alla batteria (che attualmente sostituisce A. Chianese nei Blues Addiruse) e Simone Bonaccia (attualmente con gli Shake e coi PazzoApparente), entrambi ex Shamans. Si trattava di un' insolita formazione (batteria, basso armonica e birra) che armata di amlificatori e generatore si esibiva ogni domenica mattina alla Rotonda Diaz o al Virgiliano. Per chi ne fosse incuriosito esiste ancora lo space. ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ________ The Essential Groove Essential Groove

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Influences: Mavis Staples, Mario Merola, Howlin Wolf, Ray Charles, James Senese, Enzo Gragnaniello, the Blind Boys of Alabama, Tom Waits, Brian Wilson, Miles Davis, Charles Bukowski, Eduardo De Filippo, Ernest Hemingway
Sounds Like: "OH LIDIA!" - THE MOVIE: Quann' 'nu Puorc' 'e Cantina 'ncontra 'nu Rasta e 'nzieme a loro ce sta' pure o' Burbero, 'e butteglie accummenciano a tremmà pecchè sanno che è arrivata la loro ora!!! ...e si pe' caso 'a llà se trova a passà 'na bella nennella, o' Puorc' è cazz' d' arrefonnere core e dignità...
Record Label: Unsigned

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