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Alby

About Me

Sono Alby, da quando sono nato non c'è stato attimo in cui io non abbia cercato di complicare la mia esistenza. Sono un ragazzo di ventiseianni, adoro qualsiasi cosa che mi permette di capire, conoscere, sentire cose nuove. Partendo dall'indice, nasco a Brescia a novembre precisamente in un giorno prossimo alla fine del mese, il ventisette. E' l'anno millenovecentoottantuno. Solo ora mi accorgo che sono nato nel millenovecento e questo mi cxausa un profondo senso di ottenebrazione dei sensi. Nella mia mente si accavallano sensazioni di tiepido coinvolgimento, complicità con tutti voi che siete nati in quegli anni, in quel secolo. Ad un tratto tutto mi appare più veloce, ininfluente. Dei miei primi anni di vita ricordo ben poco, ho solo alcune immagini dai contorni poco definiti. Luminose. I ricordi si legano a mia nonna in queste figure luminose.Posso spingermi dove la memoria me lo permette, non oltre. La mia infanzia la leggo attraverso un numero di colori che non riesco a sorreggere, quasi piango. Ma sono felice, il sapore dei primi anni della mia esistenza è morbido nei miei pensieri. Rustico, colorato ancora, sano.

Parto da quando la memoria me lo permette, la mia infanzia è costituita da forme dolci, sane, rustiche e colorate. Non ho intenzione di descrivere la mia vita come se fosse un elenco freddo ma ho intenzione di mostrarvela con gli occhi di innumerevoli riflessioni.Parto da quando la memoria me lo permette, la mia infanzia è costituita da forme dolci, sane, rustiche e colorate. Non ho intenzione di descrivere la mia vita come se fosse un elenco freddo ma ho intenzione di mostrarvela con gli occhi di innumerevoli riflessioni.I miei primi ricordi sono confusi, inverosimili, quasi un lontano sogno. Ricordo mia nonna, il suo viso pieno d'amore che mi raccoglieva dal lettino, lo ricordo. Ricordo il suo sorriso inconfondibile che mi apriva il cuore in un modo che finora solo lei e mia madre sono riuscite. Può apparire strano ma ricordo bene la felicità che provavo, pura e piena di fiducia.La mia infanzia è stata molto felice, scavando nella memoria emergono i ricordi della campagna. Mia nonna costruì assieme a mio nonno, il qualè morì lo stesso anno in cui naqui io, una bellissima casa a Cazzago San Martino. Quella casa è stato quanto di più bello potesse esserci, ho trascorso estati intere a giocare in quell'immenso giardino e nel bosco adiacente. Le estati erano profumate, profumate di frutta maturata al sole e di erba tagliata. Dal giorno in cui la scuola chiudeva mi traferivo lì, avevo tutto, lo spazio infinito per mille giochi con i miei cugini, alberi di tutti tipi da scalare e mille mondi da scoprire. Era la mia casa.

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Credo in te, amico. Credo nel tuo sorriso, finestra aperta nel tuo essere. Credo nel tuo sguardo, specchio della tua onestà. Credo nella tua mano, sempre tesa per dare. Credo nel tuo abbraccio, accoglienza sincera del tuo cuore. Credo nella tua parola, espressione di quel che ami e speri. Credo in te, amico, così, semplicemente, nell'eloquenza del silenzio. Elena Oshiro



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La NoStRa FiLoSoFiA--->iL vOsTrO dIVeRtImEnTo

Oi ragazzi, CIAO! Non tutti quando entrano in un locale pensano che dietro ad ogni locale batte il cuore di qualcuno che lo ha ideato, creato, versato lascrime e sudore, passato momenti indimenticabi...
Posted by on Tue, 13 May 2008 08:03:00 GMT