Daniele Scaglioni è nato a Montagnana
di Serramazzoni (Modena) il 22 settembre 1949.
L'evoluzione della sua arte si delinea
lungo il travaglio della sua esistenza,
votata alla lotta per una sopravvivenza
umana dignitosa: infatti la sua prorompente
vitalità è castigata e costretta dall'impossibilità di muovere liberamente gli arti.
A soli sei anni Daniele si vede allontanato
dall'amore dei suoi cari che, non potendo
garantirgli l'aiuto materiale di cui ha bisogno,
sono costretti, per il suo bene, ad affidarlo
alle cure estranee di un istituto specializzato:
è per Daniele la prima discriminazione, cui
seguiranno interminabili disperati momenti
di solitudine e di angoscia.
La sua adolescenza si illumina di
speranza quando i suoi pensieri si
concretizzano in una forma figurativa
faticosamente abbozzata dal pennello tenuto tra
le labbra, ma che già prelude l'innata sua
creatività . Da incontri con altri artisti,
sia in Italia che all'estero, nascono interessanti dibattiti, dai quali emerge sempre più chiara la personalità , sia pittorica che umana, di
Daniele Scaglioni.
Nascono così opere di singolare eloquenza
e di profondo impatto sociale, che portano
alla luce quelle realtà nascoste che spesso
la coscienza collettiva tende ad ignorare,
se non a rimuovere addirittura dai propri pensieri,
tranne che nei momenti di pietà televisiva. A tale proposito, Giancarlo Fusco ha scritto: "Ero
venuto per pietà , ma questo dipinge davvero.
Le sue disgrazie sono fatti suoi, a me interessa
la sua pittura."
Attualmente Daniele Scaglioni divide il
suo tempo tra le brume dell'Emilia e la
mitezza della Riviera Ligure, dedicando
lo spazio rubato all'arte alla difesa dei
diritti dei portatori di handicap.
Per una più esauriente biografia di
Daniele Scaglioni si rimanda alla biografia
scritta da Giuseppe Caprara nel 1977: "Una notte
io sono nato".ENGLISH VERSION:Daniele Scaglioni vas born in Montagnana
di Serramazzoni (Modena) on 22th of september 1949.
His art develops along with his life of
suffering and becomes his fight for dignified
human survival: infact his unrestrainable
vitality was punished and constrained by
the impossibility of freely moving his members.
When Daniele was six he found itself taken
away from the love of his family, not capable
of ensuring him the material assistance he needed:
his family is costrained to entrust him to
the extraneous care of a specialized institute.
This was, for Daniele, the first discrimination,
followed by endless desperate moments of
solitude and distress.
His youth became illuminated with hope when
his thoughts were concretized in a
figurative form, hardly sketched with
the brush held between his lips, but
already preluding his innate creativeness.
In meetings with other artists, both in
Italy and abroad, interesting debates born,
where Daniele Scaglioni's personality,
pictorical and human, gave rise clearly.
So born works of singular eloquence ad deep
social impact, that rise to the sun that
hidden realities that too often the collective
consciouness tend to ignorate, if not to
remove from its thoughts, but in moments
of TV pity. About this, Giancarlo Fusco wrote:
"I came out of pity, but he can really paint.
His misfortune is his business, my interest is
in his painting."
Presently Daniele Scaglioni split his
time between Emilia's fogs and Riviera's mildness, dedicating time stolen to art to the defence
of impaired's rights.
For a more exhaustive biography of
Daniele Scaglioni you can read the
book written in 1977 by Giuseppe Caprara:
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How I made my profile:
I used Dave & Jay's amazing myspace profile editor ...Sito web www.danielescaglioni.it
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