Considero l'arte un unicum ineluttabile, a 360 gradi, la studio in senso critico, l'amo in senso lato. Delle sconfinate diramazioni che sviluppa seguo principalmente la musica, il suono, il rumore, la percezione uditiva e la capacità di questa di toccare il cuore con emozioni pure, senza intermediari; d'altro canto mi nutro d'arti visive allo stesso modo.
Ho studiato BATTERIA prima con Massimiliano Varotto, lavorando con l'associazione culturale "Ricercare" poi come autodidatta, Ho partecipato a diversi seminari, tenuti, fra gli altri, da Stefano Bagnoli, Roberto Gatto, Maxx Furian, Walter Calloni, o con alcuni percussionisti centro-africani (MamAfrika).
Dopo alcuni anni di studio canonico della batteria mi sono orientato sul linguaggio jazzistico. In questo senso ho lavorato in varie formazioni Jazz, Jazz-Rock.
DIDGERIDOO: lo strumento ha imposto una nuova radicale svolta nella considerazione dei miei orizzonti produttivi. Ha cambiato il mio concetto di possibile integrazione sonora fra gli strumenti e gli apporti culturali musicalmente coniugabili. Ricerca, innovazione acustica, saggiando la gamma sonora sono diventate parole chiave che permettono di intendere l'espressione musicale come un continuum assolutamente non frammentabile, non limitato ad uno studio fisso e perfezionista di un solo strumento, quanto piuttosto bisognoso di continui apporti esterni;
In questo senso, affronto l'esecuzione di brani e lo studio del Didgeridoo cercando possibili integrazioni in contesti non tradizionali allo strumento.
Parallelamente cerco di tributare come posso la mia passione per la buona musica, lavorando come organizzatore di eventi musicali e raduni; lavoro inoltre anche in veste di recensore per il sito Jazzitalia.it
Attualmente sono attivo in un duo live-set "Zuungar", dove proponiamo Jungle/Drum'n'bass elettroacustica e sperimentazioni sonorumoristiche.