About Me
La metto sul personale. Cari speisnauti, ecco a voi il profilo del detentore di questo spazio. Sono di Roma, ma romano mica tanto; sono un musicista, nel senso che suono per vivere - affermazione non pleonastica dato che immancabilmente genera nell'altro soggetto del dialogo la domanda: "Sì, ma di mestiere che fai?" - ma sono un professionista atipico; suono strumenti a pizzico, ma a volte provo anche a soffiare, percuotere, smanticiare suonogeni di altre famiglie. Dulcis in fundo, porto la barba, sebbene sia per pura pigrizia. Faccio musica perché mi piace e perché è, a oggi, il più duraturo dei lavori che ho intrapreso e che ormai solo saltuariamente frequento essendo essi il cerinaro, il fotoreporter, il fotografo di cerimonia, l'arrotaforbici, il nutrinutrie, il grafico, il pittore di soffitti, il giuntatore di corregge di borse, l'impaginatore, l'intrattenitore di turisti, lo scollettatore, il montatore di canne fumarie, il proto, il presentatore di varietà di paese, lo sparecchiatore di mense, l'illusionista maldestro, il cronista di cronaca nera. Chi mi conosce sa dove ho mentito, chi no può tenersi il dubbio... Celie a parte, altro non ho da aggiungere che nasco chitarrista, ma essendomi trovato - nello sviluppo musicale - afflitto da nanismo, ho in seguito, pur insistendo a perseverare, optato per uno strumento più adeguato, quale mi è parso il mandolino. Pur convinto di essere con questo giunto all'amore eterno, non mi esimo da qualche anno dal tradirlo con la chitarra portoghese, alla quale non manco mai di devolvere nottetempo le articolazioni di pollice e indice della mano destra. Vi esimo dalla lettura di curricula particolareggiati, vi basti sapere che ho suonato alla "Fiera del Bestiame" di Tornimparte e a quella degli zingari di Sant'Anatolia, alla "Sagra del Lattarino" e alla "Festa dei Cornuti" in Anguillara Sabazia, ma anche svariate sagre della Castagna e del Marrone, oltre che a quelle della "Zuppa di Pane con fagioli" in Sezze, della "Frittella di Borragine" in una frazione di Paliano della quale non rammento il nome, oltre che alla festa di laurea di mia cugina Lucilla e al battesimo di un bimbo sudamericano di cui pure non ricordo il nome, figlio di emigranti abruzzesi di seconda generazione, tenutosi in Frascati durante una fresca sera del 2003. Per ulteriori dettagli potrete dunque fruire di un ben più ricreativo ed edificante tour tra i più in voga (troppo mi rattrista dire "top"...) dei miei amici, nell'imprescindibile album sottostante a questo scritto.
