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I used Dave & Jay's amazing myspace profile editor . ------------------------------------------------------------ ---------------------------------------------- Papes, il cui primo nome di battesimo è Sergio, è tra i primi batteristi in Italia a fare Rock’n'roll e nel 1961 inizia la professione con Clem Sacco. Il gruppo si chiama “Clem Sacco e i suoi Califfi” e, probabilmente, Clem è il primo cantante/autore di quel genere definito “demenziale”, poichè canta canzoni come “O mama voglio l’uovo alla coque”, esibendosi a torso nudo, calzoncini leopardati e scarpe da tennis; al teatro Smeraldo di Milano lancia al pubblico prima uova crude poi, dietro invito del direttore del teatro, uova alla coque. (Di quel periodo esiste un bellissimo documento, un videoclip realizzato per i “Cinebox”). Nel 1963 lo chiama Guidone del Clan Celentano ed entra nel gruppo “Guidone e i suoi amici”. (Anche di questa formazione esiste un videoclip realizzato per la pubblicità di una camomilla). Papes è l’unico giovanissimo del gruppo così, dopo un po’ di tempo, Guidone decide di ringiovanire la formazione: Papes chiama l’amico Mino (Giacomo Di Martino) alla chitarra ed entrano a far parte del gruppo Checco (Francesco Marsella) alla tastiera, Benny al Sax, mentre al basso rimane Giannino, ex bassista dei Ribelli di Celentano (Mino e Checco, insieme a Papes, faranno poi parte dei Giganti). In quel periodo Papes scopre di avere una voce particolarmente bassa e la usa in alcune registrazioni effettuate da “The Ghengas Friend’s” che altro non sono che il gruppo di Guidone. Sempre in quel periodo, breve ma intenso, si trovano ad accompagnare vari cantanti tra cui Luciano Tajoli, Rita Pavone, An Neris e molti altri. Nel 1964 Papes comincia a sentire l’esigenza di essere più creativo, di sperimentare, di cercare altre dimensioni e si allontana da Guidone, seguito a breve tempo da Mino. Nel frattempo Sergio Di Martino, fratello di Mino, aveva realizzato come solista per la Ri-Fi Record un 45 giri, il brano era “Perché una luce” di cui i fratelli erano autori e dove già interviene Papes con il suo vocione. Il brano verrà poi ripreso dai Giganti nel 1966. Sempre nel 1964 nascono i Giganti ed esce, sempre per la Ri-Fi Record, il primo 45 giri in trio.Così come si è coniato il termine “Cantautori”, si dovrebbe coniare anche “Gruppoautori”, visto che è l’unico gruppo famoso degli anni ’60 ad essere stato autore della gran parte dei suoi successi. In quel periodo, poiché nel gruppo ci sono due Sergio e per non creare confusione, Papes decide di usare il secondo nome di battesimo, cioè “Enrico Maria” (ma gran parte degli amici continuano a chiamarlo semplicemente Papes). In quel periodo i Giganti frequentano il grande “Ghigo” (Arrigo Agosti), quello di “Coccinella” che Papes aveva conosciuto nel 1958, e iniziano a fare spettacoli insieme. Mitico e irripetibile il periodo del “Santa Tecla” a Milano dove ogni tanto incrociano gli amici Camaleonti. Nell’estate del 1965 i “Giganti”, ancora in trio, si trovano a Palermo e dopo alcune disavventure vincono un concorso per complessi. In quel periodo al piano c’è un palermitano, Ignazio Garsia che è appassionato di jazz; Papes scopre e si innamora di quel genere musicale. Sempre in quell’estate esce il secondo 45 giri “Fuori dal mondo” che inizia a far conoscere il gruppo in tutta Italia. Dopo l’estate del ’65 Checco, che nel frattempo era rimasto con Guidone ed era in Grecia, torna in Italia e si unisce ai Giganti (in “Fuori dal mondo” e “Solo per voi” era già presente la sua voce che aveva registrato durante un periodo di pausa con Guidone). In quegli anni vengono in contatto con De Andrè e Guccini ma, non si sa bene perché, non parte alcun progetto. Nel 1966 al Disco per l’estate esplode “Tema”, di cui sono autori insieme ad un amico. Un milione di copie vendute, 19 settimane in classifica e primo gruppo italiano ad arrivare in testa alle classifiche. In quegli anni, infatti, i “complessi” non sono ben visti in TV, ma grazie ai Giganti con “Tema” si aprono le porte della TV ai gruppi loro contemporanei: lo stesso anno entrano in classifica i Rocks e l’Equipe 84, nel ’67 i Nomadi, nel ’68 i Camaleonti, nel ’71 i Pooh e nel ’72 i Dik Dik). Inizia un tour de force che dura fino ai primi mesi del ’68. Sempre nel ’66 esce “Una ragazza in due” (forse tuttora la canzone più cantata ovunque ci sia aggregazione), mentre nel ’67 si presentano al festival di Sanremo con “Proposta” (Mettete dei fiori nei vostri cannoni), una loro composizione, rimanendo in classifica per 16 settimane. Lo stesso anno partecipano al Cantagiro con “Io e il presidente”, un’altra loro composizione, ma, nonostante si piazzino in terza posizione, la canzone viene censurata dalla Rai. Nel ’68 tornano a Sanremo con “Da bambino” in coppia con il debuttante Massimo Ranieri. Dopo aver partecipato al Festival di Sanremo del ’68 tra i membri del gruppo si crea tensione, dovuta in parte allo stress accumulato negli ultimi anni, in parte alla delusione per la censura di “Io e il presidente”, con il conseguente “flop” di vendite e, infine, ad una lite per futili motivi tra Papes e Sergio. I Giganti si sciolgono. Nel 1970 si ricompongono e per la Miura Record realizzano tre 45 giri, partecipando ancora ad un Disco Per l’Estate, un Festival di Sanremo e ad un Cantagiro. In quel periodo conoscono tre musicisti emergenti, quali Vince Tempera, Ares Tavolazzi e Ellade Bandini e con loro, insieme ad un quartetto d’archi, riprendono a fare concerti. Nel 1971 conoscono Gianni Sassi, futuro fondatore della Cramps (Franco Battiato, Area, Eugenio Finardi, Claudio Rocchi, Alberto Camerini, ecc.), che curerà l’immagine di “Terra in bocca”, un concept album, altra loro composizione in collaborazione con De Rossi; è tra i primi “progressive” italiani ed è registrato per la Ri-Fi Record. Il lavoro tratta di mafia ed è ispirato ad un fatto di cronaca del 1936, ma viene supercensurato dalla Rai, rimanendo, pertanto, sconosciuto al grande pubblico (oggi è ricercatissimo dai collezionisti). Decisamente avviliti perché viene loro interrotta questa nuova strada, registrano un ultimo 45 giri (“Sono nel sogno verde di un vegetale”) e si perdono di vista. Nel ’98, dopo 26 anni di assenza dalle scene, Papes e Checco vengono invitati ad alcune importanti trasmissioni televisive e loro, si può dire “per gioco”, accettano di parteciparvi. La risposta del pubblico è entusiasmante, così decidono di tornare a calcare le scene, prima in duo e poi con l’apporto di un gruppo. Oggi i Giganti, capitanati da Enrico Maria Papes e tornati ad essere un gruppo vocale/strumentale, nei concerti, oltre ad eseguire i loro brani più famosi, dedicano spazi ai grandi cantautori italiani (De Andrè, Guccini, ecc.) e al Rock degli anni ’70 (Santana, Deep Purple, ecc.).Alla batteria ora c'è il figlio di Papes,Alli Papes.OGGI..

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