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About Me

www.lacompagniadeicolori.it
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UN PO' DI ME:
Attore autore e regista, Riccardo Serventi Longhi esordisce nel cinema a diciotto anni con Carlo Vanzina, lavorando in seguito con Mario Monicelli, Claudio Fragasso e Sergio Stivaletti. Per la televisione partecipa alle serie: FANTAGHIRO'4 (di Lamberto Bava),LA SQUADRA, UN POSTO AL SOLE, INCANTESIMO,SOTTOCASA, CARABINIERI e RIS. Da sempre appassionato di teatro, recita in numerosi spettacoli formando nel 2002 “La Compagnia dei colori”, di cui è regista e interprete. Per il 2009 ha in uscita i film “Aranea” di Paolo Bertola e “Come una crisalide” di Luigi Pastore.
TEATRO
ASSEMBLEA CONDOMINIALE di Gerard Darier,regia e ruolo protagonista, con il quale chiude la PRIMA BIENNALE DEMOCRAZIA a Torino nell'Aprile del 2009;TWIXT di Clive Exton regia e ruolo protagonista; Oh adorabili tenere creature e Le serve (di J. Genet) regia di F. Piol; In coscienza regia F.Arcuri; A.A.A. Musical offresi di A. Marignoli e T. Barrecchia; Architettura di un’anima di S. Viglino; E il cuore disse alla mente di A. Ronchetti; Dirige il laboratorio teatrale “La Compagnia dei Colori” con cui realizza: Dietro la porta (scritto e diretto), Anime in corso (scritto e diretto), Controsenso (regia), liberamente tratto da Peter Handke, Giallo Natale (scritto e diretto). Organizza e dirige ALTAVOCE laboratorio di lettura espressiva. Dirige il laboratorio teatrale per i detenuti della 3a Casa Circondariale di Rebibbia
CINEMA
Come una crisalide regia di L.Pastore (2009); “Aranea” regia P. Bertola (2009); I tre volti del Terrore regia di S. Stivaletti; M.D.C. Maschera di Cera regia di S. Stivaletti; Palermo-Milano solo andata regia di C. Fragasso; Il popolo degli Uccelli regia di R. Cesareo; Con la voce del cuore regia di G. Santi; Laura non c’è regia di A. Bonifacio; Dicembre regia di A. Monda con A. Haber; Rossini Rossini regia di M. Monicelli; I miei primi 40 anni regia di C. Vanzina
TELEVISIONE
Distretto di polizia, Canale 5, RIS 5, Canale5; Carabinieri 6, Canale5; Sotto casa,RaiUno; Incantesimo 7, RaiDue; Un Posto al Sole, RaiTre; La Squadra, RaiTre; Il Bello delle Donne, Canale 5; Fantaghirò 4, Canale5; Avvocati, RaiDue; Questa casa non è un albergo, Rete4; College, ItaliaUno
RADIO
Speaker per Radio M100 Roma; Speaker per RAz RADIOALZOZERO (web radio)
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Di seguito alcune righe tratte dall'intervista fatta da Alex Cunsolo e pubblicata sul sito del "Maestro" degli effetti speciali, Sergio Stivaletti www.sergiostivaletti.comAlex:) Caro Riccardo, leggendo il tuo curriculum artistico e professionale, emerge una tua grande capacità nel saper affrontare diverse esperienze professionali che vanno dal Teatro al Cinema alla Televisione e vedo persino in Radio. Ma come Attore, tra il palcoscenico, la televisione, il set cinematografico e la Radio,in quale di questi mondi ti trovi più a tuo agio?Io:) Bella domanda…beh...cosa preferisco…Vediamo…La bellezza delle storie raccontate per immagini nel sogno del cinema? Quell’atmosfera che cala sul set all’urlo: Silenzio!....Motore! Partito! Il rumore tipico del ciack, che chi ama e vive il cinema riconoscerebbe tra mille. L’ordine del regista “E….azione!” Quello “Stop!!Buona!!” al termine di una scena dove tu non sai mai se quell’aggettivo il regista lo usa perché gli è piaciuto veramente ciò che ha visto o perché è il meno peggio che si poteva fare, ma non c’è più tempo, e tu rimani nel dubbio. E questo rimarrà un mistero fino al giorno della prima, dove sei talmente emozionato che non capisci nemmeno se è veramente tuo quel faccione sullo schermo,o di qualcuno che in fondo ti somiglia parecchio… O…l’immediatezza della comunicazione televisiva? Quella che ti fa entrare in casa della gente in un attimo, e che il giorno dopo ti riconosce per strada…La notorietà che può regalarti di conseguenza, e i successivi impegni che speri ne possano derivare… La gratificazione che trovi in tutto questo, l’ approvazione della tua immagine, gli ottimi guadagni (fasi, queste ultime due, sempre falsamente omesse da molti colleghi che parlano solo di “magnifica esperienza artistica”). O l’emozione che si prova in quella manciata di secondi che precedono l’entrata in scena, sul palco, dietro le quinte….Mamma mia!! E’ qualcosa di indescrivibile…l’adrenalina..il battito cardiaco che fino a dieci minuti prima era normalissimo, ora ti toglie il fiato. Il cuore sembra far muovere il costume di scena da quanto palpita! Oddio, si vedrà ?!?! E la saliva che non c’è più proprio quando devi dire la prima battuta, la lingua che non si muove…E poi… la magia! Piano piano tutto si scioglie e diventa morbido e avvolgente…il pubblico che comunica la sua presenza, la sua partecipazione…Eppure…non sei solo tu a parlare?! L’energia che arriva violenta e esigente dal lato aperto del palcoscenico. Quella quarta parete che c’è? O non c’è ? Ed ogni sera dire una parola in modo..non so se diverso, ma…più vero, ecco si, forse è il termine appropriato. E lo senti che è più vero di ieri, e vorresti ripeterlo, da quanto ci credi, ma non si può…proprio perché nella sua finzione, è tutto “vero” e bisogna andare avanti. Non si può “rifare” in teatro…in teatro è per forza “buona la prima” non si ripete. In teatro si fa e basta. Per stasera è andata! Domani? Mesi di lavoro, dietro un ora e mezza di risultato. E poi c’è la radio…solo con la voce trasmettere emozioni. Solo con le parole, comunicare storie, stati d’animo, idee… Solo con la voce, senza occhi azzurri, o verdi, senza tette o muscoli capelli o mode di nessun genere. Se hai qualcosa da dire si sente, sennò..si sente quello che (non) c’è.Come fare a dirti cosa preferisco… ho preferito in ognuno di questi “campi” un’esperienza in particolare magari, questo si, ma non saprei fare una scelta esatta fra i vari “mondi” della stessa galassia…Alex:)Vedo che dirigi il laboratorio teatrale la Compagnia dei Colori Parlaci un po di questa tua esperienzaIo:) La Compagnia dei Colori è… La Compagnia dei Colori. Un gruppo aperto di anime in corso. Alcuni anni fa ho iniziato un nuovo e affascinante viaggio, quello del laboratorio teatrale. Un viaggio alla scoperta di ciò che impari nell’insegnare. Insegnare… insomma…è una parola un po’ forte. Diciamo, trasmettere ciò che conosci, stimolando, in chi lo desidera, l’inizio di un cammino. Perché solo di questo posso parlare, più che di “insegnamento”. Non credo che l’arte si possa insegnare… Forse si possono imparare alcune tecniche di affinamento, ma…. Qualcuno ha forse insegnato a Wolfgang Amadeus a diventare Mozart? Chi ha detto a Leonardo come e dove intingere il pennello per dare quel fascino misterioso e cangiante alla sua Monna Lisa… qualcuno ha la formula dello sguardo di Marcello Mastroianni? Ma forse si può aiutare a tirare fuori quello che c’è già dentro. Da “in-potenza a in-atto” Questo si… Ed è molto! Ma poi… lavoro, impegno, passione e caparbietà! Questo soltanto ti porta avanti. Gestire, dirigere un laboratorio ti insegna ad ascoltare le idee di tutti. E a scoprire che tutto serve e tutto ha una ragione, anche se lì per lì non ti sembra. In questi anni ho incontrato la regia teatrale, (nel dirigere gli altri ho scoperto come e dove dirigermi) e tutte ciò che serve per metter in scena uno spettacolo. Non solo nella fase artistico-creativa (testo, recitazione, movimenti,scene, costumi,) e tecnica(luci-fonica-audio) ma anche in quella organizzativa. La “commercializzazione” del prodotto. Perché se fai uno spettacolo meraviglioso ma nessuno paga per vederlo… prova a mangiare applausi e a pagare le spese con i “Bravo! Bellissimo!” E così, in anni di lavoro si è formata (è una conseguenza) una Associazione Culturale, attraverso la quale oltre ai laboratori svolti, ho messo in scena alcuni spettacoli da me scritti (e non) e diretti. Lo scorso anno, con Twixt, di Clive Exton ho coronato il tutto affrontando anche il passo della Produzione.

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Posted by on Sun, 01 Jan 2006 00:00:00 GMT