Nacqui in un bel paese dell' estagli inizi di luglioda madre sempre presente ed affettuosae da un padre inesistente ma pittore.C'era nel cielo un grosso mantello neroe passi marziali popolavano la città .Era bello vedere mia nonna impettitae fiera rifiutare quel neroed ogni ordine che non fosse dettatodalla sua coscienza libera.Vissi con questa visione, cheoggi è qui nella realtà concreta di ogni giorno,per guidarmi e consigliarmie quando lei sorride per la mia coerenza, godo.Sono una ribelle!Mi ribello alla schiavitù, all’ingiustizia,ipocrisia e cattiveria.Ho tanti difetti ma il pregiodi essere costante e coerente con i sentimenti.Per questo o forse per amoreho dato sempre tutta me stessaper vedere finalmente l’Uomolibero come un Gabbiano.Il colore rosso... una costante nella mia vita, il senso ed il desiderio, la passione...
il sangue e il suo scorrermi dentro... la carnalità e l'eccitazione... io sono il rosso...
Tu sei la mia morte, mi togli ossigeno per poter essere tu a respirare, mi togli gesti per poter essere tu a muoverti, mi tormenti la mente così che io resti persa e succube, mi tappi gli occhi perchè non possano guardare al di fuori di te, mi sevizi il corpo perchè resti lì inerme per tutto il tempo del tuo ritorno. Ti amo, e ho lasciato che la tua anima prendesse di me tutto cio' che voleva. Cosi' è stato mentre tu ripanevi li' a guardare. Come si puo' amarti così tanto?La mia anima prosciugata amore mio, morta, senza avere piu' niente da dare. Piango per quelle anime a cui toglierai alito dopo di me, io non ho piu' niente per te. Come si puo' amarti così tanto?
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