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Sono nato a Roma il 15 febbraio 1974, quindi condannato dalla nascita all’ “acquarismo†Per “acquarismo†intendo la condizione legata al mio segno zodiacale, condizione che in cambio di pochi, piccoli privilegi, offre un continuo senso d’ astrazione. Intendiamoci, si può fare di tutto, si può vivere tutto, ma con una parte di sé sempre altrove. È proprio quest’altrove che poi regola l’umore, fa il bello e il cattivo tempo e spesso ti spinge tra le braccia di un equivoco: ti credono un lunatico… …e tu sei solo un acquario. Posso affermare di non credere all’astrologia, ma non posso nascondere di subirne il fascino. Mio padre è un commerciante, mestiere che porta al viaggio e il viaggio porta all’assenza. Mia madre, prima madre/insegnante, poi solo madre. Full time. Ho una sorella più grande e fratello più piccolo, col tempo però le cose sono cambiate; ora abbiamo tutti e tre la stessa età . Nei primi anni di scuola ho frequentato un istituto religioso ed anche in seguito non mi sono fatto mancare niente: promozioni a pieni voti, bocciature, illusioni, gioie, dolori, studi da geometra, amici, amori, cattive compagnie, vizi, mal di gola, biciclette, passaggi, forme d’attesa, tempo perso, ali, catene, fumo, motori, bicchieri, ricerca, smarrimento, freddo, strade, noia, futuro, nuvole, passato, lacrime, luna, pioggia, coraggio, cerotti, carta, penna, vigliaccheria, divisa, libertà , andata, ritorno, vento e musica. La musica…l’acqua miracolosa dove bagnarsi per non lasciarsi asciugare dalla vita, per non rischiare la disidratazione dell’anima. Da ascoltatore mi sono trasformato in chi ha la pretesa di aver qualcosa da fare ascoltare, molto lentamente, passando dai primi approcci con lo strumento agli anni del piano-bar, dagli autori/maestri alle mie prime intuizioni. O invenzioni ? Si, invenzioni. Perché prima di scriverla, una canzone va necessariamente inventata . Luca.