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Mimmo La Mantia

About Me

"Queste sono le testimonianze "vere" dell'artista e di come il sogno e il silenzio delle pause tra una nota e l'altra si fondono ad ogni istante della musica. Esse stesse appartengono in un tutt'uno con la carnalità espressiva del fantasioso chitarrista, ora mobile verso una sicilianità arcaica e sommessa, ora bagnata dai ricordi della memoria, infine ancora svelatamente inafferrabile a certe soluzioni moderne, nel momento in cui l'uso parsimonioso dell'elettronica (mai abusata, mai forzata, ma sempre tenuta sotto debito controllo), espleta la sua funzione di ricamo, arricchendo lo spirito cospicuo di quelle "visioni"
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NOTE BIOGRAFICHE:
Quali sono i segnali più individuabili, le caratteristiche più eclatanti, le dimensioni più usuali nelle quali si configura un musicista tanto da definirlo "completo" ? Caratteristiche quantomai difficili e rare da riscontrare, soprattutto nella ristretta area artistico-musicale del nostro Sud che, in quanto a questo, sta però regalando ultimamente una cospicua ed interessante scuola di musicisti che hanno scalato faticosamente tutti i momenti più difficili, le tappe meno piane - anzi spigolose - della cosiddetta gavetta.
MIMMO LA MANTIA - chi lo segue da anni ne è a conoscenza - non si è sottratto a questa impervia scalata che lo ha condotto infine ai vertici della musica (quella veramente "suonata"), nella capitale siciliana, e non solo. Nato a Palermo nel 1957, giovanissimo, La Mantia studia chitarra classica sotto la guida di Josè Thomas. Subito dopo concretizza il suo lavoro di allievo con Ralph Towner, l'indimenticabile leader degli Oregon, con il quale approfondisce i complessi linguaggi della composizione e dell'improvvisazione.
Nel 1970, il chitarrista siciliano è già pronto per esibirsi in un suo primo importante concerto in duo con Franco Morreale. L'anno dopo appare in RAI nel programma Musica e Incontri riscuotendo numerosi consensi e attestati di stima.
Ma sarà il 1983 l'anno in cui La Mantia accompagnerà per lungo tempo, fino alla sua tragica scomparsa, la grande cantautrice folk Rosa Balistreri, con la quale suonerà in diversi contesti televisivi e in importanti manifestazioni culturali.
Contemporaneamente il chitarrista sarà nuovamente davanti alle telecamere della tv di stato nel 1984 e l'anno seguente, all'interno della trasmissione Blitz condotta da Gianni Minà, nonchè per la trasmissione Concerto d'Europa.
Nel 1986 La Mantia realizza come compositore, le musiche per il lavoro teatrale Aspettando Palermo e, nello stesso anno, suona nelle fila dell'Orchestra Jazz Siciliana del Brass Group diretta dal grande compositore Gil Evans.
Nel 1990 il chitarrista sarà invece diretto da Carla Bley, nel corso di diversi concerti palermitani tenuti dalla compositrice californiana, la quale per l'occasione guiderà l'Orchestra Jazz Siciliana, nelle cui fila compaiono anche Steve Swollow e Gary Valente.
Nel 1994 il chitarrista insieme al collega chitarrista e violinista Tobia Vaccaro, con il quale alla fine degli anni Settanta aveva formato diverse band di etno-jazz, porta a termine la composizione delle musiche per il lavoro teatrale Polvere.
Mimmo La Mantia dal 1994 è docente di chitarra classica presso la Scuola Popolare di Musica sorta in seno al Brass Group - Città di Palermo.
Gli anni successivi sono segnati da un intensa attività concertistica,durante la quale partecipa al festival di Fado a Perugia,negli anni di "Perugia Jazz". Incide inoltre due dischi: "For Joseph"e"Tango"(col quartetto Palermo). Attualmente lavora ad un nuovo progetto per chitarra e orchestra, "Suite Ciammara", con arrangiamenti di Mario Modestino,noto compositore palermitano.

My Interests

Music:

Member Since: 12/14/2007
Band Website: www.mimmolamantia.it
Influences: John Mc Laughlin, Ralph Towner, Pat Metheny, John Coltrane, James Taylor, Bach, Beatles, John Lennon, Wes Montgomery, Baden Powell ecc.
Sounds Like: Mimmo La Mantia
Record Label: Indie
Type of Label: Indie

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