Compositore e pianista di Pordenone, classe ’76, avvocato penalista, ha formato il suo stile musicale attraverso l’esperienza maturata sin da giovanissimo nella musica per il cinema, per il teatro e per la pubblicità lavorando a più di 50 produzioni, collaborando, in particolare con le più prestigiose cineteche e partecipando con colonne sonore di sua composizione ai principali Festival e rassegne internazionali.
Annoverato dalla critica come la nuova rivelazione della musica strumentale italiana, considerato un innovatore, Tabù (Odd. Times/Egea Distribution) è il suo secondo album da leader, e segue il successo del primo album Dispari (Rai Trade/C.N.I.). Entrambi gli album appena pubblicati sono schizzati al primo posto nella classifica degli album jazz di iTunes.
Tabù è un lavoro nel quale Remo ha esplorato, attraverso una riflessione in musica sulle trasgressioni contemporanee, nuovi linguaggi musicali con particolare attenzione ai ritmi, alle danze, alla ballabilità , ad una ricerca melodica di rara bellezza, focalizzando e selezionando, come in un misterioso puzzle, i tasselli di uno straordinario concept album.
Tabù è anche un straordinario spettacolo live nato dopo il clamoroso successo dell’anteprima al 64ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Per la prima volta durante un concerto musicale le immagini in bianco e nero del cinema muto diventano colonna visiva del concerto, ribaltando totalmente il consueto rapporto tra la musica e le immagini.
Leggi tutta la bio nel sito ufficiale: www.remoanzovino.it
"… un musicista italiano straordinario che ha la magia di Ennio Morricone e Nino Rota, mi intriga il suo modo di intendere la musica"
Alessio Bertallot, Radio Deejay


“Il più bell’omaggio musicale mai scritto per il cinema muto e per Louise Brooks lo ha fatto il musicista Remo Anzovino con il brano “Impairâ€, dal suo album Dispariâ€â€¨Vincenzo Mollica, Tg1

“… una musica senza parole che parla meglio di qualunque discorso con la forza di un linguaggio internazionaleâ€â€¨Daniela Bisogni, Tg2


“…. la nuova rivelazione della musica strumentale italianaâ€â€¨Gino Castaldo, La Repubblica


"…non si pone limiti: è capace di mettere in musica qualsiasi fotogramma". 
Sandra Cesarale, Corriere della Sera

“… e poi dicono che non c’è la qualità . Ma andatela a cercare la qualità . Remo Anzovino è un fenomenoâ€. Maurizio Costanzo, MCS