Nasce dall’esigenza di capire.
Linguaggi, figure, personaggi.
Mondi nuovi da un repertorio antico.
L’universo di Ruzante: una passeggiata tra piazze e campagne pavane.
L’analisi e lo studio del linguaggio di Angelo Beolco suggeriscono alla comprensione di espressioni e di modi che nel nostro presente riecheggiano della lontana provincia. Un tuffo in un passato che non è solo storia scritta ma anche vita vissuta. Esistenze costruite con arte da un autore che da più di cinquecento anni si dimostra sempre attuale. Dei testi di Ruzzante riprendono vita dei personaggi estremamente umani che nemmeno l’arcaicità della lingua pavana con cui si esprimono riesce a nascondere; i tratti e le caratteristiche della loro natura vengono alla luce con spontanea prepotenza, anticipando o confermando il testo. Per la sua particolare conoscenza del testo oltre che per le sue importanti esperienze artistiche Melchiorre Gobbi è l’attore che sa garantire allo spettacolo di mantenersi tutto integro nel lessico e vivace nella performance. Con l’attore e i monologhi dei personaggi che inscena sono on stage anche alcuni strumenti musicali, mezzi mediante i quali quattro musicisti suggeriscono percorsi sonori e musicali a commento della rappresentazione teatrale. Suonare l’azione significa prima la comprensione dell’azione stessa, per questo l’accompagnamento musicale può risultare esplicativo. Strumenti prevalentemente acustici. Violino e chitarra acustica Stefano Pivato. Chitarra acustica e cajon Massimo Ferin. Tromba e percussioni Leonardo Ardillica. Percussioni Luca Martello. Da molteplici esperienze, anche molto distanti tra loro, in questo lavoro i quattro musicisti si incontrano per dar vita sul palco a dei momenti musicali in accordo con la scena.
Invadenti e sicuri reclamano il loro posto anche due personaggi della Commedia dell’Arte. Contemporanei e parenti stretti dei quattro personaggi ‘beolchi’, Pantalon De’ Pantaloni e Zanni agevolano la scena al villano, a Menato, a Ruzante e al soldato bergamasco Tonin, il quartetto di villani inventati appunto dal Ruzante. L’evoluzione del dialetto veneto traspare nelle diverse parlate e con i due personaggi a canovaccio giunge ad una delle forme attuali della lingua veneta.
Lo spettacolo della durata di circa 90 minuti e si prefigge l’intento di contribuire al mantenimento e alla riscoperta dei linguaggi reali troppo spesso e con troppa facilità considerati minori.
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Member Since: 05/12/2007
Band Members: MELCHIORRE GOBBI: attore