Un giorno disperato si forma a Palermo intorno a Pietro Palazzo, artista polivalente, pittore, poeta e musicista, già membro fondatore e voce nello storico progetto sperimentale Airfish . Dopo una prima breve esperienza a cavallo tra il 1995 e il 1996 Un giorno disperato riprende la sua avventura nella seconda metà del 1997 affiancando al leader (chitarrista e cantante, compositore di tutti i brani e le liriche) una solida sezione ritmica composta dal bassista Fabrizio Vittorietti (allora in forza in Shulevel e Kali Yuga) e dal batterista Alessandro Guccione (già in Stoned Frog). Tra le molteplici ispirazioni per un approccio pop moderno la più marcata è l’influenza dei Blonde Redhead di "La mia vita violenta" che si evince nel contrasto tra una ritmica puntuale di base e una chitarra acida e duttile su cui spicca la voce ricercatamente acerba e le liriche surreali personalissime e dalla metrica variabile.
Ottenuta una buona risposta dal pubblico in occasione delle prime esibizioni dal vivo (che attirano in egual misura una folta utenza adolescenziale e una frangia di estimatori più esperti ed esigenti) nel luglio del 1998 Un giorno disperato registra i brani che ritiene la sublimazione di questo primo periodo e per i quali si progetta la pubblicazione in un album full length dal titolo "L'ultima spiaggia". Il disco tuttavia non vedrà la luce (nonostante il tentativo di coinvolgere l’etichetta indipendente pisana Wide Records) e la band continua la sua attività compositiva e concertistica partecipando alle selezioni per Arezzo Wave e ad altri festival in giro per la Sicilia e provando nuove soluzioni con l’inserimento di una seconda chitarra di supporto nei live. Ma alle soglie del 2000, per divergenze di interessi e altre motivazioni personali, Un giorno disperato subisce uno stop e la conseguente dispersione dei membri. Il leader Pietro Palazzo si trasferisce momentaneamente fuori dalla Sicilia e prosegue nell’affinare la sua sensibilità artistica, mentre Vittorietti e Guccione si ritrovano ancora insieme per formare la sezione ritmica in alcuni progetti musicali di pregio (tra cui Mari X e Bastardsinlove).
Nel 2007, ritornato Palazzo, si scopre la voglia di ricominciare e Un giorno disperato riprende la sua attività con l’ausilio alla seconda chitarra di Marco Monterosso, già con Vittorietti in Shulevel e collaboratore anche di Airfish e di numerosi altri progetti musicali nonché tecnico del suono della band nella recording session per "L'ultima spiaggia" ed in altre occasioni.
Con questa rinnovata line-up la band è tornata sulle scene forte anche della pubblicazione per l’etichetta palermitana XeroX Music della raccolta antologica "Domani è festa" e della partecipazione alla compilation "Rocket Pa – Sound Connection" con il brano "Vivo dentro un igloo".
