About Me
Layout by CoolChaser Background from flickr userJoshua B, ovvero Giosuè Bernardo, nasce il 7 febbraio del 1976. Sin
da piccolissimo manifesta la sua passione per la musica, che si rivelerà con
gli anni un vero e proprio talento innato. Le sua prime esperienze musicali lo
portano a contatto con il folclore della festa patronale del posto in cui vive,
nonchè con le piccole realtà musicali che una cittadina di provincia è in grado
di offrire. Dopo alcuni anni di studio durante la fase adolescenziale, continua
a dedicarsi alla musica da autodidatta, perchè la musica è un'arte innata ed
in quanto tale non può essere insegnata (ndr). Durante gli anni della sua
crescita musicale, sono tanti gli strumenti ai quali si accosta, pianoforte,
chitarra, batteria, e diversi strumenti a fiato, ma sarà il fascino del sassofono
a catturare più di tutti la sua curiosità , ed a tale strumento dedicherà tutto il
suo tempo, in particolare al sax soprano, per lui massima espressione
musicale ed artistica. Artista estremamente versatile, le sue esperienze
musicali dal punto di vista lavorativo sono variegate e molteplici, dal piano
bar ad esperienze di gruppo o meglio ad esperimenti di gruppo, che lo
porteranno ad approdare negli Stati Uniti dove avverrà tra l'altro l'incontro
col contrabbassista Keith Mholer e la vocalist Amy Banks, il tutto affiancato
dal parallelo lavoro di arrangiatore, compositore e tecnico del suono al quale
si dedica costantemente. In età matura, dopo ormai anni di ascolto ed
esperimenti, decide di dedicarsi al jazz, in particolare allo smooth jazz, e di
studiarne in maniera dettagliata le più sofisticate sfaccettature.
Si laurea infatti al Conservatorio Martucci di Salerno, sotto la guida del maestro Sandro Deidda, con 110/110, in musiche jazz improvvisate extracolte dei nostri tempi.
Ha inoltre frequentato due seminari di perfezionamento tenuti rispettivamente da Jerry Bergonzi e Eric Marienthal, esponenti di spicco della scena jazz americana.
Charlie Parker,
John Coltraine, Michael Brecker, sono i tre sassofonisti da lui maggiormente
ascoltati, ma la sua opinione è che non bisogna mai cadere nell'errore di
tentare di imitarli, piuttosto semplicemente ritenerli uno stimolo per creare
qualcosa di personale. Persona estremamente sensibile ed allo stesso tempo
timida, affida quasi sempre alle note del suo sassofono il compito di
esprimere i suoi stati d'animo più segreti, riuscendo a far affiorare, allo
stesso tempo, quelli di chi lo ascolta. Ha un sogno nel cassetto da realizzare.