Claudio Fiocchi, con l'amico Giuseppe Brandolini, produsse un album (dal titolo "Oliva Gessi", che è il nome di un piccolo paese della provincia di Pavia) in cui le canzoni, pur mediando con i nuovi stili musicali, mantenevano la semplicità delle "storie cantate" che venivano narrate nelle piazze e nelle vie dei paesi delle nostre colline. Nel 2005 , in occasione di un concerto commemorativo tenuto a Stradella, Brandolini (autore anche di numerosi successi di Pierangelo Bertoli) sotto la suggestione della serata, raccolse attorno a sé alcuni musicisti per formare un eterogeneo "gruppo di studio" allo scopo di realizzare un progetto musicale che ripartisse da dove Fiocchi si era fermato e sviluppare e arrangiare tutta una serie di canzoni inedite, alcune delle quali rimaste in un cassetto per quasi trent'anni. Si formarono così i Fiocchi d'Oliva, gruppo trasversale, composto da musicisti provenienti da diverse ed eterogenee esperienze.
Il concetto di gruppo trasversale non è certo una novità ; casomai lo è la definizione e l’assunzione a modello.
Negli anni ’60 questo tipo di formazione veniva chiamata un po’ pomposamente “supergruppoâ€, anche perché in genere, quello che attirava l’attenzione era il fatto che i componenti fossero tutte delle “star†del rockâ€.
In buona sostanza un gruppo “trasversale†è formato da una serie di musicisti che, deviando dal proprio progetto musicale (e spesso anche dal genere musicale di appartenenza) sperimentano un nuovo terreno comune in cui far confluire le proprie esperienze che, unite a quelle degli altri, danno origine ad un nuovo “meltin’ potâ€, privo di vincoli o confini, che permetta nuovi (o comunque diversi) modi espressivi.