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THE DARK SIDE OF THE ROOM
By Michele Monina
Thirty years have nearly gone by since a far-seeing Freak Antoni
used to declare that in Italy "There's nothing rewarding in being intelligent".
While listening to the ten tracks of Nina's opera prima,
and envisaging how it is going to clash with suspicions and snobbisms
so common to our discographers, it came to my mind that
"The Skiantos were definitely right, nothing has changed".
One point stands clear indeed: such a personal and emotionally rich project
would not have come to light without the strong will of The Black Mill's
two absolute creators. Nina Ricci, the author and executive producer,
and Max Zanotti, Deasonika’s leader, appearing here as art producer,
co-author of all the tracks except the cover song "Sign o' the Times",
and incidental vocalist, as in "Damn U".
Nina is one of the most gifted vocalists in Italy and Europe,
presenting a very respectable background. She has, and still does, shared
the stage with cult names, with a repertoire ranging from jazz to dark-rock,
via the milestone bristolian trip-hop leg. After many years serving
other artists and repertoires, she and Max meet, and Nina turns towards
a much more personal dimension. These ten songs show how sometimes
it is enough that two lives cross each other, to cast light onto songs
which were only waiting for someone to jot them down.
They present peculiar traits, the same that make a woman barely made out
in the crowd become unforgettable. Partially songwriter, with apparent
dark influences Tricky-style, partially displaying a theatrical feature,
Nina’s lyrics are committed and demand commitment, highlighting
a feminist culture and a vision of life which, despite the darkness,
still allows eyes of bright light to leak in. It is not by sheer chance that
the only song the duo did not write is the cover of Prince's "Sign o'the Times",
twenty years old now, a song dealing with apocalyptic issues such as
the sensual flair of the genius from Minneapolis.
Keeping the charm of this CD, written in English to pay a tribute
to Nina’s inspirations, still unveiled, I can affirm that meeting
Nina Ricci’s voice and pen does not leave indifferent.
More, you are left with deep marks; wounds that once healed leave you
scars, memories of an important, mature, unique meeting.
Listening to The Black Mill is like being inside a delirious dream,
in the David Lynch’s Blue Velvet bar, with a lascivious Isabella Rossellini
standing before the sick Dennis Hopper, together with the Twin Peaks' dwarf
who, concealed behind a red velvet drape, talks to us in an ancient and mysterious language.
Exciting.

THE DARK SIDE OF THE ROOM
Di Michele Monina
Sono passati quasi trent'anni da quando un illuminato Freak
Antoni dichiarava "Non c'é gusto in Italia ad essere intelligenti".
Ascoltando le dieci tracce di Nina, e pensando a come,
con ogni probabilità, questo progetto sarà destinato ad abbattere
diffidenze e snoberie tipiche della discografia autoctona,
vien voglia di dire: "Avevano ragione gli Skiantos, nulla é cambiato".
Perché una cosa balza subito agli occhi, un progetto tanto personale
e carico emotivamente difficilmente sarebbe venuto alla luce
se non lo avessero fortissimamente voluto le due persone
che di The Blackmill sono artefici assoluti. Nina Ricci,
che del progetto é titolare e produttrice esecutiva, e Max Zanotti,
leader dei Deasonika, qui in veste di produttore artistico,
co-autore di tutti i brani ad eccezione della cover "Sign o’ the times",
e saltuario vocalist, come nel caso di "Damn U".
Nina é una vocalist tra le più dotate in circolazione in Italia e in Europa,
con un curriculum di tutto rispetto che l'ha vista, e la vede tutt'ora,
esibirsi a fianco di nomi di culto, con un repertorio che varia dal jazz
al dark-rock, passando, tappa per lei fondamentale, per il trip-hop
di bristoliana matrice. Dopo anni di carriera al servizio di altri artisti
e repertori, l'incontro con Max spinge Nina verso una propria
dimensione personale, e le dieci tracce qui presenti dimostrano
che a volte é necessario un semplice incrociarsi di vite per tirare fuori
da chissà quale anfratto brani che aspettavano solo di essere scritti.
Le canzoni di questo album hanno i tratti marcati di una donna che,
nel bene o nel male, non passa inosservata.
In bilico tra canzone d'autore, con evidenti influenze dark alla Tricky,
e uno spiccato senso teatrale, Nina affronta nei suoi testi tematiche
impegnate e impegnative, evidenziando una cultura vicina
al femminismo e una visione del mondo che non fatico
a definire "oscura", trafitta da occhi di luce.
Non é infatti un caso che l'unico brano non composto
dall'inedito duo é la cover della princiana "Sign o' the times",
risalente ormai a 20 anni fa, nella quale si affrontano temi apocalittici
con la lievità sensuale del genio di Minneapolis.
Senza voler svelare troppo l’incanto di questo album, cantato in inglese
per coerenza verso le influenze formative di Nina, e anche per questo dotato
di ottime chance oltreconfine, posso dire che l'incontro con la voce
e la penna di Nina Ricci é di quelli che difficilmente lasciano indifferenti.
Di più, é di quelli che lasciano segni profondi, ferite che una volta
guarite si trasformeranno in cicatrici, memorie di un ascolto importante,
maturo, unico.
Ascoltare The Blackmill é un pò come trovarsi dentro
un sogno delirante, nel locale del Velluto Blu di David Linch,
in cui si esibiva una lasciva Isabella Rossellini al cospetto
del Dennis Hopper più malato,in compagnia del nano di Twin Peaks
che, nascosto dietro un drappo di velluto rosso, ci parla in una lingua
antica e sconosciuta. Conturbante.
"The Black Mill"
è disponibile su theblackmill" /

My Interests

Music:

Member Since: 11/21/2007
Band Website: facebook.com/group.php?gid=44632488209
Band Members:
Sounds Like:

"…it’s up to me to pierce the Tissue of
the endless Mysteries
to unveil the Net of the countless Spacetemporal
Connections
Conferring Light to Matter.
And eyes will be Voice
Colour
Movement
never-ending Drawing of the Hands
covering roads… inside around
Across Fire
Water
Land
Emptiness
Where Action Plays
And mirrors itself in the Echo of the Image..."

Nina

___________________________________________
"…occore ke io stessa squarci il tessuto dei
Misteri infiniti
sveli La Rete delle innumerevoli Connessioni
Spaziotemporali
Conferendo Luce alla Materia.
E occhi saranno Voce
Colore
Movimento
Disegno Eterno delle Mani
Che percorrono strade... dentro intorno
Attraverso Fuoco
Aria
Acqua
Terra
Vuoto
Dove Azione Suona
E si riflette nell'Eco dell'Immagine..."

Nina


Record Label: ConcertOne / Edel Italia
Type of Label: Indie

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THEBLACKMILL

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Posted by on Mon, 30 Mar 2009 19:09:00 GMT

NINA'S bio

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