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Maria Adele Pepe: una passione a colori che passa attraverso i pennelli
“Quando sento dentro qualcosa che arde devo scappare nel mio studio e dipingere. Sono quelli i momenti dai quali sono nati i quadri a cui sono più affezionata e sono quelli gli attimi che mi fanno esprimere al meglioâ€.
Queste le emozioni che Maria Adele Pepe, pittrice di San Nazzaro, ma adottata da San Giorgio del Sannio per via dei legami affettivi che la circondano, ha lasciato trapelare nel corso della nostra chiacchierata alla scoperta dei suoi colori e della sua arte.
Si definisce imprevedibile, la mamma e artista Maria Adele che dipinge sin da quando era fanciulla ma ci ha spiegato che solo da pochi anni “ha trovato la sua stabilità con la pitturaâ€. Dipinti dove tutto è indefinito, in cui non sono la linea o la matita a prevalere ma il colore. Il giallo, il viola, il blu, il verde e tutti quelli che in qualche modo emanano gioia, serenità e voglia di vivere. E’ con una tavolozza ripiena degli unici colori che serviranno per il dipinto che l’artista si esprime.
“Non amo averli tutti in ordine perché adoro la percezione dell’attimo e di quel momento particolare. Per questo motivo devo dipingere ogni volta che ne ho voglia e niente in quei momenti mi può trattenereâ€.
Una passione che si traduce in immagini che con un pizzico di fantasia trasportano in reali situazioni di vita quotidiana, o in sogni che risvegliano nell’anima di ciascuno particolari sensazioni. Ed è proprio di queste emozioni che Maria Adele parla quando si riferisce al suo pubblico, raccontando che “solo quando tutti coloro che guarderanno le mie opere riusciranno a trovare un po’ di se stessi, mi sentirò davvero completa come artistaâ€.
Per ora definisce il suo percorso pittorico “raggiunto, ma con tanto ancora da scoprireâ€. Ha cominciato con un ritrattista locale e proseguito gli studi con pittori sanniti, ma adesso si dedica alla conoscenza di sé e al confronto con altri artisti. Per questo motivo preferisce inserirsi sempre in mostre collettive e non personali, proprio per riuscire ad “avere un contatto con chi come me condivide certe esperienze, per imparare da chi è a un livello diverso dal mio, per saggiare un po’ di sana e sottile competizioneâ€.
Quando dallo scambio nascono amicizie, l’artista sannita dichiara di uscirne ancora più arricchita. E’ il caso del rapporto dapprima lavorativo poi divenuto più confidente con la poetessa e pittrice Maria Luisa Caputo, dalla quale dichiara di “aver ricevuto molti consigli e suggerimenti per la pittura e con la quale si è instaurato un quotidiano scambio di ideeâ€. Idee che poi si materializzano sulle sue tele o su tavole di legno, con acquerelli, gessetti o qualunque tipo di polvere colorata, attraverso volti, ritagli di vita quotidiana e soprattutto figure femminili.
“Animaâ€, è questo il nome di una delle realizzazioni tra le preferite di Adele. “La sento mia più che mai questa opera e non la venderei per nulla al mondo. E’ un quadro immediato ed esprime al meglio tutto di me e della mia arte. Ho provato a ricreare l’effetto del movimento realizzando un soggetto che vuole fuggire dal mondo che segue il suo corso, andando alla ricerca di qualcosa di più serenoâ€. Il tutto è reso da una pennellata libera e da colori che non definiscono ma lasciano spazio all’interpretazione misteriosa di ognuno.
La pittrice sannita concilia il suo spirito artistico con il ruolo di moglie e mamma di 3 ragazzi che da sempre l’hanno accompagnata e, per certi aspetti, completata nel suo percorso. “Sono i miei figli che danno i nomi ai quadri, raramente li nomino io. Non mi piace farlo, vorrei che lo facessero i miei osservatori ma mi rendo conto che c’è bisogno di un riferimentoâ€.
Nel corso della chiacchierata Maria Adele ha voluto sottolineare l’importanza di non usare il nero all’interno dei suoi dipinti. “Non lo utilizzo mai questo colore, e riconosco che mi capita di farlo solo nei momenti in cui sto soffrendo o sono colpita da lutti, come quello recente del collega e cognato Vittorio Lamanna. E’ lui che si è occupato dell’organizzazione di alcune mie mostre personali ed è a lui che mi sono ispirata per la creazione degli ultimi dipintiâ€.
Prima di concludere, la pittrice ha voluto offrire parole di incoraggiamento a quanti si affacciano a questo mondo consigliando di “osare il più possibile e di porre buone basi prima di cominciare qualunque tipo di percorso artistico. In fondo solo con il colore e i nostri pennelli possiamo trasmettere agli altri quanto di bello abbiamo dentroâ€.
Maria Adele Pepe è nata a Maracay (Venezuela) nel giugno del 1961 e si è trasferita in Italia da giovane. Negli ultimi anni ha esposto per attività culturali di varia entità in combinazione a performances musicali che hanno promosso con musica e pittura diverse aree geografiche del mondo. Nel corso di un’esposizione internazionale ha presentato la sua collezione di volti afro - americani. In occasione di una rappresentazione teatrale ha collaborato ideando una serie di personaggi fumettistici inseriti in una storia tratta da una canzone settecentesca napoletana.
Ha vinto il primo premio per un concorso d’arte estemporanea nel suo paese di residenza che vedeva come presidente di commissione Arcangelo Esposito.
Si è inoltre cimentata in altri campi, come può essere l’arte di strada, collezionando numerose presenze a manifestazioni di questo tipo a San Giorgio del Sannio e attivandosi in prima persona, divenendo socio-fondatrice dell’associazione culturale “Progetto Domaniâ€.
Nel febbraio scorso ha esposto i suoi lavori alle Scuderie Estensi di Tivoli. Sta lavorando per la programmazione di una mostra a Benevento.
- Rosaria De Bellis -
“PER UNA PITTURA TRA DUE MONDI, L’ASTRATTISMO E IL FIGURALE. SOGNATO CON L’ELEMENTO BASE D’UNA APERTURA ALLA VITAâ€.
- Arcangelo Esposito -
“FORME E LUCI SONO COME REINVENTATE, MENTRE LA FUGACIA D’OGNI TRATTO PARE SOTTOPORRE GLI AMBIENTI, RESI ABILMENTE EMOTIVI, AD UNA ARMONIOSA VIOLENZA CHE SFOCIA NELL’USO LIBERO DI COLORI NUOVI.â€
- Julian Iuliano -
Mostra alle "Scuderie Estensi" di Tivoli (RM)
-- dal 1 al 5 Febbraio 2009 --