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Programma di Storia dell’Arte Contemporanea

(Corso per il Triennio a.a. 2007-2008)

Eden. Alla ricerca del Paradiso perduto

In connessione con due antologiche importanti, attualmente aperte a Roma (Paul Gauguin al Vittoriano – Mark Rothko a Palazzo delle Esposizioni) i temi di questo corso di storia dell’arte contemporanea, di cui le due mostre romane rappresentano il nucleo essenziale, ruotano attorno all’idea che ci sia, da qualche parte, magari solo in una zona della mente, un luogo perfetto che abbiamo perduto e verso il quale ancora (inutilmente, chissà…) tendiamo. E’ il fondamento di parecchi miti e delle religioni. Ma è stata anche l’ossessione di molti artisti contemporanei: benché solo per un breve attimo, alcuni di essi hanno aperto una finestra su quel mondo irrecuperabile. Nel Paradiso, una volta cacciati, non si rientra più? Questo non impedisce che il Paradiso (tutti ne portiamo uno dentro) torni in noi, generando nostalgie, attese, rimpianti, visioni, allucinazioni, prefigurazioni… Le linee di questa specie di fascinazione chiamano all’appello, per esempio, artisti come Kaspar David Fiedrich (Dio è nella natura contemplata), Hans Von Marées (anche, soprattutto, con i suoi affreschi napoletani alla Stazione Zoologica), Lawrence Alma Tadema (ora in mostra al Museo Archeologico) e poi Paul Cézanne (la sua pittura è la natura in paradiso, scrive Philippe Sollers) e poi naturalmente Paul Gauguin con il suo viaggio verso un Altrove puro ed estremo. Seguono Franz Marc e Marc Chagall, Henry Matisse e Emil Nolde, Mark Rothko ovviamente, David Hockney (il suo Eden è gay e californiano), Yves Klein e Richard Long. Oppure: Alighiero Boetti, Enzo Cucchi, Nicola De Maria, Mimmo Paladino, Alex Katz, Anish Kapoor, Carlo Bertocci, David LaChapelle, Kiki Smith… Per dire.

La parte generale della formazione è necessariamente legata allo studio di un manuale: occorre conoscere i lineamenti e i principali protagonisti dell’Arte Moderna e Contemporanea, dal Neoclassicismo ai giorni nostri. Gli allievi devono dimostrare di saper distinguere e “leggere” gli stili dei singoli artisti e movimenti. In sede di esame gli allievi del III e del IV anno devono inoltre presentare altro materiale bibliografico a scelta (romanzi, cataloghi di mostre, testi di carattere generale, monografie su singoli artisti, numeri di riviste specializzate, proprie ricerche etc.) che indichi un approfondimento, anche creativo e personale, della preparazione. Tutti gli allievi dovranno presentarsi all’esame con le dispense che saranno messe a disposizione dal docente. Nel corso delle lezioni sarà indicata una bibliografia riferita agli argomenti trattati. Per la parte generale: il IV volume dei consueti manuali di storia dell’arte. Ma si consiglia: Argan-Bonito Oliva (Sansoni). Altri volumi vanno concordati con il docente.

Il Corso si tiene nel I semestre, (Giovedì alle 12, e Venerdì alle 13.30).

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