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Credo sia davvero importante voler restare bambini per sempre... se almeno, prima o poi, si avra' l'intenzione di diventare grandi.
Se il dito indica il cielo, l'imbecille guarda il dito. (Amelie)
Angoli ciechi.
(o nascosti?)
Forse molti di voi non sanno che l’occhio umano possiede un angolo cieco..., esiste una piccolissima parte di mondo che non riusciremo mai a vedere, a scorgere, ad assaporare, a comprendere… e' come uno scherzo divino, un errore di creazione, un perfetto controsenso, un minuscolo dettaglio dimenticato. Cosi', per errore.
O forse no.
Forse quell’angolo non e' altro che la nostra capacita' d’immaginazione che qualcuno chissa' dove, chissa' quando, ha ben pensato di tenere nascosta… in fondo tutti noi la possediamo, chiunque di noi è in grado, volendo, di usarla… e' questione di coraggio, semplice quanto insensato e stupido coraggio. Spingersi oltre un muro quando sembra invalicabile, lasciare le sole apparenze a chi pensa siano importanti, guardarsi dentro per comprendere il proprio sentiero, chiudere gli occhi e capire comunque dove sia rivolto lo sguardo, sentirsi addosso e dentro la persona che si desidera di essere, lottare contro i propri limiti per scoprirne ogni giorno di più lontani, avere l’umilta' di lasciarsi andare, di perdere tutto, di abbandonare chiunque liberarandosi di ogni pensiero comune pur di inseguire quello che si possa pensare essere il proprio sogno… forse quell’angolo cieco non e' altro che l’incredibile dono che pochissime anime riescono a scorgere, nonostante esso, a volte, sia cosi' visibile e lucente da non poter non farsi notare… gli abbracci silenziosi, i baci di una madre mai avuti ma che comunque conosci da sempre, le lettere scritte a penna, la tua foto da bambino, lo sbuffare di una littorina, centoquarantasei volantini alla ricerca di Alice, il risvegliarsi felici una mattina e rendersi conto del perche', il rinascere, il ventitre' maggio, il peluche sul sedile del passeggero, i silenzi e la sincerita' nell’esprimerli, gli ottantotto tasti, i trenta secondi, il giornaliero battito del cuore diverso da tutti gli altri, la risata beffarda nello scrutare l’architettura urbana con occhi differenti, il primo fiocco di neve della stagione aspettato con il naso all’insu', le risate a perdifiato con gli amici piu' sinceri, le incoscienze mai tanto giustificate perche' sinonimo di ricordi, i ricordi, i ricordi… come gli angoli, anch’essi cosi' nascosti e con cosi' tanta potenza inespressa… basta soltanto saperli affrontare.
O dimenticarli per sempre.
Con la sola e buffa differenza che sembra essere tanto piu' comodo, piu' sicuro e piu' facile far finta che quell’angolo non esista… dimenticarlo lasciandolo li' dov’e', cieco, nascosto, senza spingersi oltre e senza fare quel passo in piu', perche' si crede di aver visto tutto…, perche' si crede sia giusto cosi'…, perche' si crede di non poter avere altro. Accontentandosi di cio' che si pensa sia la propra vita.
E invece… invece…, a volte basta soltanto quel frammento d’incoscienza creduta dispersa, quell’attimo surreale di pazzia che credavamo non appartenerci… basta soltanto lasciarsi tutto alle spalle, credere nei ricordi, quelli reali e dare anima ai dettagli che l’apparenza tiene ben nascosti…, che possano essere delle scarpe da ginnastica, un uomo in cerca d’affetto, i piedi di un barbone, un musicista nei corridoi della metropolitana o un ragazzo che arriva a chiedere la carita', poco importa… e' credere nella propria immaginazione che fa la differenza…, e' aprire finalmente gli occhi, per la prima volta…, e fare quel passo che ti permette di sentirti vivo. Nuovamente.
E ancora.
Parole e foto: Roby Bragotto
Far battere il proprio cuore o nascondere gli occhi per sempre?
About me... manco fosse facile. Fotografo, grafico pubblicitario, gestore di snowpark, skateboarder con ginocchia rotte, snowboarder che soffre il freddo ma che mangia ghiaccioli e granite in dicembre, ex-vegetariano a cui non piace tantissimo la verdura, supereroe a tempo perso, consigliere della Polfer ferroviaria, writer in pensione, calligrafo, ex-pianista, ex-portatore di pizze a domicilio spesso fredde o capovolte, un'eta' non riconoscibile attraverso un certificato, disegnatore di mucche, pecore e quant'altro possa sognarsi di notte pur di dormire, sonnambulo, non dormiente, uno che legge Baricco per capirsi un po' di piu', uno che ha smesso di scrivere per troppi motivi ma a cui piaceva, strano e inaffidabile, coerente e intaccabile, con una memoria assurda, smemorato, stanco ma sempre in piedi, l'ultimo a scendere, puntuale soltanto le domeniche mattine invernali, pieno di ossessioni, pieno di nemici, pessimista senza motivo e insicuro a livelli indicibili, paranoico, pensieroso, fisicamente distrutto ma che non molla perche' forse troppo incosciente o con forse troppa passione, pronto a ricominciare, a perdere tutto, a rimettersi in gioco, a non fermarsi mai pur di inseguire un qualcosa in cui si crede dannatamente. "Perche' ognuno ha il mondo che si merita", si dice...
Chiudete gli occhi.... in fondo e' cosi' bello farlo anche quando pensiamo di averli aperti.... quindi chiudeteli su.... ora immaginate due strani ed esilaranti proprietari di una casa di tre piani, cantina e soffitta annesse... immaginate che questi due terribili pazzi decidano di offrire la loro casa in pasto al proprio destino, a quel destino di essere "colmata", perchè non potrebbe mai essere diversa.... bene, ora immaginate una casa di tre piani con tutte le sue stanze, completamente svuotata.... pigliate più di 30 "artisti" (mai termine fu cosi' inadatto quella volta che il suo inventore decise di appropriarsene.....)..., mh...., pigliate più di 30 ragazzi provenienti da tutta la penisola, aggiungeteci pure qualche straniero e mescolateli tra writer, scultori, videomaker, fotografi, grafici, scrittori, cantastorie, inventori di desideri e fate in modo di chiuderli dentro quella residenza per due giorni interi....... anche se e' probabilmente impossibile, provate ora ad immaginare con gli occhi chiusi cosa ne potrebbe saltar fuori, e dentro, e addosso, e intorno a quella casa....... una mostra collettiva? Un unico dipinto? Un amalgamarsi di anime? Una tavolozza che devono ancora inventare? Se volete scoprirlo, aprite gli occhi e seguite il cuore. Questo e' l'INFART.
A volte vale davvero la pena seguire cio' in cui si crede anche solo con un semplice sospiro. Non sempre, ma spesso nasconde delle sorprese immense se si ha la semplice capacità di guardare oltre al muro apparente.... e seguire il cuore, nonostante gli alti muri, non è mai sbagliato. Basta soltanto trovarne il coraggio. Venite a fare un giro va.......
Roby Bragotto =)