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Nenè

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Claudio Olinto de Carvalho detto Nenè (in portoghese significa neonato che piange) nasce a Santos vicino a Sào Paùlo Brasile il 1 Febbraio del 1942.I suoi genitori sono Herminio Olinto de Carvalho, ex terzino del Santos negli anni '40, e Rute de Jesus, casalinga.Ha anche una sorella maggiore Cleide.Suo padre ritiratosi dall'attività di calciatore inizia ad allenare le giovanili del Santos e ha la fortuna di scoprire un certo Edson Arantes do Nascimento...il futuro O'Rey Pelè.Claudio ha ereditato la passione per il calcio come un fattore genetico da Herminio ma quest'ultimo non si sogna di proporre il figlio per un provino.Non c'è nepotismo in Brasile.Viene segnalato così al Santos da un allenatore che l'ha visto in opera in strada nelle partitelle di quartiere.Il provino viene superato e Nenè si ritrova in prima squadra a giocare di spalla a due grandi come Pelè e Sormani.Senza dimenticare i "vari" Gilmar, Pepe, Coutinho, Dorval e compagnia.Ha mezzi tecnici di prim'ordine e impara presto che la squadra viene prima di tutto...per lo show-time fine a sè stesso c'è il circo!Fa il centravanti arretrato e diventa amico fraterno di Pelè.Durante una tournee europea gioca contro la Juventus di Charles e Sivori al Comunale di Torino.Finisce 6 a 3 per il Santos e Nenè incanta segnando 3 goal.Boniperti si innamora delle sue movenze e vola a Santos per concludere l'affare.E'il 1963 e Nenè saluta il Santos, con cui vince 2 Campionati brasiliani, 2 Coppe Libertadores e 2 Coppe Intercontinentali, per la nebbiosa e snob Torino.Dà, infine, l'addio alla nazionale del proprio paese vincendo la Coppa America con l'Under 21 nel '62.Purtroppo approda in uno degli anni più disgraziati della Juventus. 2 allenatori si danno il cambio sulla panchina(Amaral e Monzeglio), un po'la saudade, un po' il dualismo con Sivori e la sua stagione viene decisamente bocciata nonostante gli 11 goal in 28 presenze in campionato.Non male.Ma non abbastanza per una Juventus affamata di successi.Viene venduto a rate al Cagliari(200 milioni dilazionati in 4 anni)e qui Silvestri lo reinventa ala destra.E così Nenè diventa fondamentale.La sua ampia falcata brucia i terzini di tutta la serie A tanto da farsi rincorrere, in un indimenticabile Roma - Cagliari, dal folcloristico allenatore giallorosso Oronzo Pugliese!(da questo gesto folle e divertente è nata la figura di Oronzo Canà interpretata da Lino Banfi ne L'Allenatore nel Pallone).Con l'acquisto di Domenghini, Nenè si sposta al centro del campo.Il rendimento è sempre altissimo e addirittura la Juventus tenta di ricomprarlo nel'67 ma il Cagliari se lo tiene stretto.Vince così lo scudetto nella stagione 1969/70 e si sposa subito dopo con Fiorella Bella, famosa indossatrice torinese.Nel '71 diventa papà di Giada la sua primogenita.Chiude la carriera nel Cagliari, dopo 13 stagioni consecutive in maglia rossoblù, nella stagione 1975/76 con un imbattibile record di partite in serie A ovvero 311 presenze impreziosite da 26 goal.Così nel '76 si fionda, dopo la nascita del secondogenito Ruben Claudio, sui banchi di Coverciano.Allena dapprima i ragazzini del Cagliari per poi condurre la Primavera della Fiorentina a un record mai eguagliato Campionato, Coppa Italia e Torneo di Viareggio in un'unica stagione.Allena in C1 la Paganese e in C2 il Quartu Sant'Elena, ma ritorna ad allenare la Primavera del Cagliari prima e le giovanili della Juventus poi.La sua calma sudamericana non si è mai conciliata con l'isteria delle maggiori piazze calcistiche.Infine, un diverbio con la triade(Moggi-Giraudo-Bettega) lo fa ritornare in Sardegna, ponendo fine, così, alla sua carriera nel mondo del calcio.La Sardegna...la terra che ama e che lo ama.La terra che lo ha adottato come un figlio.Una terra che non dimenticherà mai le sue gesta e quelle dei suoi compagni.La terra dove sono nati e cresciuti i suoi figli...il suo vero Brasile.

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