L'Associazione dedica le sue iniziative alla memoria di Makwan Moloudzadeh (il ragazzo di 21 anni impiccato in Iran il 5 dicembre 2007 perché accusato di aver commesso atti omosessuali) e a coloro che hanno sofferto abusi , discriminazioni e violenze a causa del proprio orientamento sessuale.
ASSOCIAZIONE RADICALE "CERTI DIRITTI"
Centro di iniziativa politica nonviolenta, giuridica e di studio per la promozione e la tutela dei diritti civili in materia di identita' di genere, scelte, comportamenti e orientamenti sessuali. | Aderente alla conferenza permanente per la riforma del diritto di famiglia. | Aderente alla Rete Lenford.
L’Associazione oltre a battersi sui temi della liberazione sessuale, caratterizzerà il suo impegno nella promozione di iniziative politiche, giuridiche e culturali finalizzate alla tutela dei diritti civili in materia di identità di genere e per la promozione di campagne informative sull'educazione sessuale, contro ogni forma di violenza omofobica, transfobica, contro la penosa, umiliante e discriminatoria legge 40 sulla fecondazione assistita e per promuovere campagne contro la violenza sulle donne.
Con questi e altri obiettivi l'Associazione intende essere protagonista della Conferenza permanente per la Riforma del Diritto di Famiglia e ispirare il suo impegno alle lotte nonviolente di quanti hanno combattuto e vinto il razzismo, la segregazione e la discriminazione per garantire l’importanza dell’affermazione ovunque dei diritti civili.
L’Associaizone dedica le sue iniziative alla memoria di Makwan Moloudzadeh (il ragazzo di 21 anni impiccato in Iran il 5 dicembre 2007 perché accusato di aver commesso atti omosessuali) e a coloro che hanno sofferto abusi , discriminazioni e violenze a causa del proprio orientamento sessuale.
MANIFESTO:
Noi sottoscritti,
Riteniamo che l’amore tra due persone sia un’esperienza fondamentale e caratterizzante della vita di tutti i cittadini al di là di qualsiasi morale o religione. Per questo motivo rivendichiamo un “Amore civileâ€, che sia posto al centro di leggi che tutelino e garantiscano le istanze e i diritti delle persone che vivono oggi una identità di genere e un orientamento sessuale soggette a discriminazioni sociali, giuridiche e politiche.
Consideriamo la libera espressione della personalità in base al genere, all’identità , ai comportamenti e alle scelte sessuali una condizione essenziale che ciascun Paese dell’Unione Europea laica e democratica deve garantire, impedendo ogni forma di discriminazione.
Siamo consapevoli della rilevanza che i principi di uguaglianza e pari dignità sociale, sanciti dalla Costituzione Italiana, dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e dalle Convenzioni internazionali hanno per il libero e pieno sviluppo delle persone.
Denunciamo la gravità della situazione italiana:
• In Italia si perpetuano discriminazioni e compressioni dei diritti umani e civili fondate sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale che compromettono il diritto ad una piena cittadinanza, da parte di chi tali discriminazioni subisce, giacché ai doveri non corrispondono le necessarie tutele da parte dell’ordinamento statuale;
• La sfera affettiva è quella dove le discriminazioni si fanno evidenti e odiose: pur in assenza di un divieto espresso, di fatto in Italia viene impedito l’accesso all’istituto matrimoniale per le coppie formate da persone dello stesso sesso, l’accesso, per le stesse, all’adozione e alla fecondazione medicalmente assistita, oltre che alcune forti limitazioni nel godimento dei diritti genitoriali;
• Non esistono istituti giuridici che riconoscano e tutelino ufficialmente forme di unione familiare diverse da quella fondata sul matrimonio;
• Nonostante i richiami delle istituzioni europee, l’Italia non ha ancora adottato una legislazione in materia di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza omofobica e transfobica.
Il Congresso dell’Associazione, ritiene dunque urgente:
• promuovere forme di lotta non violenta per stimolare un dibattito all’interno del nostro Paese sulla necessità di rimuovere ogni forma di discriminazione, sostenendo tutte le iniziative politiche, sociali e culturali che rafforzino la coscienza civile e politica sui temi dei diritti civili;
• creare una rete di informazione per la divulgazione a tutti i livelli delle proposte legislative e dei processi giudiziari per il riconoscimento di nuovi diritti;
• cercare collaborazioni con le realtà che operano per il riconoscimento e l’affermazione dei diritti delle persone che vivono una identità di genere e un orientamento sessuale soggette a discriminazioni sociali, giuridiche e politiche, per consolidare e appoggiare gli obiettivi comuni, condividendo con gli stessi soggetti aspirazioni inclusive e laiche, fondate sulla parità dei diritti proprie di un’Europa che già esiste e che anche noi vogliamo.
Inoltre, impegna gli iscritti:
- a partecipare attivamente ai lavori della Conferenza Permanente per la riforma del Diritto di Famiglia con particolare attenzione alle tematiche lgbt (lesbiche, gay, bisessuali,transgender);
- a diffondere il Manifesto per l’eguaglianza dei diritti (www.matrimoniodirittogay.it) e forme di collaborazione con le associazioni lgbt;
- a collaborare strettamente con l’Avvocatura per i Diritti GLBT – “Rete Lenfordâ€, promuovendone e diffondendone l’attività , tesa a formare professionisti del settore nell’ottica di una cultura dell’azione legale in difesa e promozione dei diritti civili;
- a promuovere forme di collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni volte alla promozione della libertà di ricerca scientifica contro i dogmi, gli integralismi e i fanatismi ideologici e religiosi;
- a promuovere a Roma una giornata dedicata all’amore civile pe ril 12 maggio prossimo;
-a promuovere una azione collettiva di affermazione dei diritti di uguaglianza.
Da mandato, infine, agli organi di rigenti di preparare proposte di legge sui temi che formano il centro dell’iniziativa dell’Associazione, da proporre nella prossima legislatura e per uan campagna di iniziativa popolare.
Roma, 1 marzo 2008
ISCRIZIONI:
La quota annuale minima di iscrizione è 30 Euro, la quota consigliata è 50 Euro.
Per iscriversi occorre fare un bonifico bancario sul Conto Corrente intestato all’Associazione Radicale Certi Diritti presso BCC di Roma, Ag. 21 codice Iban IT 34 E 0832703221 0000 0000 3165 specificando nella causale se iscrizione o contributo. Inviaci comunque la comunicazione del bonifico effettuato.
Per Carte di Credito inviare una e-mail a
[email protected] con: tipo carta, nome e cognome intestazione, scadenza e quota di versamento oppure recapito telefonico dove si vuole essere contattati.
La quota annuale minima di iscrizione è 30 Euro, la quota consigliata è 50 Euro.
Per iscriversi occorre fare un bonifico bancario sul Conto Corrente intestato all’Associazione Radicale Certi Diritti presso BCC di Roma, Ag. 21 codice Iban IT 34 E 0832703221 0000 0000 3165 specificando nella causale se iscrizione o contributo. Inviaci comunque la comunicazione del bonifico effettuato.
Per Carte di Credito inviare una e-mail a
[email protected] con: tipo carta, nome e cognome intestazione, scadenza e quota di versamento oppure recapito telefonico dove si vuole essere contattati.
ORGANI DIRIGENTI:
Segretario: Sergio Rovasio
Tesoriere: Roni Guetta
Rappresentante presso il Comitato di Radicali Italiani: Enzo Cucco (Direttore della Fondazione Sandro Penna di Torino).
LE ORIGINI DEL MOVIMENTO OMOSESSUALE IN ITALIA:
F.U.O.R.I.! (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano)
1972 – È l’anno in cui il *P R I M O* gruppo omosessuale italiano esce allo scoperto: si chiama F.U.O.R.I. (fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano) e raccoglie aderenti a Roma, Milano e Torino. La prima uscita esterna fu la presenza, il 5 aprile, al 1° Congresso internazionale di sessuologia a San Remo; la contestazione fu molto dura, con cartelli del tipo «Psichiatri, ficcatevi gli elettrodi nei vostri cervelli» piazzati davanti all’ingresso della Sala congressi e l’intervento della Polizia. Tra i nomi noti del primo gruppo ricordiamo Angelo PEZZANA, Mario Mieli, Alfredo Cohen. Nel giugno del ‘72 esce in edicola il primo mensile di liberazione sessuale Fuori!, autofinanziato.
A Roma il *** PARTITO RADICALE *** ospita nella sua sede gli aderenti del Fuori!. Il 24 settembre a Torino si svolge il primo incontro nazionale omosessuale e, intanto, si formano altri gruppi a Modena, Ancona, Trieste, Trento, Bologna e Firenze. Nel numero 5 di Fuori! appare un’intervista a Simone de Beauvoir, a cura di Mariasilvia Spolato, che segna la nascita della collaborazione delle donne lesbiche al mensile.
1973 – Il mensile diventa bimestrale a causa di grosse difficoltà economiche: si allacciano rapporti con Stampa alternativa di Roma, ma il distributore Parrini non paga e Fuori!, in cattive acque, finisce per uscire solo quattro volte all’anno: riduce la tiratura in edicola, affitta una casella postale e punta su una grossa campagna di abbonamenti. L’atteggiamento dei partiti di Sinistra nei confronti degli omosessuali è di totale indifferenza: le aperture viene invece dal *** PARTITO RADICALE ***.
1974 – Nel numero 12 ci sono interventi di Adele Faccio, disegni di Colombotto Rosso e Ugo Nespolo.
1975 – Il Fuori! decide di federarsi al *** Partito Radicale ***, utilizzandone così le sedi e le strutture; col suo appoggio organizza anche un congresso nazionale omosessuale a Napoli in aprile, intervenendo poi al 15° congresso del partito a Firenze. La decisione non è gradita da tutti i collettivi omosessuali e si forma una scissione che dà vita a collettivi autonomi in diverse città , i quali pubblicano un loro giornale ("Usciamo Fuori").
Il collettivo milanese, di cui fanno parte Francesco Pertegato e Giovanni Brivio, diventa autonomo e si confronta con la Sinistra extraparlamentare. Gli artisti omosessuali sono invitati ai festival del proletariato giovanile: a Licola (NA) c’è Alfredo Cohen, a Milano canta Ivan Cattaneo. Si partecipa ai dibattiti nelle università , nei raduni pop e nelle assemblee scolastiche, mentre i partiti tradizionali di Sinistra tacciono. Il nuovo interesse e il fermento intorno alla tematica omosessuale è concentrato soprattutto dopo la morte di Pasolini, a novembre. Il movimento omosessuale di tutto il mondo decide di adottare come simbolo la lettera greca lambda, iniziale del verbo greco “sciogliersi, liberarsiâ€. Intanto Il Quotidiano dei lavoratori e Il Manifesto pubblicano le prime lettere di lettori omosessuali, pubblicizzano le riunioni dei collettivi e accolgono i militanti omosessuali dichiarati.
La frattura tra il Fuori! e i collettivi omosessuali è però ormai insanabile: i militanti dei collettivi fanno riferimento all’area della nuova Sinistra e usano metodi un po’ terroristici, mentre il Fuori è più istituzionale, non è rivoluzionario nemmeno nella sigla ed è federato al PARTITO RADICALE, quindi si muove nell’ottica della richiesta dei diritti civili e della NONVIOLENZA.
1976 – Ad aprile si svolge il 5° congresso nazionale del Fuori!, al quale i media danno grande rilievo: interventi di Angelo Pezzana, Gianfranco Spadaccia, Giuseppe Caputo, Adele Faccio, Felix Cossolo, Dario Bellezza, Silverio Corvisieri, Alfredo Cohen, Corrado Levi e Mario Mieli. A Genova gli omosessuali iscritti al Pdup si riuniscono in convegno. Quest’anno vede inoltre una grossa novità : la nascita del nuovo bollettino mensile omosessuale Lambda, che vuole essere un complemento al Fuori! ma allargato anche agli altri gruppi «gay» (un termine che comincia ad essere usato proprio in questo periodo anche dai militanti omosessuali). Su Lambda si apre anche la rubrica degli annunci gratuiti personali. Accanto a questo bollettino, è in circolazione per abbonamento un ciclostilato di nome Ompo, redatto da Massimo Consoli con sede a Roma. Nel collettivo milanese autonomo affiora, ad opera di Daniele Morini e Luigi Locatelli, la contraddizione uomo/donna all’interno dello stesso omosessuale: il desiderio per il maschio etero. Su questo punto di esaurisce l’esperienza unitaria del collettivo, dando vita a diversi gruppi con pratiche differenti, i C.o.m. (collettivi omosessuali milanesi). L’ultimo “scintillante†atto del Collettivo autonomo unitario è lo spettacolo teatrale La traviata norma (ed. L’Erba voglio).
A novembre del 2007, al sesto Congresso dei RADICALI ITALIANI svoltosi a Padova, MARCO PANNELLA annuncia la ricostituzione del FUORI!