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Per secoli il pensiero dell'uomo è passato attraverso la scrittura, come medium tra l'io e il mondo organizzando tra l'altro, una struttura di potere tra chi era detentore del sapere e chi no, che ha modificato antropologicamente i rapporti tra gli uomini. Questa tecnologia, l'alfabeto, organizzata con una struttura lineare mediante segni ha, per cosi dire, "modificato" attraverso una pratica secolare anche il nostro modo di ragionare che si è spostato sempre di più verso un pensiero logico-analitico per certi versi avulso dal mondo reale perché raccolto in un tempo astratto, in un tempo rigido-fisso, in un tempo oggettivo. Con l'avvento dei media, del telefono, della televisione, del cinema, l'aggancio ad un esperienza sensoriale delle immagini, dei suoni, stravolge la fruizione delle informazioni, offrendo così nuovi territori cognitivi di interazione tra il soggetto e il mondo. Queste tecnologie stravolgono radicalmente le strutture di comunicazione tanto da operare, slargando lo spazio e il tempo, la nascita di mondi virtuali fruibili da tutti attraverso i terminali casalinghi (vedi televisione), dandogli per altro un carattere di simultaneità raggiungendo grandi masse di persone. La svolta di questi anni invece, quella dei nuovi media , oltre ad avere caratteristiche simili, come la circolarità dell'informazione, la simultaneità, l'accesso ad un vasto pubblico, la comunicazione a distanza, è tutta da registrare sulle opportunità digitali della comunicazione che ci permette una simultaneità intercognitiva delle esperienze collettive dove uomini e donne collaborano a pratiche costruttive (vedi blog) le cui architetture, i cui linguaggi, le scene virtuali, vengono definite "on line". Questa realtà multidimensionale integrata , complessa e multiforme non dà solo accesso alle informazioni ma al "sapere" della conoscenza-coscienza-consapevolezza multisensoriale , quella che più di tutte coinvolge il nostro corpo. Una esperienza, per assurdo, più simile a quella naturale che incontriamo nel quotidiano, fatta del vedere, del sentire, del parlare in un rapporto armonico che ci trova immersi nel paesaggio che attraversiamo. Il nuovo panorama che si definisce spinge necessariamente ad una ridefinizione del ruolo dell'artista, consapevole del fatto che i new media liberano la creatività rendendola accessibile a tutti, o meglio, praticabile da tutti grazie alla tecnica che di base integra per sua vocazione tutti i sistemi linguistici , rendendola fruibile a-da tutti. Questa nuova disciplina è oggetto di studi da parte di molte discipline, come l'antropologia, la sociologia, l'informatica, la filosofia, ma per quanto ci concerne, noi l'attraverseremo con uno sguardo alle scienze cognitive (la percezione per esempio o la comunicazione) ma anche con uno sguardo "pratico", proprio dell'artista il cui compito sarà quello di costruire la rete della comunicazione multidimensionale del domani. Uno studio, quindi, dedicato alla progettazione e all'analisi di quegli aspetti che fanno dei nuovi media un accesso a spazi di elaborazione del sapere e non ad un semplice accesso alla trasmissione tecnologica delle informazioni. Uno studio che passerà dalle reti telematiche alla realtà virtuale, dal copyright all'open source, dai podcast all'editoria elettronica, dai blog ai videogiochi, da Garageband a Skype, seguendo un approccio fenomenologico su le nuove metodologie di comunicazione e con lo scopo di approntare un laboratorio virtuale che non abbia bisogno di alcuno spazio se non quello telematico del web. Franz Iandolo
Tecniche dei Nuovi Media Integrati-scarica il programma

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