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Band Members: La gloria e il “satismoâ€
Elencare gli episodi della vita di Erik Satie e le sue opere significherebbe fare un lunghissimo elenco delle provocazioni con le quali il compositore francese si è fatto largo tra i suoi contemporanei. In una Parigi che, a cavallo dei due secoli si preparava, culturalmente parlando, a diventare la capitale più rappresentativa e propositiva d’Europa nel passaggio dalla modernità alla contemporaneità , Satie non prenderà mai una posizione netta e coerente nei confronti dei movimenti artistici radicali dell’epoca (impressionismo, simbolismo, surrealismo, dadaismo), a testimonianza di quello spirito libero che lo ha reso una sorta di “cane sciolto†della musica contemporanea.Di questo si accorse John Cage, un altro grande provocatore della contemporaneità , e ne fu affascinato:“Per interessarsi a Satie occorre cominciare non avendo interessi, accettare che un uomo sia un uomo, lasciar perdere le nostre illusioni sull'idea di ordine, di espressione dei sentimenti e tutti gli imbonimenti estetici di cui siamo gli eredi. Non si tratta di sapere se Satie è valido. Egli è indispensabileâ€.Le sue Vexationsrappresentarono una sorta di punto di riferimento per gli esperimenti del compositore americano. Le prime esecuzioni di questo brano sono diventate famose proprio ad opera di Cage, che interpretò alla lettera l’indicazione in partitura “da ripetere 840 volteâ€. Ne venne fuori un vero e proprio tour-de-force che tenne impegnati cinque pianisti, che suonarono alternandosi dalle sei di sera al mezzogiorno successivo!La gloria arriva nel 1917 con la pantomima Parade, apoteosi di un’â€estetica del circo e del music hall che in quegli anni veniva contrapposta alle seriosità post-romantiche e alle vibrazioni simboliste†(Guido Salvetti). Il cast a dir poco esclusivo ne garantisce di per sè il successo: le sceneggiature sono di Cocteau, le scene di Picasso e la coreografia di Sergeij Djaghilev. Tutt’a un tratto il mondo si accorge di lui e non mancano gli adepti, che cominciano ad affollarsi attorno al Maestro. Il cosiddetto “Gruppo dei Sei†(che comprendeva i musicisti Darius Milhaud, Francis Poulenc, Arthur Honegger, Georges Auric, Louis Durey e Germane Taillferre) troverà in lui il vero animatore e ispiratore. E Satie ripagherà come suo solito con un entusiasmo “a orologeriaâ€, che ben presto si trasformerà in un dissenso molto forte con alcuni di loro.Attorno agli anni Venti, si fa avanti in lui un atteggiamento che molti hanno definito “socraticoâ€. Una sorta di espressione di saggezza che si manifesta in un atteggiamento serioso, sia nella vita che nell’arte, spiazzando ancora una volta un po’ tutti. Quando presenta il suo Socrate, per voce e piccola orchestra (da cui Cage trarrà spunto per Cheap Imitation), un pubblico ormai abituato alle sue provocazioni, lo accoglie con grandi risate. Il compositore, invece di compiacersi della reazione suscitata va su tutte le furie, testimoniando la sua (ri)conversione “seriaâ€. E, sempre e comunque, provocando. Ma non gli resta ancora molto tempo per stupire. Erik Satie muore il 1 luglio del 1925 in un ospedale parigino, povero ma illustre.
Influences: Musique d’ameublement: Satie padre dell’Ambient Music?Un precursore. Molti lo hanno definito così, anche impropriamente, e soprattutto dopo la sua morte. Del resto le “acrobazie†del compositore, quel suo naufragare tra le mode e le contraddizioni dell’epoca permette di collocarlo facilmente ovunque. O da nessuna parte.In ambito popular c’è chi lo definisce il precursore dell’ambient music e non a torto. Il concetto satiano di “musique d’ameublement†(da cui prende il nome anche una sua composizione del 1920) non è molto lontano da quello di “discreet music†che cinquant’anni più tardi farà la fortuna artistica (ed economica) di Brian Eno. E’ vero che l’interesse particolare per questo tipo di funzione della musica è ristretto ad un periodo molto breve della carriera del musicista francese (come qualcuno potrebbe obiettare), ma è vero anche che tutta la musica di Satie è pregna di quella “discrezione†che la rende “Musica d’arredamento†.Dalle famose Gymnopedies alle ultime composizioni una caratteristica abbastanza costante nella sua musica è quella mancanza di punti di riferimento, di elementi d’attenzione, che la rendono fatua, quasi eterea, senza consistenza. Gli aeroporti e i supermercati erano ancora un miraggio nell’Europa di inizio novecento, la muzak non aveva nessun contesto in cui nascere, eppure c’era già qualcuno che pensava che la musica potesse avere diverse funzioni e, nel piccolo della sua casa, immaginando le note come soprammobili, si era avvantaggiato sui tempi. Forse troppo.
Sounds Like: The Essential Erik SatieTrois Melodies (su testo di Contaimine de Latour) (1887)Gymnopédies (1888)Gnossiennes (1890)Sonneries De La Rose + Croix (1892)Vexations (1893)La Belle Excentrique (Fantaisie Sérieuse) - per pianoforte e orchestra di Music Hall (1902)Embryons Desséchés (1913)Parade (Ballet Réaliste) (1917)Socrate - dramma sinfonico per pianoforte, orchestra da camera e voci (1918)Musique d'Ameublement (1920)
Record Label: gnossienne globale
Type of Label: Indie