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L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) è l’unica associazione italiana di atei e di agnostici ed è completamente indipendente da forze politiche o da gruppi di pressione di qualsiasi genere. Essa si è costituita di fatto nel 1987 e legalmente nel 1991, presentandosi al pubblico con dibattiti e altre iniziative. Essa si propone, come scopi generali, di:
- tutelare i diritti civili degli atei e degli agnostici, a livello nazionale e locale, opponendosi a ogni tipo di discriminazione, giuridica e di fatto, nei loro confronti, attraverso iniziative legali e campagne di sensibilizzazione.
- contribuire all’affermazione concreta del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato, delle scuole pubbliche e delle istituzioni, e ottenere il riconoscimento della piena uguaglianza di fronte alla legge di tutti i cittadini indipendentemente dalle loro convinzioni filosofiche e religiose. In particolare, pretendere l’abolizione di ogni privilegio accordato, di diritto o di fatto, a qualsiasi religione, in virtù dell’uguaglianza di fronte alla legge di religioni e associazioni filosofiche non confessionali.
- promuovere la valorizzazione sociale e culturale delle concezioni del mondo razionali e non religiose, con particolare riguardo alle filosofie atee e agnostiche.
L’UAAR si qualifica sul piano filosofico. Essa si propone di riunire le persone che hanno fatto una scelta filosofica di tipo ateo o agnostico, una scelta, cioè, che nega o pone in dubbio l’esistenza di ogni forma di divinità e di entità spirituale. Un’associazione che opera sul piano delle scelte filosofiche non è un’associazione di filosofia o di filosofi: tutti gli uomini, con piena legittimità e come espressione ineliminabile della loro esistenza, compiono scelte filosofiche più o meno consapevoli, anche senza alcuna preparazione specifica.
L’aggettivo razionalisti, riferito sia agli atei sia agli agnostici, intende esprimere anzitutto la fiducia nella ragione come termine di riferimento fra gli uomini. La rinuncia a forme di fideismo significa non soggiacere all’anestesia di parte delle proprie facoltà mentali, lasciandole libere per la ricerca individuale e collettiva, disponibili a travalicare orizzonti spazialmente e temporalmente angusti.
Questo non significa necessariamente abbracciare l’atteggiamento filosofico vicino allo scientismo che talvolta viene definito razionalismo; né significa negare o sottovalutare altri aspetti della condizione umana, quale l’emotività, pena il cadere nell’irragionevolezza.
D’altra parte quell’aggettivo funge da discriminante nei confronti dell’irrazionalismo, anche di quello di natura non religiosa secondo il senso comune. Quindi non può aderire all’UAAR chi, anche non seguendo alcuna delle religioni «ufficiali», crede nella vita ultraterrena, nei demòni, nella metempsicosi, negli ectoplasmi, nei fantasmi, nella cabala, nell’astrologia, nelle entità e negli influssi che si sottraggono in linea di principio all’indagine razionale e che configurano forme minoritarie di fideismo. La storia anche recente registra altre tendenze irrazionali, esaltatorie e mistiche dalle quali si prendono le distanze in modo altrettanto netto.
Il nostro obiettivo strategico è quello di ottenere l’eliminazione di ogni intrusione dello Stato in materia di scelte filosofiche personali. In questo modo si rispetta il carattere individuale e privato della scelta e si evitano interferenze e discriminazioni. In generale, l’UAAR rivendica pari diritti per tutte le concezioni del mondo. Al diritto di libertà di religione va dunque sostituito quello di uguali diritti per tutte le concezioni del mondo, quindi anche per quelle non religiose.
Di conseguenza, l’UAAR combatte contro tutte le discriminazioni di cui sono fatti oggetto i cittadini atei e agnostici, e le loro associazioni. Ove permangano prerogative concesse a qualche confessione (citazione nella Costituzione, intesa con lo Stato, insegnamento nella scuola, esposizione del simbolo, contributi regionali, toponomastica locale, e simili), tali prerogative sono rivendicate anche dall’UAAR, proprio per non accettare discriminazioni nei confronti delle concezioni del mondo di carattere non religioso.

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La nostra sede è alla Salara, presso il circolo ArciGay il Cassero, via Don Minzoni 18.
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