Desum, ergo sum.
Autocomprensione come comprensione del nostro vuoto di essere ma soprattutto il nostro essere collocati in una dimensione di temporalità entro la quale si svolge il processo che ci porta verso noi stessi.
Tale processo rende qualitativamente diverso l'oggi dallo ieri, il futuro dal presente.
La norma fondamentale del nostro esistere è quella di essere in ogni circostanza della nostra esistenza l'essere tensionalmente volto a realizzare la sua pienezza di essere.
Insomma, io devo diventare quel me stesso che ancora non sono; ma per giungere a questo risultato devo aver fiducia in quel me stesso che ha la potenzialità di crescere su se stesso.
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