Pino Scotto (voce) – Domenico Prantera (basso) – Lio Mascheroni (batteria) – Ruggero Zanolini (tastiere) – Stefano Tessarin (chitarra): I Vanadium furono l'unica metal band italiana ad ottenere un contratto discografico con la Durium, in grado di garantire un supporto legato a tour, anche all'estero, ed una distribuzione su scala nazionale dei loro dischi. I cinque musicisti si fecero apprezzare ovunque grazie alla loro energia, carica e presenza scenica. Non da meno il talento musicale dei Vanadium, solidissima la sezione ritmica Prantera/Mascheroni - Tessarin guitar hero dal bagaglio tecnico di notevole spessore - Zanolini tastierista di scuola classica - Scotto frontman dal forte carisma. L'album di debutto, Metal Rock (con Claudio Asquini alla chitarra), datato 1982 raggiunse dati di vendita a dir poco entusiasmanti anche ai giorni nostri: circa 8.000 copie vendute. Con il successivo A Race With The Devil (1983) il sound acerbo del debutto si delineò e prese forma, heavy rock d'assalto e i Vanadium videro espandersi il proprio stuolo di fan.
In due anni i Vanadium affilarono il proprio songwriting, nel 1984 Game Over raggiunse cifre da capogiro arrivando ad una cifra vicina alle 54.000 copie vendute.
I Vanadium furono anche la prima metal band italiana ad incidere un live album, On Streets Of Danger (1985) con incluso l'inedito "You Can't Stop The Music", per il quale venne girato anche un video. Con queste premesse, una solidità artistica raggiunta e consacrata sia dalla critica sia dal pubblico, i Vanadium bussarono alla porta dei maestri inglesi in casa loro: il successivo Born To Fight (1986) fu inciso in Inghilterra sotto la guida di Lou Astin, produttore di Deep Purple - Judas Priest - Thin Lizzy - Queen, al Marquee di Londra (storico locale) dove girarono il video di "Easy Way To Love" e trascorsero un periodo fantastico che li portò ad esibirsi con act di fama mondiale come Motorhead e Twisted Sister. Nel 1987 diedero alle stampe Corruption Of Innocence, prodotto da Jim Faraci, il suono si spostò verso il metal cromato americano, la band ottenne nuovamente molti riscontri di vendita, anche all'estero, ma il fallimento della Durium fece accusare un duro colpo ai Vanadium. Inevitabile il cambio di etichetta, i Vanadium si accasarono presso la Green Line/Ricordi sotto la quale pubblicarono Seventh Heaven prodotto da Guy Bidmead, un album dal forte sapore americano che consacrò la voglia della band milanese di non ripetersi e soprattutto di non adagiarsi. Messi da parte i Vanadium per un po' di tempo, i cinque componenti hanno continuato a suonare fra collaborazioni varie fino al 1995, quando hanno deciso di lasciare un ultimo ricordo con Nel Cuore Del Caos, fautori questa volta di un rock cantato in italiano e denso, come sempre, di energia.